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Ex ospedale, Rosa Uva: «Dopo le iene, ora è il momento degli avvoltoi»
Per l'esponente di Buongoverno necessario un punto di assistenza h24
mercoledì 30 gennaio 2019
9.37
Cari concittadini, dopo l'assassinio dell'ospedale tranese, dopo che le iene hanno portato via le parti più corpose del cadavere è il momento degli avvoltoi. Eccoli aggirarsi intorno al cadavere per prenderne piccoli brandelli da portare nel proprio nido.
Ed ora, che, oramai, non resta che seppellire questo cadavere vilipeso dalla politica (tutta) forestiera e tranese, che lo ha barattato con piccoli e personali interessi di bottega, arrivano i novelli Messia.
Eccoli in fila, che ci raccontano (come sempre, raccontano, non fanno) di come si stanno prodigando per aprire questo o quel servizio mentre dall'altra parte il direttore generale ci fa sapere che stanno chiudendo questo e quel servizio, ma allo stesso tempo dice anche che l'ospedale lo stanno trasformando in qualcosa di unico nel suo genere! Trani è una città di sessantamila abitanti che in estate supera i centomila, è indispensabile che ci sia un punto di intervento h 24 dove il cittadino possa ricevere pronta assistenza.
La preoccupazione principale dei cittadini tranesi infatti è essere soccorsi quando si sta male! Salvare una vita in emergenza è una operazione da fare in pochi minuti. Questo interessa a noi tranesi. Non si può pensare di essere rimandati altrove o trasportati a dieci, venti kilometri. La preoccupazione è salvare la vita.
Fatto questo il paziente può anche essere trasportato anche a dieci o venti chilometri, ma in una struttura ospedaliera specialistica e tecnologicamente avanzata scelta perché sicura per i pazienti e non per motivi campanilistici. Agli attuali "amministratori Messia" tranesi, ai dirigenti della Sanità, al Governatore Emiliano ai consiglieri regionali questo concetto forse non è chiaro!
Bene, se non è chiaro, basta ascoltare le richieste molto semplici dei cittadini che per questi servizi pagano le tasse ed esigono riposte. Non le parole, ma i fatti! Quindi ai Messia Tranesi chiediamo di lavorare in silenzio e collaborazione per l'unico obiettivo, il bene dei cittadini.
Per la collaborazione reciproca non nutriamo grande speranza, visto che all'interno della stessa giunta si accettano comportamenti di doppiogiochismo. Su questo si apre un capitolo a parte, sul quale per il momento sorvoliamo, ma che troverà presto la sua risposta.
- Rosa Uva, Buongoverno Trani
Ed ora, che, oramai, non resta che seppellire questo cadavere vilipeso dalla politica (tutta) forestiera e tranese, che lo ha barattato con piccoli e personali interessi di bottega, arrivano i novelli Messia.
Eccoli in fila, che ci raccontano (come sempre, raccontano, non fanno) di come si stanno prodigando per aprire questo o quel servizio mentre dall'altra parte il direttore generale ci fa sapere che stanno chiudendo questo e quel servizio, ma allo stesso tempo dice anche che l'ospedale lo stanno trasformando in qualcosa di unico nel suo genere! Trani è una città di sessantamila abitanti che in estate supera i centomila, è indispensabile che ci sia un punto di intervento h 24 dove il cittadino possa ricevere pronta assistenza.
La preoccupazione principale dei cittadini tranesi infatti è essere soccorsi quando si sta male! Salvare una vita in emergenza è una operazione da fare in pochi minuti. Questo interessa a noi tranesi. Non si può pensare di essere rimandati altrove o trasportati a dieci, venti kilometri. La preoccupazione è salvare la vita.
Fatto questo il paziente può anche essere trasportato anche a dieci o venti chilometri, ma in una struttura ospedaliera specialistica e tecnologicamente avanzata scelta perché sicura per i pazienti e non per motivi campanilistici. Agli attuali "amministratori Messia" tranesi, ai dirigenti della Sanità, al Governatore Emiliano ai consiglieri regionali questo concetto forse non è chiaro!
Bene, se non è chiaro, basta ascoltare le richieste molto semplici dei cittadini che per questi servizi pagano le tasse ed esigono riposte. Non le parole, ma i fatti! Quindi ai Messia Tranesi chiediamo di lavorare in silenzio e collaborazione per l'unico obiettivo, il bene dei cittadini.
Per la collaborazione reciproca non nutriamo grande speranza, visto che all'interno della stessa giunta si accettano comportamenti di doppiogiochismo. Su questo si apre un capitolo a parte, sul quale per il momento sorvoliamo, ma che troverà presto la sua risposta.
- Rosa Uva, Buongoverno Trani