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Generare una Trani intelligente si può: spazio ai giovani
Intervento di Mauro Spallucci (Omi)
sabato 6 agosto 2016
0.54
Benvenuti a Trani. I giovani tranesi per primi si sforzeranno per portare avanti quello che è un vero e proprio salto culturale. Ad iniziare dai livelli alti delle organizzazioni internazionali per arrivare sino alla nostra piccola comunità.
Il cambiamento sta emergendo intorno al paradigma denominato "piattaforma". Dobbiamo saper immediatamente riconoscere che stiamo vivendo non più semplicemente in una fase "post". Questo è il punto culturale centrale. Siamo entrati in un momento iniziale di una nuova era tecno-umana e socio-economica. Pertanto, il primo cambiamento è quello di non pensare più semplicemente all'oggi come alla fase di chiusura di una stagione ormai passata. Non stiamo vivendo semplicemente dopo qualcosa: l'epoca post-industriale, il post-moderno, la condizione post-umana). Basta. Cambiamo registro.
Ora siamo all'inizio di una nuova stagione evolutiva di modelli e pratiche sociali, tecnologiche, economiche, organizzative ed anche di imprese. Iniziamo subito ad abituarci ad un nuovo prefisso semantico: proto. Sta a significare che siamo chiamati a vivere l'apertura su una nuova potenzialità futura ed aperta. Ecco, dunque, che si sta aprendo un nuovo orizzonte di possibilità. L'inizio di un nuovo che già sta mostrando un preciso orientamento e una certa propensione verso nuovi modelli e pratiche. Gli esperti internazionali hanno già coniato un nuovo termine: Platfirm. Si stanno inventando nuovi modelli organizzativi, di management, di imprese fortemente innovative sia se si tratti di progetti e iniziative d'innovazione promosse da imprese e multinazionali sia che abbiano dimensioni più locali.
Il tema è complesso. Cos'è? Ecco la definizione da manuale: un nuovo modello che usa la tecnologia per connettere persone, organizzazioni, risorse in un ecosistema interattivo in cui possono essere create e scambiate incredibili quantità di valore. E' talmente forte l'impatto che si è presentata la necessità di coniare il neologismo "platifirm". Ovviamente ciò non significa che fare i conti con le nuove dinamiche sarà facile né che l'idea della piattaforma sia già stata acquisita da tutti. No. La Plalfirm age è appena iniziata. Incentivarne la conoscenza è il primo passo culturale. Questa alba può diventare un'opportunità per i nostri giovani. Ovviamente vanno sperimentate strade e strategie. Oppure alleanze. Già. Costruire alleanze nelle reti oppure fare un salto culturale per dotarsi di un approccio innovativo. Per fare ciò è necessario che vi siano giovani che si mettono in movimento ed adulti che si spendono per loro.
Per questo un'idea potrebbe essere - dal prossimo settembre - quella di aprire dei "luoghi di conversazione". Momenti di riflessione e di studio. Dei luoghi aperti oppure chiusi. Aperti a tutti. Oppure chiusi per gruppi alla riscoperta dell'impegno condiviso per la costruzione del futuro. Oppure dei circoli giovanili, aperti per amicizia, alla ricerca del futuro da costruire. Sarebbe bello che anche le aziende migliori della città di Trani aprissero spazi, magari all'interno dell'innovazione delle proprie aree di studio dei loro rispettivi business. E dopo i primi mesi di attivazione dell'iniziativa magari invitare gli esperti del settore. La crescita della connettività, dell'intelligenza artificiale e della produzione democratica e social può fare entrare tutti in nuovi mercati. E' una cultura da cambiare nei quali ciascuno è chiamato a fare la propria parte. La consapevolezza che Il mondo sta diventando una piattaforma ci impone di capire, di studiare, di cambiare, di agire. Secondo i modelli proposti da aziende come Apple, Amazon, Google, Uber, Facebook, LinkedIn, Airbnb, ecc.
Costruire insieme il futuro si può e si deve. Chi lo deve fare? Come si può fare? Magari si potrebbe elaborare una piattaforma Trani. Una piattaforma collaborativa attraverso la quale i giovani (o chiunque) possono proporre idee, commentarle, esprimere la propria valutazione, concorrere alla maturazione delle proposte, validarle e realizzarle. Il mondo digitale può rendere più semplice e interessante la vita delle persone. Magari per realizzare tecnologie innovative da applicare alla gestione dei servizi dedicati alle persone ed al territorio. Un traguardo raggiungibile: generare Trani intelligente (...ed ovviamente esportare il modello verso le altre città ad iniziare dalle città dell' area del Mediterraneo) per rendere più semplice la vita delle persone attraverso la tecnologia. L'ambizione potrebbe essere quella di lavorare al rinascimento della nostra città iniettando i fattori del cambiamento. Il successo di adozione di questo nuovo paradigma dipenderà molto dal carattere di semplicità, inclusione, adattabilità che sarà capace di assumere. Sappiamo che i nostri giovani sono bravi con le nuove tecnologie. Facciamoli entrare concretamente in azione per creare modelli che sapranno creare valore diffuso, tangibile e misurabile. Un valore per tutti.
Per finanziare i progetti realizzabili si potrebbe provare, se non vi sono altri mezzi finanziari disponibili, il crowdfunding. Cioè la raccolta di fondi, per lo più tramite web, attraverso contributi di gruppi di utenti che condividono un medesimo interesse, coinvolti in un progetto comune oppure che intendono sostenere un'idea innovativa. Sappiamo che non è facile, anzi è una sfida. Ma vi invito a cambiare già da subito la prospettiva. Non chiamiamola più sfida ma da ora definiamola opportunità. Nasceranno già da domani i proto-tranesi. I cittadini nuovi di Trani Mediterranea.
