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Costruire la città: i tranesi come protagonisti e non spettatori
Nuova riflessione di Mauro Spallucci, fondatore Omi
domenica 29 aprile 2018
Tutti i cittadini cristiani tranesi sono consapevoli di essere costruttori della nostra città. Infatti essere battezzati vuole dire che si diventa costruttori. Perché la vita cristiana è costruzione e senza costruzione non c'è sviluppo della nuova vita. Ovviamente, di conseguenza, l'incisivita' della presenza nella storia cittadina e' direttamente proporzionata alla consapevolezza di ciascuno di essere parte di questa famiglia. Soprattutto di questi tempi si ha bisogno di uomini e donne nuove generate dalla fede perche' essi stessi possono essere protagonisti della storia cittadina. Protagonisti e non destinati ad essere semplici spettatori.
Ovviamente secondo le proprie competenze e talenti, costruttori in concreto e non in astratto. Perche' la citta e' una realta storica, reale e non astratta. Come la Chiesa. Infatti i cristiani che si impegnano a costruire la Chiesa, di fatto sono costruttori della cultura, del territorio, della citta' nella quale si abita oppure dell'associazione nella quale ci si impegna. Essere costruttori nella vita quotidiana ad iniziare dalle imprese, dagli uffici, dalle associazioni, dalle amministrazioni dove si vive ogni giorno la propria vita. Questo fare e' dovuto alla consapevolezza e alla comprensione della realta' concreta che va servita, cioe' amata.
Ed I buoni cristiani oggi sono chiamati ad essere costruttori della citta' e non semplici gregari, aggregati o spettatori. Per amare e servire la storia e la comunita' cittadina non per se', ma per I fratelli che attendono la possibilita' di vivere pienamente questo momento storico complesso e sfidante. Sappiamo bene, infatti, che la fede e' prassi costruttiva e I cristiani credibili sono costruttori di speranza e non semplici religiosi. E sappiamo, anche, che il buon cristiano non e' riconducibile alla figura di un uomo eticamente buono. Ma e' qualcosa in piu' perche' ci si sente parte della realta' storica che non e' gia' tutta costruita ma da costruire grazie all'impegno di ciascuno. Ed il cristiano credibile individua, attua e verifica se la crescita della citta' e' indirizzata alla crescita delle persone che ci vivono e non alla loro distruzione.
Ovviamente ciascuno e' impegnato a rivedere I propri comportamenti per superare anche il suo diventare anima della societa'. Sappiamo bene che ci si puo' arricchire solo se siamo disponibili ad amare e, pertanto, servire la comunita' non nell'egoismo e nel potere, ma nel servizio. Questa e' la sfida oggi da vivere con coraggio. Questa e' la bella ed entisiasmante avventura della modernita' a cui I tranesi sono chiamati e stanno vivendo.
A cominciare dalla politica, dalle scuole, dalle associazioni, dalle banche e dal mondo del volontariato e dalla vita pubblica per costruire il futuro ad iniziare da oggi. Nessuno escluso. Superando anche possibili proposte accattivanti (gnostica, pelagiana, sociale, psicologica, ideologica) che non hanno a che fare con l'essere battezzati. Infatti il battezzato non e' un aggregato di un'associazione spirituale o di una ONG con valori cristiani ma un costruttore che vuole migliorare il pezzetto di mondo in cui vive in maniera concreta e non astratta. Progredire verso il bene ed il bene comune cittadino. Per questo c'e' bisogno di una cultura dell'allenza tra imprenditori, intellettuali, politici, professionisti, artigiani, operai, dipendenti, casalinghe, studenti, agricoltori, pescatori, commercianti, sindacalisti, giornalisti, scrittori, eccetera. Ciascuno con e per le proprie competenze e talenti. Ma perche' tutto questo avvenga e' necessario chiedersi, mi sembra, che cosa intendiamo per progredire insieme, per sviluppare la crescita della comunita' cittadina tranese e di chi ci abita.
Oggi la scelta' dei cristiani tranesi e' quella tra realismo storico o idealismo storico. Mi risulta che in tanti hanno gia' scelto. Per costruire realmente Trani.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Ovviamente secondo le proprie competenze e talenti, costruttori in concreto e non in astratto. Perche' la citta e' una realta storica, reale e non astratta. Come la Chiesa. Infatti i cristiani che si impegnano a costruire la Chiesa, di fatto sono costruttori della cultura, del territorio, della citta' nella quale si abita oppure dell'associazione nella quale ci si impegna. Essere costruttori nella vita quotidiana ad iniziare dalle imprese, dagli uffici, dalle associazioni, dalle amministrazioni dove si vive ogni giorno la propria vita. Questo fare e' dovuto alla consapevolezza e alla comprensione della realta' concreta che va servita, cioe' amata.
Ed I buoni cristiani oggi sono chiamati ad essere costruttori della citta' e non semplici gregari, aggregati o spettatori. Per amare e servire la storia e la comunita' cittadina non per se', ma per I fratelli che attendono la possibilita' di vivere pienamente questo momento storico complesso e sfidante. Sappiamo bene, infatti, che la fede e' prassi costruttiva e I cristiani credibili sono costruttori di speranza e non semplici religiosi. E sappiamo, anche, che il buon cristiano non e' riconducibile alla figura di un uomo eticamente buono. Ma e' qualcosa in piu' perche' ci si sente parte della realta' storica che non e' gia' tutta costruita ma da costruire grazie all'impegno di ciascuno. Ed il cristiano credibile individua, attua e verifica se la crescita della citta' e' indirizzata alla crescita delle persone che ci vivono e non alla loro distruzione.
Ovviamente ciascuno e' impegnato a rivedere I propri comportamenti per superare anche il suo diventare anima della societa'. Sappiamo bene che ci si puo' arricchire solo se siamo disponibili ad amare e, pertanto, servire la comunita' non nell'egoismo e nel potere, ma nel servizio. Questa e' la sfida oggi da vivere con coraggio. Questa e' la bella ed entisiasmante avventura della modernita' a cui I tranesi sono chiamati e stanno vivendo.
A cominciare dalla politica, dalle scuole, dalle associazioni, dalle banche e dal mondo del volontariato e dalla vita pubblica per costruire il futuro ad iniziare da oggi. Nessuno escluso. Superando anche possibili proposte accattivanti (gnostica, pelagiana, sociale, psicologica, ideologica) che non hanno a che fare con l'essere battezzati. Infatti il battezzato non e' un aggregato di un'associazione spirituale o di una ONG con valori cristiani ma un costruttore che vuole migliorare il pezzetto di mondo in cui vive in maniera concreta e non astratta. Progredire verso il bene ed il bene comune cittadino. Per questo c'e' bisogno di una cultura dell'allenza tra imprenditori, intellettuali, politici, professionisti, artigiani, operai, dipendenti, casalinghe, studenti, agricoltori, pescatori, commercianti, sindacalisti, giornalisti, scrittori, eccetera. Ciascuno con e per le proprie competenze e talenti. Ma perche' tutto questo avvenga e' necessario chiedersi, mi sembra, che cosa intendiamo per progredire insieme, per sviluppare la crescita della comunita' cittadina tranese e di chi ci abita.
Oggi la scelta' dei cristiani tranesi e' quella tra realismo storico o idealismo storico. Mi risulta che in tanti hanno gia' scelto. Per costruire realmente Trani.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani