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Insieme a me questo mondo lo vuoi cambiare?
La riflessione in rima di un tranese sul Coronavirus
domenica 15 marzo 2020
11.25
Mi sveglio ogni mattina ho l'incubo di essere in Cina.
Si diceva che lo fosse ma ora ancor più la sento vicina
Guardavo la televisione facevo una considerazione
Il coronavirus è laggiù
Non sarà mai qui a tu per tu.
Invece in men che non si dica
Non ci ha evitato mica.
Ha cominciato da su
Ed ora lo subiamo anche quaggiù.
Quanta ansia quanta tensione
Non si ferma la diffusione.
Hanno chiuso Milano e la Lombardia
Ma in pochi giorni è diventata pandemia.
Prima si usava per carnevale e la rapina
Ora quotidiana è la mascherina.
Prima ai bambini si dava la merendina
Ora devono portare l'amuchina.
In poco tempo è cambiata
La vita è stata strapazzata.
Non ti bacio non ti abbraccio
Se ti incontro io che faccio?
Se con te devo parlare
Almeno ad un metro devo stare.
La videochiamata è una bella trovata, sul balcone la serenata una buona iniziativa è stata.
Resto a casa, qui devo soggiornare.
Ma se non vado a lavorare
Come posso poi mangiare?
Mai vissuto così nella nostra era,
Neppure ai tempi della Sars e del colera.
Abbiamo riscoperto la nazione, la condivisione, la solidarietà e l'emozione.
In queste ore una cosa posso fare
riflettere e pensare.
Ho capito, perché non sia fallita,
cosa conta nella vita.
Gli affetti, la condivisione, l`amicizia,
Son le cose che dan letizia.
Gli affanni, la cattiveria, l'avidità, non danno felicità, perché in un attimo, se ti ammali, ne comprendi l'inutilità.
Questo momento qualcosa dovrà pur insegnare?
Voglio tutto resettare e ricominciare.
Io mi voglio impegnare ma da solo non credo di potercela fare.
Allora a ciascuno di voi una domanda voglio fare: insieme a me questo mondo lo vuoi cambiare?
Nicola Quinto
Si diceva che lo fosse ma ora ancor più la sento vicina
Guardavo la televisione facevo una considerazione
Il coronavirus è laggiù
Non sarà mai qui a tu per tu.
Invece in men che non si dica
Non ci ha evitato mica.
Ha cominciato da su
Ed ora lo subiamo anche quaggiù.
Quanta ansia quanta tensione
Non si ferma la diffusione.
Hanno chiuso Milano e la Lombardia
Ma in pochi giorni è diventata pandemia.
Prima si usava per carnevale e la rapina
Ora quotidiana è la mascherina.
Prima ai bambini si dava la merendina
Ora devono portare l'amuchina.
In poco tempo è cambiata
La vita è stata strapazzata.
Non ti bacio non ti abbraccio
Se ti incontro io che faccio?
Se con te devo parlare
Almeno ad un metro devo stare.
La videochiamata è una bella trovata, sul balcone la serenata una buona iniziativa è stata.
Resto a casa, qui devo soggiornare.
Ma se non vado a lavorare
Come posso poi mangiare?
Mai vissuto così nella nostra era,
Neppure ai tempi della Sars e del colera.
Abbiamo riscoperto la nazione, la condivisione, la solidarietà e l'emozione.
In queste ore una cosa posso fare
riflettere e pensare.
Ho capito, perché non sia fallita,
cosa conta nella vita.
Gli affetti, la condivisione, l`amicizia,
Son le cose che dan letizia.
Gli affanni, la cattiveria, l'avidità, non danno felicità, perché in un attimo, se ti ammali, ne comprendi l'inutilità.
Questo momento qualcosa dovrà pur insegnare?
Voglio tutto resettare e ricominciare.
Io mi voglio impegnare ma da solo non credo di potercela fare.
Allora a ciascuno di voi una domanda voglio fare: insieme a me questo mondo lo vuoi cambiare?
Nicola Quinto