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Caso Stp, Tomasicchio risponde alle "Pagelle" di Giovanni Ronco
Il consigliere comunale elenca i suoi interventi
venerdì 9 settembre 2016
12.39
Sulla Stp, dopo le "Pagelle" di Giovanni Ronco su Traniviva pubblicate ieri, c'è stata la replica da parte di Emanuele Tomasicchio, che rivendica una lunga lotta attraverso segnalazioni e richieste di chiarimenti, al di là dell'ultima, rumorosa questione relativa alle consulenze ai parenti dei politici. Eccole di seguito.
1) "La nomina di Margherita Musicco, parrebbe "in quota Briguglio", nel cda della Stp, che sarebbe confluita direttamente nell'alveo dello stesso, senza il rispetto del procedimento previsto dallo Statuto e con il Comune che, per iscritto, risponde affermando di "non sapere nulla" di quella nomina… ( ! )"
2) "I criteri per riconoscere i premi di produttività (non solo ai dipendenti ma anche agli Amministratori) puntualmente stabiliti a ridosso del 31 dicembre, intorno alla metà del mese (sia nel 2014 che nel 2015), data della scadenza per verificare il raggiungimento degli obiettivi, circostanza che, se uno fosse malpensante, potrebbe indurre a pensare che venisse predeterminato quasi a fine anno in modo tale che fossroe matematicamente raggiungibili". Tomasicchio ci suggerisce un esempio particolarmente utile a capire: se al 15 dicembre ho venduto 4.500 biglietti, potrei anche fissare come obiettivo la soglia, per raggiungere il premio, di 4700. Anche su questo Tomasicchio ci dimostra di aver chiesto lumi.
3) Vi è stata anche una "segnalazione" che fa anche a noi, delle motivazioni per le quali due componenti del cda, rappresentanti delle province Bat e Bari, le avvocatesse Guardapassi (nomen omen) e Basso, si sono dimesse, dopo avere pesantemente censurato su più punti l'operato del presidente e dell'amministratore Delegato, tra i quali il reiterato ricorso a proroghe o rinnovi di contratti di forniture (senza gara, quindi) e/o l'utilizzo, come leggiamo dalle dichiarazioni, del lavoro interinale (guarda caso uno dei nodi riconducibili alla questione della consulenza del figlio della consigliera).
4) C'è anche un'incongruenza riguardante l'acquisto della nuova sede della Stp: il consigliere ha scoperto e segnalato in Consiglio Comunale che tra la perizia di stima fatta dall'Agenzia delle Entrate ed il bene poi oggetto della compravendita non ci sarebbe perfetta corrispondenza. La stima era complessivamente relativa ad un'area che comprendeva non solo la palazzina, ma anche altri immobili adiacenti come un capannone, un suolo di circa un ettaro ed altri due edifici più piccoli. L'acquisto, poi, leggendo gli atti che l'avvocato ci mostra, si sarebbe limitato alla sola palazzina, senza tutto il resto. Quindi, mentre il valore stimato dall'Agenzia delle Entrate riguardava tutto il bene (717.500 mila euro per un immobile di complessivi mq 1.767 oltre il suolo), la Stp ha acquistato per quasi 300.000 euro la sola palazzina uffici. Tomasicchio chiosa: " non sono riuscito a comprendere come, da un valore indistinto (stabilito dalla perizia) di circa € 406/mq si sia arrivati alla decisione di pagare € 294.000 per una palazzina che sembrerebbe estesa 330 mq con superficie c.d. a 660 mq. Certamente ciò si sarà verificato per un limite della mia intelligenza, ma avrei piacere di ricevere una spiegazione adatta ad un cervello limitato come il mio. la nostra conversazione con il consigliere d'opposizione si chiude con un'ultima osservazione da parte sua:
5) "In ogni caso, al di là di tutto, si ritiene che la Stp avrebbe dovuto perseguire, per l'acquisto della nuova sede, un procedura ad evidenza pubblica, trattandosi di società a totale capitale pubblico".
