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Gestione dei bagni pubblici, interviene il consigliere Leo Amoruso (Pd)
« Nostro obiettivo sarà l'aggiudicazione del servizio tramite gara d'appalto»
martedì 3 novembre 2015
11.33
La polemica sui costi di gestione dei bagni pubblici registra l'intervento del gruppo consiliare del Partito Democratico. Carte alla mano, i piddini forniscono elementi di riflessione importanti e risponde a chi, dall'opposizione, ha gridato allo scandalo, anche in modo plateale. «Evidentemente chi contesta – scrive il consigliere Leo Amoruso - è colto da improvvise e preoccupanti amnesie e non ha voluto neanche prendersi la briga di approfondire l'argomento e di andarsi a leggere i documenti propedeutici alla pubblicazione della determina contestata.
Intanto, l'Amministrazione Bottaro – prosegue - ha interrotto una serie incredibile di riaffidamenti diretti che si protraevano sistematicamente da oltre 4 anni. Basta andarsi a leggere le determine dal 2010 (D.D. 375, 419,463) ad oggi, come abbiamo fatto noi prima di rispondere, per verificare una sorta di provvedimenti e di determine a stampo nelle more di una procedura che mai si è concretizzata. L'amministrazione Bottaro ha posto fine a questi giochini, affidando il servizio per 2 mesi mediante una procedura negoziata, cosa ben diversa dalle logiche del passato, nelle more di una gara che certamente verrà fatta e per la quale gli uffici competenti sono già al lavoro.
I consiglieri di maggioranza entrano nel merito dei 40 mila euro (Iva compresa), contestati dall'opposizione. «I bagni oggetto della procedura non sono solo quelli di piazza della Repubblica, di villa Bini, nei pressi della Cattedrale e di Sant'Agostino. A questi vanno aggiunti infatti i bagni degli impianti sportivi (tensostatico, palazzetto e campetto di via Imbriani), i bagni del cimitero , quelli della Darsena e quelli della villa comunale. Il criterio di aggiudicazione dell'appalto era legato al maggior numero di ore aggiuntive rispetto alle 1800 a base d'asta. L'aggiudicatario ha garantito la copertura di 2000 ore. Se si divide l'importo complessivo per il numero di ore, si scoprirà che l'importo è assolutamente congruo (tenendo presente che sono comprensivi di Iva, oneri retributivi e materiali). Fa sorridere poi il fatto che le critiche maggiori provengano da chi ha fatto parte della precedente maggioranza di governo. Si contesta una spesa di 40mila euro (iva compresa) al bimestre quando in passato si è speso quasi il doppio. Dal 2010, con determine fotocopie plurime, si riaffidava lo stesso servizio al costo di circa 36mila euro al mese, stessa cosa negli anni successivi ( dalla D.D. 74 del 2011 alla 143 del 2013), . Solo nel 2013 é stato effettuato per qualche tempo un ribasso di appena il 3%. Che dire poi di alcune determine in cui per 50 giorni si è arrivati a pagare per la pulizia dei bagni 57.706 euro Iva? (D.D. 90 del 2013)».
Nel rispedire le critiche al mittente, i consiglieri del PD sottolineano l'obiettivo: «Così come fatto già per la biblioteca e come a breve si verificherà per palazzo Beltrani e per lo stadio, l'obiettivo dell'amministrazione è quello di aggiudicare mediante gara di più ampio respiro i servizi relativi a bagni e verde pubblico. La differenza rispetto al passato è evidente e i cittadini di Trani lo stanno comprendendo».
Intanto, l'Amministrazione Bottaro – prosegue - ha interrotto una serie incredibile di riaffidamenti diretti che si protraevano sistematicamente da oltre 4 anni. Basta andarsi a leggere le determine dal 2010 (D.D. 375, 419,463) ad oggi, come abbiamo fatto noi prima di rispondere, per verificare una sorta di provvedimenti e di determine a stampo nelle more di una procedura che mai si è concretizzata. L'amministrazione Bottaro ha posto fine a questi giochini, affidando il servizio per 2 mesi mediante una procedura negoziata, cosa ben diversa dalle logiche del passato, nelle more di una gara che certamente verrà fatta e per la quale gli uffici competenti sono già al lavoro.
I consiglieri di maggioranza entrano nel merito dei 40 mila euro (Iva compresa), contestati dall'opposizione. «I bagni oggetto della procedura non sono solo quelli di piazza della Repubblica, di villa Bini, nei pressi della Cattedrale e di Sant'Agostino. A questi vanno aggiunti infatti i bagni degli impianti sportivi (tensostatico, palazzetto e campetto di via Imbriani), i bagni del cimitero , quelli della Darsena e quelli della villa comunale. Il criterio di aggiudicazione dell'appalto era legato al maggior numero di ore aggiuntive rispetto alle 1800 a base d'asta. L'aggiudicatario ha garantito la copertura di 2000 ore. Se si divide l'importo complessivo per il numero di ore, si scoprirà che l'importo è assolutamente congruo (tenendo presente che sono comprensivi di Iva, oneri retributivi e materiali). Fa sorridere poi il fatto che le critiche maggiori provengano da chi ha fatto parte della precedente maggioranza di governo. Si contesta una spesa di 40mila euro (iva compresa) al bimestre quando in passato si è speso quasi il doppio. Dal 2010, con determine fotocopie plurime, si riaffidava lo stesso servizio al costo di circa 36mila euro al mese, stessa cosa negli anni successivi ( dalla D.D. 74 del 2011 alla 143 del 2013), . Solo nel 2013 é stato effettuato per qualche tempo un ribasso di appena il 3%. Che dire poi di alcune determine in cui per 50 giorni si è arrivati a pagare per la pulizia dei bagni 57.706 euro Iva? (D.D. 90 del 2013)».
Nel rispedire le critiche al mittente, i consiglieri del PD sottolineano l'obiettivo: «Così come fatto già per la biblioteca e come a breve si verificherà per palazzo Beltrani e per lo stadio, l'obiettivo dell'amministrazione è quello di aggiudicare mediante gara di più ampio respiro i servizi relativi a bagni e verde pubblico. La differenza rispetto al passato è evidente e i cittadini di Trani lo stanno comprendendo».