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Eppur si muove: il lento, silenzioso e continuo spostarsi del cordolo di un marciapiede
Lettera in redazione di un cittadino
lunedì 27 gennaio 2020
6.40
Prendo spunto dalla frase attribuita al celebre Galileo Galilei per parlare della sperimentazione a cui, dal mese di maggio dello scorso anno, si può gratuitamente assistere in una zona del centro di Trani. Si tratta del lento, silenzioso e continuo spostarsi del cordolo di un marciapiede, probabilmente dotato di energia propria, situato nell'area dell'incrocio tra via delle Crociate e Via M. di Borgogna, che, come mostrano le foto allegate (le prime tre riferite al 31/10/19 e le altre al 23/1/20) sta attirando l'attenzione dei passanti, dei residenti e degli appassionati di fisica.
Tra questi, i più curiosi si prefigurano vari scenari. Chi ritiene che tra qualche altro mese, in quell'area sorgerà uno spartitraffico, chi, invece, pensa che sarà realizzata una rotatoria o, infine, chi si spinge fino a credere che quel pezzo di pietra rappresenti un'opera di arte futurista, anche se incompresa dai più, tra cui il sottoscritto, che sarà collocata quando e dove cesserà il suo moto inerziale. Fatto sta che l'evoluzione di questo incrocio è tutta in divenire e viene da pensare che, forse, la particolare condizione del marciapiede, raffigurata in foto, non sia stata colta dagli amministratori della città oppure che la sua sistemazione non rientri tra le loro priorità.
In ogni caso, da questo fatto, piccolo e apparentemente insignificante, scaturisce una considerazione: è regolare tenere un marciapiede in queste condizioni, visto che la manutenzione e la custodia delle strade costituisce per l'ente pubblico un dovere istituzionale, rispondenti a specifiche norme e a comuni regole di prudenza e diligenza, dettate a tutela dell'integrità personale e del patrimonio dei terzi? O riparare questo marciapiede è un'opera tanto difficile e straordinaria?
Riscopriamo la bellezza delle e nelle piccole cose, che non è certo il marciapiede in sé, ma ciò che esso rappresenta una volta riparato: la doverosa attenzione di chi si pone a servizio dell'utilità comune e l'armonia che genera la bellezza nella politica dell'ordinario e che si realizza anche attraverso la scelta, come il buon padre di famiglia, di sistemare quanto prima questo marciapiede. L'auspicio è che questa segnalazione susciti un altro tipo di moto, quello interiore, che valga a orientare le scelte, le decisioni e le azioni di chi già amministra la nostra bella Città e i programmi di chi aspira a farlo, e faccia scoprire a tutti loro che la Politica è una delle più alte forme di carità che si realizza soltanto nella ricerca del bene comune.
Nicola Ulisse
Tra questi, i più curiosi si prefigurano vari scenari. Chi ritiene che tra qualche altro mese, in quell'area sorgerà uno spartitraffico, chi, invece, pensa che sarà realizzata una rotatoria o, infine, chi si spinge fino a credere che quel pezzo di pietra rappresenti un'opera di arte futurista, anche se incompresa dai più, tra cui il sottoscritto, che sarà collocata quando e dove cesserà il suo moto inerziale. Fatto sta che l'evoluzione di questo incrocio è tutta in divenire e viene da pensare che, forse, la particolare condizione del marciapiede, raffigurata in foto, non sia stata colta dagli amministratori della città oppure che la sua sistemazione non rientri tra le loro priorità.
In ogni caso, da questo fatto, piccolo e apparentemente insignificante, scaturisce una considerazione: è regolare tenere un marciapiede in queste condizioni, visto che la manutenzione e la custodia delle strade costituisce per l'ente pubblico un dovere istituzionale, rispondenti a specifiche norme e a comuni regole di prudenza e diligenza, dettate a tutela dell'integrità personale e del patrimonio dei terzi? O riparare questo marciapiede è un'opera tanto difficile e straordinaria?
Riscopriamo la bellezza delle e nelle piccole cose, che non è certo il marciapiede in sé, ma ciò che esso rappresenta una volta riparato: la doverosa attenzione di chi si pone a servizio dell'utilità comune e l'armonia che genera la bellezza nella politica dell'ordinario e che si realizza anche attraverso la scelta, come il buon padre di famiglia, di sistemare quanto prima questo marciapiede. L'auspicio è che questa segnalazione susciti un altro tipo di moto, quello interiore, che valga a orientare le scelte, le decisioni e le azioni di chi già amministra la nostra bella Città e i programmi di chi aspira a farlo, e faccia scoprire a tutti loro che la Politica è una delle più alte forme di carità che si realizza soltanto nella ricerca del bene comune.
Nicola Ulisse