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«L'arma degli onesti pesi di piú di quella dei corrotti»
Lettera in redazione di Mauro Spallucci (Omi Trani)
domenica 12 giugno 2016
Quello che è successo in questi ultimi giorni a Trani ci fa rivivere non storie vecchie ma attualissime corruzioni, attualissima cattiva politica, come se nulla l'esperienza di questi anni avesse insegnato a nessuno. Ci si ritrova di fronte ad una classe politica che si incarta in giochetti più o meno trasparenti, che ripete errori ed orrori, che considera i cittadini come pedine e non come persone. Così il bene comune, come il cambiamento è lontano anni luce. Il punto è: quali sono le priorità dei cittadini, della gente? La politica deve saper stare accanto alla gente senza distrazioni e senza perdite di tempo prezioso.
La nostra città, tutta insieme, oggi come ieri, si ribella al cancro dei corrotti. Ma forse la ribellione "parlata" non basta più: deve trasformarsi in un ripudio vissuto. Il popolo di chi non ha voce, pertanto, si ribella alla prepotenza, alla cupidigia, agli imbroglioni, ai disonesti. I cittadini tanesi vogliono essere più forti del male e per questo vogliono trasformare la ribellione parlata in un ripudio vissuto, cioè agito, condiviso corale, fino a spezzare per sempre quella perfetta simbiosi che pare non abbia mai fine. Come un malato la nostra città deve e vuole essere curata. Che fare allora? Sparare nel mucchio oppure ammettere onestamente che riguardo al questo dramma vergognoso si è fatto poco quanto niente? Non dobbiamo cadere nella trappola che la città non si può cambiare. Non dobbiamo costringere, con i giudizi affrettati e falsi, le persone perbene a non impegnarsi perché tanto non ne vale la pena. Deve riaccendersi il dibattito serio su cosa fare e nel frattempo dobbiamo continuare a sostenere le persone oneste e responsabili incoraggiamole a restare al loro posto per combattere la buona battaglia dell'onestà e della costruzione del bene comune. Per continuare ad essere il buon profumo del cambiamento in mezzo a un fetore asfissiante che in questi ultimi giorni ci sta rubando il fiato.
Ricostruiamo, pertanto, con dei patti di fiducia il nostro pezzetto di mondo. Basta parole, è ora di gesti di vera legalità. I tranesi responsabili stanno mettendo il carburante del cuore per essere visibilmente presenti e far decollare la città. Poiché si avverte la consapevolezza che amministrare Trani non è una missione impossibile. Diversamente si condannerebbero le nuove generazioni a una declinante sopravvivenza. Bisogna immediatamente fermare certi politici che continuano con parole mediocri e ciniche a vivacchiare, a perdere tempo, senza capire e senza vergogna. La sfida per i cittadini e per la politica cittadina nei prossimi anni contro rozzi populismi starà nella capacità di saper trasformare potenziali minacce in opportunità all'interno di un quadro coerente per costruire economia e la migliore città possibile. Il patrimonio costruito nel tempo e che ci è stato tramandato dai nostri avi per essere preservato e sviluppato necessita di un impegno costante da parte di tutta la comunità ben sapendo che le priorità sono le ricette per la crescita e contro la crisi che, purtroppo, nessun ancora ha. Però sappiamo che la buona politica e la legalità sono i pilasti su cui si deve e si può costruire il futuro.
Come sappiamo pure che la cultura è capace di generare ricchezza, prosperità, progresso e sviluppo se si è capaci di saperla utilizzare, in maniera lungimirante, con una classe dirigere all'altezza delle complessità da gestire. La città pare malata con una crescita continua di preoccupazione verso il graduale aumento di tutti coloro che vengono scartati. La capacità di fare sistema e la concreta responsabilità delle istituzioni presenti è quella di creare le condizioni perché le cose positive che ci sono possano crescere per il bene di tutti. Mentre si auspica un dialogo per basare la programmazione futura e favorire lo sviluppo gli onesti della città chiedono un immediato cambiamento di prospettiva rispetto la passato ad iniziare dal mettere la massima passione, trasparenza e dedizione nell'impegno assunto nelle scorse elezioni amministrative di un anno fa. Checchè ne dicano coloro che vorrebbero chiudere in fretta questa vergognosissima pagina di storia della nostra città che vede dipendenti disonesti e politici corrotti o collusi andare a braccetto, occorre chiudere con la corruzione. Per farlo non bastano improvvisati come non bastano più piccole soluzioni e buona volontà. Per farlo occorre un'azione congiunta e senza tregua. Occorre innanzitutto che la politica locale metta al primo posto la lotta a questa emergenza antica e sempre nuova. Se i tranesi colti e benestanti hanno davvero compreso la gravità della situazione non possono non dar manforte a questo nobile progetto. Ricostruire una nuova classe dirigente cittadina. Restituendo, così facendo, dignità ed onestà alla città ed a tutti i cittadini perbene.
