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Riaperta al culto la chiesa di San Nicolino
Le foto della cerimonia d'inaugurazione
sabato 4 agosto 2012
L'Arcivescovo Giovan Battista Pichierri ha riaperto al culto la chiesetta di San Nicolino in via Prologo dopo i lavori di restauro. Alla cerimonia hanno partecipato il priore e il segretario della Confraternita di San Nicola il Pellegrino di Buenos Aires (Argentina) giunti in città per vivere i festeggiamenti religiosi.
I lavori alla chiesetta di San Nicolino sono stati curati dagli architetti tranesi Giorgio Gramegna ed Enrico Cassanelli. Da oltre 15 anni, insieme, si occupano di restauri monumentali. Portano la loro firma gli interventi nella ex Sinagoga di sant'Anna, nella chiesa di San Luigi, a San Francesco, solo per citarne alcuni. Gramegna e Cassanelli hanno compiuto un altro piccolo capolavoro. E' stata rifatta l'impermeabilizzazione della copertura che presentava un vistoso stato di deterioramento dovuto alle infiltrazioni d'acqua, è stata rifatta la pavimentazione recuperando le basole antiche. L'aspetto più affascinante dell'intervento è l'aver riportato alla luce, sulla parte destra della chiesetta, di fronte al saccello di San Nicola, una parete medievale nascosta dall'intonaco. Il paramento murario ha tutte le caratteristiche di un paramento esterno, tipico delle facciate, il che lascia supporre che quel muro sia stato inglobato in tempi successivi alla cappelletta (come nel caso di San Luigi) e che in passato fosse una stradina di collegamento al mare. Una supposizione, di certo affascinante, che rende ancora più particolare quel luogo dove, secondo la leggenda, è morto il Santo patrono della città.
I lavori alla chiesetta di San Nicolino sono stati curati dagli architetti tranesi Giorgio Gramegna ed Enrico Cassanelli. Da oltre 15 anni, insieme, si occupano di restauri monumentali. Portano la loro firma gli interventi nella ex Sinagoga di sant'Anna, nella chiesa di San Luigi, a San Francesco, solo per citarne alcuni. Gramegna e Cassanelli hanno compiuto un altro piccolo capolavoro. E' stata rifatta l'impermeabilizzazione della copertura che presentava un vistoso stato di deterioramento dovuto alle infiltrazioni d'acqua, è stata rifatta la pavimentazione recuperando le basole antiche. L'aspetto più affascinante dell'intervento è l'aver riportato alla luce, sulla parte destra della chiesetta, di fronte al saccello di San Nicola, una parete medievale nascosta dall'intonaco. Il paramento murario ha tutte le caratteristiche di un paramento esterno, tipico delle facciate, il che lascia supporre che quel muro sia stato inglobato in tempi successivi alla cappelletta (come nel caso di San Luigi) e che in passato fosse una stradina di collegamento al mare. Una supposizione, di certo affascinante, che rende ancora più particolare quel luogo dove, secondo la leggenda, è morto il Santo patrono della città.