Basta con la politica dei "vasi di coccio", salviamo i vigilanti della discarica
Intervento dell'assessore regionale Santorsola sul caso Amiu
Due anni fa ci siamo trovati a vivere la vicenda di sedici vigili urbani, sedici cittadini tranesi, sedici precari a tempo indeterminato che l'amministrazione comunale tranese non ha potuto, o forse non ha saputo, tutelare nella stabilizzazione lavorativa, nonostante quel posto di lavoro fosse utile, quasi essenziale, a tutta la comunità.
Una brutta storia che speravo non si ripetesse più ed invece, oggi, ancora una volta, abbiamo di fronte una situazione analoga: sette dipendenti della società incaricata della sorveglianza degli impianti Amiu, dopo un periodo lunghissimo di riduzione progressiva delle ore di attività e quindi dei compensi, stanno per perdere definitivamente il lavoro.
È possibile, anzi molto probabile, che il contratto stipulato tra il Comune e l'azienda fornitrice del servizio non sia congruo o che, per i motivi più vari e più terreni, sia fortemente sbilanciato a sfavore dell'Amiu, ma la prestazione d'opera di quei sette vigilantes è stata remunerata secondo i limiti di legge; sono sicuro, d'altra parte, che non sia lontanamente ipotizzabile lasciare la discarica e gli impianti privi di adeguata sorveglianza.
Può anche darsi che gli aspetti di questa vicenda siano più complessi di quanto appaiono a prima vista ma, per quanto io possa temere che anche in questa occasione, come in quell'altra, non potrà essere facile raggiungere un risultato utile ai lavoratori ed alle loro famiglie, ritengo essenziale che i rappresentanti politici sappiano scendere in campo per assumersi le proprie responsabilità piuttosto che lasciare ad un Amministratore delegato le decisioni in merito alle scelte da adottare.
Ho sempre pensato, infatti, che ci dovesse essere una netta linea di separazione tra amministrazione e politica, una differenza che inizia esattamente nel punto in cui la visione programmatica e sociale della politica si incontra, o si scontra, con le necessità gestionali di una azienda.
In un mondo perfetto le due cose dovrebbero coincidere ma, purtroppo, nelle nostre realtà, il più delle volte si sovrappongono solo in parte sino ad essere talmente distanti tra di loro da creare il panico in chi attende una risposta che potrebbe cambiare la qualità della sua vita e le aspettative della sua famiglia.
E' proprio in quelle circostanze che la Politica, quella con la P maiuscola, non quella della visibilità a tutti i costi e del presenzialismo a tutti i costi dovrebbe attrezzarsi per superare le difficoltà amministrative e, constatata la presenza di utilità e di necessità speculari, provare ad individuare una soluzione capace di andare incontro alle necessità degli amministrati più sfortunati e, nel contempo, di soddisfare le necessità di sicurezza sociale e di controllo delle strutture di tutta la comunità.
Basta non voltarsi dall'altra parte! Tocca alla Politica, quella vera, fare in modo che i vasi di coccio siano tutelati anche quando si scontrano con i vasi di ferro ed è sulla base di questa opinione che chiedo al sindaco di Trani di affrontare direttamente e personalmente il problema assumendo l'onere di una mediazione ed utilizzando tutti gli strumenti disponibili. Diversamente, basterebbe affidare la gestione della cosa pubblica ad un legale dandogli licenza di danneggiare, libretto alla mano, tutti i vasi di coccio..... e solo quelli!
Mimmo Santorsola
(assessore regionale all'Ambiente)