Mauro Spallucci - OMI Trani
Organismo a Movente Ideale
Il cambiamento sta emergendo intorno al paradigma denominato "piattaforma". Dobbiamo saper immediatamente riconoscere che stiamo vivendo non più semplicemente in una fase "post". Questo è il punto culturale centrale. Siamo entrati in un momento iniziale di una nuova era tecno-umana e socio-economica. Pertanto, il primo cambiamento è quello di non pensare più semplicemente all'oggi come alla fase di chiusura di una stagione ormai passata. Non stiamo vivendo semplicemente dopo qualcosa: l'epoca post-industriale, il post-moderno, la condizione post-umana). Basta. Cambiamo registro.
Ora siamo all'inizio di una nuova stagione evolutiva di modelli e pratiche sociali, tecnologiche, economiche, organizzative ed anche di imprese. Iniziamo subito ad abituarci ad un nuovo prefisso semantico: proto. Sta a significare che siamo chiamati a vivere l'apertura su una nuova potenzialità futura ed aperta. Ecco, dunque, che si sta aprendo un nuovo orizzonte di possibilità. L'inizio di un nuovo che già sta mostrando un preciso orientamento e una certa propensione verso nuovi modelli e pratiche. Gli esperti internazionali hanno già coniato un nuovo termine: Platfirm. Si stanno inventando nuovi modelli organizzativi, di management, di imprese fortemente innovative sia se si tratti di progetti e iniziative d'innovazione promosse da imprese e multinazionali sia che abbiano dimensioni più locali.
Il tema è complesso. Cos'è? Ecco la definizione da manuale: un nuovo modello che usa la tecnologia per connettere persone, organizzazioni, risorse in un ecosistema interattivo in cui possono essere create e scambiate incredibili quantità di valore. E' talmente forte l'impatto che si è presentata la necessità di coniare il neologismo "platifirm". Ovviamente ciò non significa che fare i conti con le nuove dinamiche sarà facile né che l'idea della piattaforma sia già stata acquisita da tutti. No. La Plalfirm age è appena iniziata. Incentivarne la conoscenza è il primo passo culturale. Questa alba può diventare un'opportunità per i nostri giovani. Ovviamente vanno sperimentate strade e strategie. Oppure alleanze. Già. Costruire alleanze nelle reti oppure fare un salto culturale per dotarsi di un approccio innovativo. Per fare ciò è necessario che vi siano giovani che si mettono in movimento ed adulti che si spendono per loro.
Per questo un'idea potrebbe essere - dal prossimo settembre - quella di aprire dei "luoghi di conversazione". Momenti di riflessione e di studio. Dei luoghi aperti oppure chiusi. Aperti a tutti. Oppure chiusi per gruppi alla riscoperta dell'impegno condiviso per la costruzione del futuro. Oppure dei circoli giovanili, aperti per amicizia, alla ricerca del futuro da costruire. Sarebbe bello che anche le aziende migliori della città di Trani aprissero spazi, magari all'interno dell'innovazione delle proprie aree di studio dei loro rispettivi business. E dopo i primi mesi di attivazione dell'iniziativa magari invitare gli esperti del settore. La crescita della connettività, dell'intelligenza artificiale e della produzione democratica e social può fare entrare tutti in nuovi mercati. E' una cultura da cambiare nei quali ciascuno è chiamato a fare la propria parte. La consapevolezza che Il mondo sta diventando una piattaforma ci impone di capire, di studiare, di cambiare, di agire. Secondo i modelli proposti da aziende come Apple, Amazon, Google, Uber, Facebook, LinkedIn, Airbnb, ecc.
Costruire insieme il futuro si può e si deve. Chi lo deve fare? Come si può fare? Magari si potrebbe elaborare una piattaforma Trani. Una piattaforma collaborativa attraverso la quale i giovani (o chiunque) possono proporre idee, commentarle, esprimere la propria valutazione, concorrere alla maturazione delle proposte, validarle e realizzarle. Il mondo digitale può rendere più semplice e interessante la vita delle persone. Magari per realizzare tecnologie innovative da applicare alla gestione dei servizi dedicati alle persone ed al territorio. Un traguardo raggiungibile: generare Trani intelligente (...ed ovviamente esportare il modello verso le altre città ad iniziare dalle città dell' area del Mediterraneo) per rendere più semplice la vita delle persone attraverso la tecnologia. L'ambizione potrebbe essere quella di lavorare al rinascimento della nostra città iniettando i fattori del cambiamento. Il successo di adozione di questo nuovo paradigma dipenderà molto dal carattere di semplicità, inclusione, adattabilità che sarà capace di assumere. Sappiamo che i nostri giovani sono bravi con le nuove tecnologie. Facciamoli entrare concretamente in azione per creare modelli che sapranno creare valore diffuso, tangibile e misurabile. Un valore per tutti.
Per finanziare i progetti realizzabili si potrebbe provare, se non vi sono altri mezzi finanziari disponibili, il crowdfunding. Cioè la raccolta di fondi, per lo più tramite web, attraverso contributi di gruppi di utenti che condividono un medesimo interesse, coinvolti in un progetto comune oppure che intendono sostenere un'idea innovativa. Sappiamo che non è facile, anzi è una sfida. Ma vi invito a cambiare già da subito la prospettiva. Non chiamiamola più sfida ma da ora definiamola opportunità. Nasceranno già da domani i proto-tranesi. I cittadini nuovi di Trani Mediterranea.
Mauro Spallucci - OMI Trani
Organismo a Movente Ideale