Nelle "Pagelle" di Traniviva era stata suggerita, in ogni caso, la richiesta di accesso agli atti da parte dell'opposizione per la specifica situazione delle consulenze (di qui anche il voto basso, in quanto questo atto per questa questione non ci risultava essere stato fatto) per chiarire una volta per tutte, per il bene dell'azienda ed il rispetto dei cittadini, oltre che per dipanare qualsiasi ulteriore voce. Ora, riconosciuto il lavoro di Tomasicchio in particolare sulla Stp, l'informazione da dare ai lettori, è che lo stesso, ad oggi, non ha ricevuto nessuna risposta o chiarimento alle sue istanze. E di riflesso anche la città.
1) "La nomina di Margherita Musicco, parrebbe "in quota Briguglio", nel cda della Stp, che sarebbe confluita direttamente nell'alveo dello stesso, senza il rispetto del procedimento previsto dallo Statuto e con il Comune che, per iscritto, risponde affermando di "non sapere nulla" di quella nomina… ( ! )"
2) "I criteri per riconoscere i premi di produttività (non solo ai dipendenti ma anche agli Amministratori) puntualmente stabiliti a ridosso del 31 dicembre, intorno alla metà del mese (sia nel 2014 che nel 2015), data della scadenza per verificare il raggiungimento degli obiettivi, circostanza che, se uno fosse malpensante, potrebbe indurre a pensare che venisse predeterminato quasi a fine anno in modo tale che fossroe matematicamente raggiungibili". Tomasicchio ci suggerisce un esempio particolarmente utile a capire: se al 15 dicembre ho venduto 4.500 biglietti, potrei anche fissare come obiettivo la soglia, per raggiungere il premio, di 4700. Anche su questo Tomasicchio ci dimostra di aver chiesto lumi.
3) Vi è stata anche una "segnalazione" che fa anche a noi, delle motivazioni per le quali due componenti del cda, rappresentanti delle province Bat e Bari, le avvocatesse Guardapassi (nomen omen) e Basso, si sono dimesse, dopo avere pesantemente censurato su più punti l'operato del presidente e dell'amministratore Delegato, tra i quali il reiterato ricorso a proroghe o rinnovi di contratti di forniture (senza gara, quindi) e/o l'utilizzo, come leggiamo dalle dichiarazioni, del lavoro interinale (guarda caso uno dei nodi riconducibili alla questione della consulenza del figlio della consigliera).
4) C'è anche un'incongruenza riguardante l'acquisto della nuova sede della Stp: il consigliere ha scoperto e segnalato in Consiglio Comunale che tra la perizia di stima fatta dall'Agenzia delle Entrate ed il bene poi oggetto della compravendita non ci sarebbe perfetta corrispondenza. La stima era complessivamente relativa ad un'area che comprendeva non solo la palazzina, ma anche altri immobili adiacenti come un capannone, un suolo di circa un ettaro ed altri due edifici più piccoli. L'acquisto, poi, leggendo gli atti che l'avvocato ci mostra, si sarebbe limitato alla sola palazzina, senza tutto il resto. Quindi, mentre il valore stimato dall'Agenzia delle Entrate riguardava tutto il bene (717.500 mila euro per un immobile di complessivi mq 1.767 oltre il suolo), la Stp ha acquistato per quasi 300.000 euro la sola palazzina uffici. Tomasicchio chiosa: " non sono riuscito a comprendere come, da un valore indistinto (stabilito dalla perizia) di circa € 406/mq si sia arrivati alla decisione di pagare € 294.000 per una palazzina che sembrerebbe estesa 330 mq con superficie c.d.
5) "In ogni caso, al di là di tutto, si ritiene che la Stp avrebbe dovuto perseguire, per l'acquisto della nuova sede, un procedura ad evidenza pubblica, trattandosi di società a totale capitale pubblico".
Nelle "Pagelle" di Traniviva era stata suggerita, in ogni caso, la richiesta di accesso agli atti da parte dell'opposizione per la specifica situazione delle consulenze (di qui anche il voto basso, in quanto questo atto per questa questione non ci risultava essere stato fatto) per chiarire una volta per tutte, per il bene dell'azienda ed il rispetto dei cittadini, oltre che per dipanare qualsiasi ulteriore voce. Ora, riconosciuto il lavoro di Tomasicchio in particolare sulla Stp, l'informazione da dare ai lettori, è che lo stesso, ad oggi, non ha ricevuto nessuna risposta o chiarimento alle sue istanze. E di riflesso anche la città.