Diocesi, Monsignor D'Ascenzo promuove la lettura del quotidiano "Avvenire"
«Il nostro giornale si distingue per un approccio ai fatti secondo la visione cristiana della vita»
Carissimi,
da quando sono qui con voi come Pastore di questa bella Chiesa diocesana di Trani-Barletta-Bisceglie è la prima volta che mi accingo a scrivervi in occasione della Giornata diocesana del quotidiano cattolico 'Avvenire'.
So che questa iniziativa è molto radicata e rappresenta un appuntamento annuale atteso e sempre incoraggiato dai miei predecessori. Anche io desidero pormi in questa prospettiva, per cui la proposta, fattami diversi mesi fa, di celebrare quest'anno la giornata, a ridosso della festa della chiesa diocesana, mi ha trovato subito consenziente. E ciò altresì per la stima che nutro verso 'Avvenire', in ragione del fatto che il nostro giornale, nel panorama dei quotidiani, si distingue per un approccio ai fatti, a quanto accade vicino e lontano, e alla loro interpretazione, secondo la visione cristiana della vita, delle cose, del mondo. Mi riferisco soprattutto ai principi della dottrina sociale ed etica della Chiesa, a cui 'Avvenire' fa riferimento costantemente, per porgere una propria chiave di lettura. E questo non è poco!
Penso al suo impegno nella difesa della vita, della famiglia, della dignità della persona umana; penso alla sua capacità di raggiungere le diverse periferie di questo mondo devastate dalla povertà, dalla guerra, dalla sofferenza; penso allo spazio dato al magistero del Papa e dei vescovi, alla vita della Chiesa, ai giovani, ai lettori, perfino, con 'Popotus,' ai bambini; e penso al suo apporto nel campo educativo e culturale. E, in aggiunta, il nostro fa opinione, viene annoverato nelle rassegne giornalistiche su carta stampata, in quelle televisive e online.
'Avvenire' non è solo strumento di informazione, ma, mi piace aggiungere, di formazione. I suoi editoriali, i commenti, le storie che narra, gli approfondimenti rappresentano un vero e proprio entrare nella notizia facendo emergere il valore o il disvalore. Il lettore viene condotto alle radici di un fatto o di una questione non rimanendo semplicemente in superfice o in preda alle emozioni del momento, e, cosa di non poco conto, fa emergere le ragioni del punto di vista che si ispira al Vangelo.
Questa convinzione mi porta a raccomandarne la lettura a tutti, dai ministri ordinati, ai religiosi; e ai laici, impegnati nella famiglia, nei luoghi di lavoro; a quelli soprattutto che rivestono il ruolo di operatori nelle parrocchie, nei movimenti, nei gruppi e nelle associazioni, nelle diverse realtà educative, culturali e sociali.
Il mio non vuole essere un invito a non consultare altre fonti di informazione e formazione, pur impegnate nel compito tutt'altro che facile della ricerca della verità, ma di annoverare anche quella del nostro quotidiano 'Avvenire' che, grazie ai suoi giornalisti e collaboratori vari, offre a tale ricerca un contributo originale e specifico. Colgo l'occasione per rivolgervi i miei più sentiti e cordiali saluti.