I luoghi della memoria
Il (vecchio) bar Bomboniera, ritrovo di politici e belle donne
I luoghi della memoria di Giovanni Ronco
sabato 15 febbraio 2020
7.55
Stavolta raccolgo informazioni anche da fonti politiche, in quanto il vecchio bar Bomboniera, una volta posto nel cuore di via Mario Pagano, di fronte alla boutique Pizzolante, era una specie di quartier generale anche di politici della Prima Repubblica. Il "sovrano" incontrastato di questi ultimi fu l'avvocato Angelo Pastore, padre, padrone e deus ex machina della Democrazia Cristiana di Trani e della Puglia. Fonti della stessa Prima Repubblica ci raccontano che l'avv. Pastore era solito intrattenersi e ricevere presso questo storico bar. Egli arrivava col suo codazzo di seguaci da via San Giorgio, aveva il suo studio e credo abitasse, per poi giungere davanti a questo storico bar, una volta gestito, specie in quegli anni d'oro, dalla famiglia Spinelli, nucleo storico della ristorazione tranese.
Anche il senatore Visibelli mi dicono che non disdegnasse, coi suoi amici, la frequentazione di quello storico bar, di cui sinceramente io ricordo solo il forte odore di taralli alla crema, quelli fritti e ricoperti di zucchero. Roba da svenimenti. Anche Pinuccio Tarantini, ex sindaco, una volta racconto' che era particolarmente legato a quel bar, perche' dopo il mare, da adolescente, era solito andare a prendere il gelato ed ammirare, con gli amici, le belle ragazze che passavano dal bar Bomboniera per lo "struscio" quotidiano.
Ricordo vagamente la scritta grande e gialla dell'insegna e le chiacchierate di mio padre con suo cugino, l'avvocato Lino Ronco, altro assiduo frequentatore di quel bar, che era solito, come anche adesso, raccontare esilaranti episodi ed aneddoti della sua vita intensa di avvocato, a suon di espressioni colorite per cui l'ho sempre classificato come uno dei personaggi piu' divertenti e quasi "letterari" della mia famiglia. Era ed e' anche un gran affabulatore, in grado di descrivere personaggi esilaranti della stessa nostra famiglia o del suo ambiente forense. Anche lui, nel suo piccolo, ha scritto la storia di questo luogo.
Le domeniche al bar Bomboniera erano un must, specie degli anni 80: notavo persone giovani ed eleganti, accanto ad anziani, quasi sempre fumatori e piu' dimessi nel vestire. Il profumo dei taralli fritti con crema e zucchero, sostituiti da monumentali zeppole, nel periodo tra Carnevale e San Giuseppe, continuava ad accompagnarti fino in piazza.
Mi raccontano infine di un altro frequentatore del bar che era convinto di essere un grande attore, presto scritturato a Cinecitta' ed Hollywood. Un mosaico di personaggi degno del miglior Fellini di Amarcord, insomma, esistito anche grazie al bar Bomboniera, che oggi e' ritornato, nella via retrostante, accanto alla chiesa dei Santi Medici, gestito dal signor Ruggiero.
Anche il senatore Visibelli mi dicono che non disdegnasse, coi suoi amici, la frequentazione di quello storico bar, di cui sinceramente io ricordo solo il forte odore di taralli alla crema, quelli fritti e ricoperti di zucchero. Roba da svenimenti. Anche Pinuccio Tarantini, ex sindaco, una volta racconto' che era particolarmente legato a quel bar, perche' dopo il mare, da adolescente, era solito andare a prendere il gelato ed ammirare, con gli amici, le belle ragazze che passavano dal bar Bomboniera per lo "struscio" quotidiano.
Ricordo vagamente la scritta grande e gialla dell'insegna e le chiacchierate di mio padre con suo cugino, l'avvocato Lino Ronco, altro assiduo frequentatore di quel bar, che era solito, come anche adesso, raccontare esilaranti episodi ed aneddoti della sua vita intensa di avvocato, a suon di espressioni colorite per cui l'ho sempre classificato come uno dei personaggi piu' divertenti e quasi "letterari" della mia famiglia. Era ed e' anche un gran affabulatore, in grado di descrivere personaggi esilaranti della stessa nostra famiglia o del suo ambiente forense. Anche lui, nel suo piccolo, ha scritto la storia di questo luogo.
Le domeniche al bar Bomboniera erano un must, specie degli anni 80: notavo persone giovani ed eleganti, accanto ad anziani, quasi sempre fumatori e piu' dimessi nel vestire. Il profumo dei taralli fritti con crema e zucchero, sostituiti da monumentali zeppole, nel periodo tra Carnevale e San Giuseppe, continuava ad accompagnarti fino in piazza.
Mi raccontano infine di un altro frequentatore del bar che era convinto di essere un grande attore, presto scritturato a Cinecitta' ed Hollywood. Un mosaico di personaggi degno del miglior Fellini di Amarcord, insomma, esistito anche grazie al bar Bomboniera, che oggi e' ritornato, nella via retrostante, accanto alla chiesa dei Santi Medici, gestito dal signor Ruggiero.