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Imprese e sviluppo, a Trani un futuro ricco è possibile?
I consigli di Mauro Spallucci (Omi)
domenica 5 novembre 2017
Un futuro ricco è possibile costruirlo insieme a Trani? Certo che si! Soprattutto se tutti si rimboccano le mani, mettendo a disposizione l'intelligenza alleandola con il cuore. Cioè l'umanesimo cristiano della concretezza che contraddistingue il tranese di sempre; l'uomo e la donna di impegno responsabile capace di costruire la storia della nostra città. Prima di ogni norma serve un cambiamento culturale. Nell'impresa, nel volontariato, nella formazione, nell'ente locale.
Per esempio, nelle imprese serve maggiore collaborazione tra mondo profit e non profit. Per generare un futuro ricco di imprese sostenibili ed inclusive capaci di essere guidate da imprenditori che assumono comportamenti corretti nei confronti dei fornitori, ambiente e persone. Per esempio, servono dirigenti di imprese locali esperti dell'innovazione per la ripresa possibile. Temporary manager, export manager e manager di reti di imprese. E non bastano le competenze tecnologiche: occorrono anche familiarità con le tecniche di pianificazione economiche-finanziarie, capacità organizzative e di gestione dei progetti, leadership. Per essere capaci di generare un clima aziendale in cui possano sorgere e sviluppare le cosidette "invenzioni" cioè le cose nuove. Per questo l'Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) diocesana con l'Università Santa Sofia di Trani sta generando un percorso per favorire la formazione e la cultura aziendale.
Sicuramente non passerà inosservata a Trani la settimana della cultura d'impresa che in tutta Italia è stata organizzata dal 10 al 24 novembre. Poiché sappiamo che le imprese sono il motore del nostro territorio, della nostra comunità, della nostra storia. Imprese e formazione. Come l'alta formazione e la cultura artistica e musicale può avere a Trani un futuro possibile e migliore. Già lo scorso 24 aprile 2017 si sosteneva - da parte di chi scrive - l'opportunità di spendersi e candidarsi per ottenere a Trani la sede del "Politecnico delle Arti" peraltro già previsti dalla legge 508 e mai realizzati. Includere accademia di belle arti, conservatorio musicale e ateneo offrendo agli artisti una formazione complementare ed integrata con altre discipline.
Come la necessità di sostenere le famiglie con una serie di interventi facendo delle cose perché è giusto farle, per far del bene agli altri, per essere civili ed alcune volte non costa neppure troppo. Per esempio da Trani potrebbe immediatamente partire la figura del "genitore sociale". Cos'è? Sono degli adulti, volontari e responsabili, capaci di seguire i figli di chi non c'è la fa, oppure dei disagiati, oppure nei nuovi arrivati. Per educarli, per ascoltare le loro domande e risolvere qualche loro problema. Sarebbe una bella prova di civiltà, di cittadinanza attiva, di una crescita sociale ed umana per tutti.
Oltre la denuncia, oltre la fase dell'ascolto attivo. Oltre quanto detto vi è la fase della proposta e della concreta realizzazione. Questo nuovo modello è un metodo che se verrà accolto e consolidato - puranche parzialmente - dai tranesi può aprire una nuova stagione della presenza, soprattutto dei cattolici impegnati, nella nostra città. Trani, città di storia, arte e cultura. Un passato da trasmettere e un futuro che può piacere e desiderare di raggiungere.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Per esempio, nelle imprese serve maggiore collaborazione tra mondo profit e non profit. Per generare un futuro ricco di imprese sostenibili ed inclusive capaci di essere guidate da imprenditori che assumono comportamenti corretti nei confronti dei fornitori, ambiente e persone. Per esempio, servono dirigenti di imprese locali esperti dell'innovazione per la ripresa possibile. Temporary manager, export manager e manager di reti di imprese. E non bastano le competenze tecnologiche: occorrono anche familiarità con le tecniche di pianificazione economiche-finanziarie, capacità organizzative e di gestione dei progetti, leadership. Per essere capaci di generare un clima aziendale in cui possano sorgere e sviluppare le cosidette "invenzioni" cioè le cose nuove. Per questo l'Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) diocesana con l'Università Santa Sofia di Trani sta generando un percorso per favorire la formazione e la cultura aziendale.
Sicuramente non passerà inosservata a Trani la settimana della cultura d'impresa che in tutta Italia è stata organizzata dal 10 al 24 novembre. Poiché sappiamo che le imprese sono il motore del nostro territorio, della nostra comunità, della nostra storia. Imprese e formazione. Come l'alta formazione e la cultura artistica e musicale può avere a Trani un futuro possibile e migliore. Già lo scorso 24 aprile 2017 si sosteneva - da parte di chi scrive - l'opportunità di spendersi e candidarsi per ottenere a Trani la sede del "Politecnico delle Arti" peraltro già previsti dalla legge 508 e mai realizzati. Includere accademia di belle arti, conservatorio musicale e ateneo offrendo agli artisti una formazione complementare ed integrata con altre discipline.
Come la necessità di sostenere le famiglie con una serie di interventi facendo delle cose perché è giusto farle, per far del bene agli altri, per essere civili ed alcune volte non costa neppure troppo. Per esempio da Trani potrebbe immediatamente partire la figura del "genitore sociale". Cos'è? Sono degli adulti, volontari e responsabili, capaci di seguire i figli di chi non c'è la fa, oppure dei disagiati, oppure nei nuovi arrivati. Per educarli, per ascoltare le loro domande e risolvere qualche loro problema. Sarebbe una bella prova di civiltà, di cittadinanza attiva, di una crescita sociale ed umana per tutti.
Oltre la denuncia, oltre la fase dell'ascolto attivo. Oltre quanto detto vi è la fase della proposta e della concreta realizzazione. Questo nuovo modello è un metodo che se verrà accolto e consolidato - puranche parzialmente - dai tranesi può aprire una nuova stagione della presenza, soprattutto dei cattolici impegnati, nella nostra città. Trani, città di storia, arte e cultura. Un passato da trasmettere e un futuro che può piacere e desiderare di raggiungere.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani