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I giovani e lo sport, ecco come rilanciare la città
Il nuovo intervento di Mauro Spallucci (Omi Trani)
domenica 9 luglio 2017
A Trani possiamo mettere, grazie allo sport, i giovani al centro della rinascita e dello sviluppo. Sappiamo che lo sport è da sempre fattore di inclusione, di aggregazione, di educazione e rispetto delle regole, di occupazione giovanile. Lo sport è misurarsi con gli altri; è crescere e prospettiva di maggiore benessere non soltanto fisico. Non dimendicando che è anche prevenzione sanitaria. Sarebbe bello se a Trani si trovassero i giovani che, nelle diverse discipline sportive, sono diventati persone "che ce l'hanno fatta" e che siano capaci di raccontare le loro esperienze positive, di partecipazione. Ascoltare le loro riflessioni personali può aiutare a realizzare iniziative, incontri. Grazie alle idee e pensieri si potrebbero generare iniziative, proposte, scenari percorribili.
Pertanto tutta la comunità, compreso associazioni sportive ed oratori, possono promuovere con l'attività sportiva una nuova stagione di impegno e di partecipazione attiva nella costruzione di una comunità migliore. Ovviamente se vogliamo promuovere lo sport tra i ragazzi ed i giovani, se vogliamo essere loro educatori, dobbiamo essere capaci di promuovere lo sport per gli adulti e per gli anziani. Solo così lo sport diventa un fatto sociale che riguarda tutti. Non solo campioni.
Perché lo sport è davvero per tutti. Lo sport di tutti i giorni e che si può fare bene anche senza essere professionisti. Tutto il resto verrà da sé : il crescere insieme, la salute, la solidarietà, l'educazione, il rispetto dell'altro e delle regole. Con il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, il ciclismo, la corsa, eccetera eccetera. Maschile, femminile, misto. Ragazzi, adulti, giovani, anziani. Soprattutto i giovani carichi di energia da spendere con fiducia per costruire un domani migliorare e con nuovi spazi e opportunità per provarci. Giovani in grado di "giocare" all'attacco di un futuro da costruire e non schiacciati in difesa dai rischi del presente.
Grazie alle testimonianze di questi Expat, cioè giovani dinamici ed intraprendenti e spesso con alto.capitale umano. Giovani che si sanno muovete senza confini per cogliere occasioni ed opportunità e raggiungere i propri sogni. Potremmo iniziare a coinvolgere gli universitari pugliesi, gli erasmiani sportivi europei, i primi classificati nelle diverse discipline sportive e gare vinte. Potremmo iniziare a coinvolgere gli sportivi che hanno già realizzato le loro idee in prodotti e servizi innovativi. Questi giovani, alcuni di loro anche fondatori di sturt up in grado di stare sul mercato e di espandere economia. Giovani capaci di sperimentare nuove soluzioni di produzione di benessere equo e solidale. Bisogna essere capaci di scommettere su energia e l'intelligenza delle nuove generazioni. I produttori del nuovo devono essere necessariamente nuovi giovani.
Noi adulti dobbiamo fare in modo che i nostri giovani siano messi in grado di scegliere l'autonomia, la partecipazione civica e di una piena cittadinanza. Dobbiamo fare in modo che scelgano in maniera responsabile la formazione della famiglia, del futuro possibile. Ospitare i giovani sportivi di successo può diventare un'opportunità per provare a crescere. Ancora una volta. Attraverso l'innovazione sociale. Ed in risposta ai bisogni ed ai desideri insoddisfatti. Si può provare. Si deve. Trani può diventare attrattiva e può crescere anche grazie all'impegno di questi nuovi protagonisti: gli Expat a Trani.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Pertanto tutta la comunità, compreso associazioni sportive ed oratori, possono promuovere con l'attività sportiva una nuova stagione di impegno e di partecipazione attiva nella costruzione di una comunità migliore. Ovviamente se vogliamo promuovere lo sport tra i ragazzi ed i giovani, se vogliamo essere loro educatori, dobbiamo essere capaci di promuovere lo sport per gli adulti e per gli anziani. Solo così lo sport diventa un fatto sociale che riguarda tutti. Non solo campioni.
Perché lo sport è davvero per tutti. Lo sport di tutti i giorni e che si può fare bene anche senza essere professionisti. Tutto il resto verrà da sé : il crescere insieme, la salute, la solidarietà, l'educazione, il rispetto dell'altro e delle regole. Con il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, il ciclismo, la corsa, eccetera eccetera. Maschile, femminile, misto. Ragazzi, adulti, giovani, anziani. Soprattutto i giovani carichi di energia da spendere con fiducia per costruire un domani migliorare e con nuovi spazi e opportunità per provarci. Giovani in grado di "giocare" all'attacco di un futuro da costruire e non schiacciati in difesa dai rischi del presente.
Grazie alle testimonianze di questi Expat, cioè giovani dinamici ed intraprendenti e spesso con alto.capitale umano. Giovani che si sanno muovete senza confini per cogliere occasioni ed opportunità e raggiungere i propri sogni. Potremmo iniziare a coinvolgere gli universitari pugliesi, gli erasmiani sportivi europei, i primi classificati nelle diverse discipline sportive e gare vinte. Potremmo iniziare a coinvolgere gli sportivi che hanno già realizzato le loro idee in prodotti e servizi innovativi. Questi giovani, alcuni di loro anche fondatori di sturt up in grado di stare sul mercato e di espandere economia. Giovani capaci di sperimentare nuove soluzioni di produzione di benessere equo e solidale. Bisogna essere capaci di scommettere su energia e l'intelligenza delle nuove generazioni. I produttori del nuovo devono essere necessariamente nuovi giovani.
Noi adulti dobbiamo fare in modo che i nostri giovani siano messi in grado di scegliere l'autonomia, la partecipazione civica e di una piena cittadinanza. Dobbiamo fare in modo che scelgano in maniera responsabile la formazione della famiglia, del futuro possibile. Ospitare i giovani sportivi di successo può diventare un'opportunità per provare a crescere. Ancora una volta. Attraverso l'innovazione sociale. Ed in risposta ai bisogni ed ai desideri insoddisfatti. Si può provare. Si deve. Trani può diventare attrattiva e può crescere anche grazie all'impegno di questi nuovi protagonisti: gli Expat a Trani.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani