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Alla ricerca del nuovo sindaco: l'imprenditore politico
Lettera in Redazione di Mauro Spallucci
mercoledì 21 gennaio 2015
7.46
La prossima elezione del sindaco di Trani aprirà una fase nuova nella vita politica cittadina. Provo a descriverne i requisiti del nuovo sindaco. Sarà sicuramente una figura nuova: L'imprenditore politico.
Non deve far parte di consorterie e di gruppi nascosti di potere ma deve essere una persona che vive in mezzo alla gente. Deve essere un' appassionato del bene comune, sapendo prima veramente cos'è. Gli elettori potranno anche perdonarlo se non realizza alcuni punti del programma (...da condividere con la città, i cittadini e le relative forze politiche) ma certamente non lo perdoneranno mai se violasse lo stile che scaturisce, in maniera genuina e sincera, da chi di impegna al servizio degli altri. Se sarà un cattolico portato alla politica che agisca non in nome della fede ma a "causa" della fede per costruire, anzi ricostruire la città. Deve credere nella politica come ricerca di "momenti di speranza". Poiché per costruire un'impresa, un'associazione, un movimento politico, una cooperativa, un'opera d'arte serve qualcuno che sente che è arrivata l'ora di offrire il suo servizio alla città.
Auguriamoci per Trani una persona capace di parlare chiaro e che ci metta la faccia; una persona concreta, efficace, capace di tenere la giusta rotta senza "insensatezze". La maturità e la competenza devono fare da spartiacque con il passato. Anche se bisogna evitare di farsi rappresentare dai "soliti noti" che hanno commesso gravi errori, è necessario evitare battaglie mascherate. Inoltre, i cittadini elettori devono avere in mente che il merito non è una questione generazionale (vecchio contro nuovo, giovani contro anziani!). Come il buon insegnante, dirigente, artista, tecnico, magistrato, operaio, scrittore, giornalista non si giudica dagli anni. Anzi l'esperienza e la maturità spesso contano molto nel buon esito del lavoro. Ai politici con anni di esperienza, invece, in certi momenti storici, sono preferibili giovani ricchi di energia e del "coraggio dell'inesperienza". Sono convinto che la forza dello stare insieme nell'unire il meglio della gioventù della città con il meglio dell'anzianità può essere la chiave di volta.
Trani ce la farà? I mali che conosciamo e che si vivono ogni giorno quali la burocrazia, la mancanza di merito, lo scarso riconoscimento del valore delle imprese del territorio, hanno tutti una origine di tipo culturale. Ovviamente il tema del gattopardismo, ora più che mai da scongiurare, è una costante di chi è da sempre attaccato al potere politico. Il tranese elettore deve essere consapevole che il cambiamento di mentalità non è un dato an agrafico ma eminentemente culturale. Inoltre, deve saper ascoltare le associazioni cittadine per creare alleanze. Ma da solo non potrà andare da nessuno parte se non raccoglierà intorno a se un grande gruppo. Perché anche il campione per vincere ha bisogno di una squadra.
Se saprà, infine, ascoltare le parole di Papa Francesco: "L'uomo al centro della storia" la città di Trani potrà sperare in un futuro positivo. Come si rilancia la speranza? Vivendo nel presente, guardando al futuro, valutando le conseguenze di quello che facciamo. Consapevoli, secondo la tradizione cristiana, che la speranza è dinamica, spinge all'azione, ci fa fare scelte animate dal bene perché solo dandoci da fare nel presente potremo...metterci in cammino per il futuro.
Cordialmente
Mauro Spallucci - tranese
Non deve far parte di consorterie e di gruppi nascosti di potere ma deve essere una persona che vive in mezzo alla gente. Deve essere un' appassionato del bene comune, sapendo prima veramente cos'è. Gli elettori potranno anche perdonarlo se non realizza alcuni punti del programma (...da condividere con la città, i cittadini e le relative forze politiche) ma certamente non lo perdoneranno mai se violasse lo stile che scaturisce, in maniera genuina e sincera, da chi di impegna al servizio degli altri. Se sarà un cattolico portato alla politica che agisca non in nome della fede ma a "causa" della fede per costruire, anzi ricostruire la città. Deve credere nella politica come ricerca di "momenti di speranza". Poiché per costruire un'impresa, un'associazione, un movimento politico, una cooperativa, un'opera d'arte serve qualcuno che sente che è arrivata l'ora di offrire il suo servizio alla città.
Auguriamoci per Trani una persona capace di parlare chiaro e che ci metta la faccia; una persona concreta, efficace, capace di tenere la giusta rotta senza "insensatezze". La maturità e la competenza devono fare da spartiacque con il passato. Anche se bisogna evitare di farsi rappresentare dai "soliti noti" che hanno commesso gravi errori, è necessario evitare battaglie mascherate. Inoltre, i cittadini elettori devono avere in mente che il merito non è una questione generazionale (vecchio contro nuovo, giovani contro anziani!). Come il buon insegnante, dirigente, artista, tecnico, magistrato, operaio, scrittore, giornalista non si giudica dagli anni. Anzi l'esperienza e la maturità spesso contano molto nel buon esito del lavoro. Ai politici con anni di esperienza, invece, in certi momenti storici, sono preferibili giovani ricchi di energia e del "coraggio dell'inesperienza". Sono convinto che la forza dello stare insieme nell'unire il meglio della gioventù della città con il meglio dell'anzianità può essere la chiave di volta.
Trani ce la farà? I mali che conosciamo e che si vivono ogni giorno quali la burocrazia, la mancanza di merito, lo scarso riconoscimento del valore delle imprese del territorio, hanno tutti una origine di tipo culturale. Ovviamente il tema del gattopardismo, ora più che mai da scongiurare, è una costante di chi è da sempre attaccato al potere politico. Il tranese elettore deve essere consapevole che il cambiamento di mentalità non è un dato an agrafico ma eminentemente culturale. Inoltre, deve saper ascoltare le associazioni cittadine per creare alleanze. Ma da solo non potrà andare da nessuno parte se non raccoglierà intorno a se un grande gruppo. Perché anche il campione per vincere ha bisogno di una squadra.
Se saprà, infine, ascoltare le parole di Papa Francesco: "L'uomo al centro della storia" la città di Trani potrà sperare in un futuro positivo. Come si rilancia la speranza? Vivendo nel presente, guardando al futuro, valutando le conseguenze di quello che facciamo. Consapevoli, secondo la tradizione cristiana, che la speranza è dinamica, spinge all'azione, ci fa fare scelte animate dal bene perché solo dandoci da fare nel presente potremo...metterci in cammino per il futuro.
Cordialmente
Mauro Spallucci - tranese