Inbox
L'identikit dell'imprenditore-politico, il sindaco "giusto"
Nuova lettera in redazione di Mauro Spallucci, alla ricerca del nuovo Primo cittadino
lunedì 26 gennaio 2015
7.15
Chi è l'imprenditore politico? Si tratta di una persona che pensa nel lungo periodo, che è capace di fare connessioni tra l'intervento pubblico nell'economia del territorio e la buona iniziativa privata. Questi legami sono rappresentati sia da enti, associazioni, società e sia da persone. Per dare delle risposte alla situazione drammatica derivante dalla crisi ed a rilanciare lo sviluppo.
In questa prospettiva bisogna operare delle scelte che scaturiscono da un disegno di ampio respiro. Non ci sarà, ne può essere altrimenti, unanimità di idee e di strategie nei modi di concepire e realizzare ciò. Nella diversità di vedute si riflettono le varie culture di riferimento, riconducili ai valori della tradizione liberale, cattolica, comunista. È necessario trovare un compromesso tra idee e interessi, con diversi elementi di discontinuità. Quello del compromesso è un paradigma in cui si colgono alcune tendenze di fondo, con l'interazione di varie componenti culturali ed interessi economici.
Favorire una politica di rilancio dell'economia...Di quale economia? Una seria sfida. Una grande opportunità. Sto pensando in questo momento all'economia sociale di mercato. Favorisce la crescita dalla quale scaturiscono le prestazioni sociali. Sto pensando in questo momento ad una proposta di partenariato pubblico-privato attraverso cui realizzare interventi in città: valorizzazione dei beni culturali, arredo urbano, turismo culturale, accordi di collaborazione con altri territori. Occorre definire insieme in città un perimetro delle attività imprenditoriali orientate al bene comune. Occorre creare un "fondo per non andare a fondo". Occorre creare un "assessorato alle reti". Occorre creare un "assessorato alle politiche culturali" che sia inclusivo e partecipativo. Occorre che questa nuova economia si metta in moto.
È indubbio che la politica economica cittadina debba cambiare. È indubbio che l'amministrazione ordinaria, pur anche necessaria, non sarà sufficiente per generare speranza e futuro. Occorre una tensione positiva. Solo accettando la sfida della riconquista, della ricostruzione del bene comune, potremo diventare capaci di vincere la paura del declino. Chi vorrà assumere liberamente questo rischio e sarà in grado di trovare la strada vincente della ricostruzione sarà l'imprenditore politico che serve alla città di Trani. Al servizio dei cittadini e del bene comune.
Cordialmente
Mauro Spallucci
In questa prospettiva bisogna operare delle scelte che scaturiscono da un disegno di ampio respiro. Non ci sarà, ne può essere altrimenti, unanimità di idee e di strategie nei modi di concepire e realizzare ciò. Nella diversità di vedute si riflettono le varie culture di riferimento, riconducili ai valori della tradizione liberale, cattolica, comunista. È necessario trovare un compromesso tra idee e interessi, con diversi elementi di discontinuità. Quello del compromesso è un paradigma in cui si colgono alcune tendenze di fondo, con l'interazione di varie componenti culturali ed interessi economici.
Favorire una politica di rilancio dell'economia...Di quale economia? Una seria sfida. Una grande opportunità. Sto pensando in questo momento all'economia sociale di mercato. Favorisce la crescita dalla quale scaturiscono le prestazioni sociali. Sto pensando in questo momento ad una proposta di partenariato pubblico-privato attraverso cui realizzare interventi in città: valorizzazione dei beni culturali, arredo urbano, turismo culturale, accordi di collaborazione con altri territori. Occorre definire insieme in città un perimetro delle attività imprenditoriali orientate al bene comune. Occorre creare un "fondo per non andare a fondo". Occorre creare un "assessorato alle reti". Occorre creare un "assessorato alle politiche culturali" che sia inclusivo e partecipativo. Occorre che questa nuova economia si metta in moto.
È indubbio che la politica economica cittadina debba cambiare. È indubbio che l'amministrazione ordinaria, pur anche necessaria, non sarà sufficiente per generare speranza e futuro. Occorre una tensione positiva. Solo accettando la sfida della riconquista, della ricostruzione del bene comune, potremo diventare capaci di vincere la paura del declino. Chi vorrà assumere liberamente questo rischio e sarà in grado di trovare la strada vincente della ricostruzione sarà l'imprenditore politico che serve alla città di Trani. Al servizio dei cittadini e del bene comune.
Cordialmente
Mauro Spallucci