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Giornata internazionale del teatro, De Simola propone una struttura comunale
L'esponente del Pd: «Da utopia a possibile realtà con i fondi europei»
lunedì 27 marzo 2017
16.52
In questa giornata voglio esprimere vicinanza a tutte quelle realtà tranesi che amano il teatro e a loro spese ne sostengono iniziative. Un pensiero particolare, mi sia consentito a Marco Pilone, che ancora oggi attende il rimborso di alcune edizioni passate de "Trani di Scena"; un anticipo che difatto ha ammazzato l'attività teatrale dell'Associazione Mimesis. Colgo l'occasione per lanciare ancora una volta una mia idea per avere anche a Trani un Teatro Comunale. Dopo il Ferdinando II, la nostra città non si è più dotata di un teatro degno di questo nome.
Passate amministrazioni hanno proposto la conversione della storica sede dell'Amet in Teatro Comunale, strada che per fortuna non è stata più praticata. Sono nati comitati che proponevano la riconversione del Supercinema in Teatro, strada assai ambiziosa, non del tutto sbagliata ma molto difficile perchè quel sito è privato e la proprietà è molto numerosa. Mi chiedo, dunque, perchè non pensare ad un nuovo Teatro Comunale costruito in stile moderno, in una zona periferica della città e con servizi annessi? Certo, può essere pura utopia, ma forse, con finanziamenti europei e regionali destinati a nuove infrastrutture e quelli destinati alla cultura l'idea, a mio avviso, non è del tutto da scartare.
Passate amministrazioni hanno proposto la conversione della storica sede dell'Amet in Teatro Comunale, strada che per fortuna non è stata più praticata. Sono nati comitati che proponevano la riconversione del Supercinema in Teatro, strada assai ambiziosa, non del tutto sbagliata ma molto difficile perchè quel sito è privato e la proprietà è molto numerosa. Mi chiedo, dunque, perchè non pensare ad un nuovo Teatro Comunale costruito in stile moderno, in una zona periferica della città e con servizi annessi? Certo, può essere pura utopia, ma forse, con finanziamenti europei e regionali destinati a nuove infrastrutture e quelli destinati alla cultura l'idea, a mio avviso, non è del tutto da scartare.