La nostra città, tutta insieme, oggi come ieri, si ribella al cancro dei corrotti. Ma forse la ribellione "parlata" non basta più: deve trasformarsi in un ripudio vissuto. Il popolo di chi non ha voce, pertanto, si ribella alla prepotenza, alla cupidigia, agli imbroglioni, ai disonesti. I cittadini tanesi vogliono essere più forti del male e per questo vogliono trasformare la ribellione parlata in un ripudio vissuto, cioè agito, condiviso corale, fino a spezzare per sempre quella perfetta simbiosi che pare non abbia mai fine. Come un malato la nostra città deve e vuole essere curata. Che fare allora? Sparare nel mucchio oppure ammettere onestamente che riguardo al questo dramma vergognoso si è fatto poco quanto niente? Non dobbiamo cadere nella trappola che la città non si può cambiare. Non dobbiamo costringere, con i giudizi affrettati e falsi, le persone perbene a non impegnarsi perché tanto non ne vale la pena. Deve riaccendersi il dibattito serio su cosa fare e nel frattempo dobbiamo continuare a sostenere le persone oneste e responsabili incoraggiamole a restare al loro posto per combattere la buona battaglia dell'onestà e della costruzione del bene comune. Per continuare ad essere il buon profumo del cambiamento in mezzo a un fetore asfissiante che in questi ultimi giorni ci sta rubando il fiato.
Ricostruiamo, pertanto, con dei patti di fiducia il nostro pezzetto di mondo. Basta parole, è ora di gesti di vera legalità. I tranesi responsabili stanno mettendo il carburante del cuore per essere visibilmente presenti e far decollare la città. Poiché si avverte la consapevolezza che amministrare Trani non è una missione impossibile. Diversamente si condannerebbero le nuove generazioni a una declinante sopravvivenza. Bisogna immediatamente fermare certi politici che continuano con parole mediocri e ciniche a vivacchiare, a perdere tempo, senza capire e senza vergogna. La sfida per i cittadini e per la politica cittadina nei prossimi anni contro rozzi populismi starà nella capacità di saper trasformare potenziali minacce in opportunità all'interno di un quadro coerente per costruire economia e la migliore città possibile. Il patrimonio costruito nel tempo e che ci è stato tramandato dai nostri avi per essere preservato e sviluppato necessita di un impegno costante da parte di tutta la comunità ben sapendo che le priorità sono le ricette per la crescita e contro la crisi che, purtroppo, nessun ancora ha. Però sappiamo che la buona politica e la legalità sono i pilasti su cui si deve e si può costruire il futuro.
Come sappiamo pure che la cultura è capace di generare ricchezza, prosperità, progresso e sviluppo se si è capaci di saperla utilizzare, in maniera lungimirante, con una classe dirigere all'altezza delle complessità da gestire. La città pare malata con una crescita continua di preoccupazione verso il graduale aumento di tutti coloro che vengono scartati. La capacità di fare sistema e la concreta responsabilità delle istituzioni presenti è quella di creare le condizioni perché le cose positive che ci sono possano crescere per il bene di tutti. Mentre si auspica un dialogo per basare la programmazione futura e favorire lo sviluppo gli onesti della città chiedono un immediato cambiamento di prospettiva rispetto la passato ad iniziare dal mettere la massima passione, trasparenza e dedizione nell'impegno assunto nelle scorse elezioni amministrative di un anno fa. Checchè ne dicano coloro che vorrebbero chiudere in fretta questa vergognosissima pagina di storia della nostra città che vede dipendenti disonesti e politici corrotti o collusi andare a braccetto, occorre chiudere con la corruzione. Per farlo non bastano improvvisati come non bastano più piccole soluzioni e buona volontà. Per farlo occorre un'azione congiunta e senza tregua. Occorre innanzitutto che la politica locale metta al primo posto la lotta a questa emergenza antica e sempre nuova. Se i tranesi colti e benestanti hanno davvero compreso la gravità della situazione non possono non dar manforte a questo nobile progetto. Ricostruire una nuova classe dirigente cittadina. Restituendo, così facendo, dignità ed onestà alla città ed a tutti i cittadini perbene.