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L'Omi Trani presenta il manifesto della comunicazione non ostile
Dieci consigli per esprimersi correttamente e senza arroganza
venerdì 21 aprile 2017
L'Omi Trani, Organismo a movente ideale, presenta il "Manifesto della comunicazione non ostile". Sono dieci i principi di stile. Consigli per imparare ad esprimersi in modo diverso. Quello che si chiede a chi lo sottoscrive è un'assunzione di responsabilità: non a caso il manifesto è scritto in prima persona. Ideatrice dell'iniziativa è Rosy Russo che ha già tenuto a Trieste la prima community in Italia contro la violenza 2.O: "Parole O_stili". Partner scientifico è l'osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo. Ecco i dieci principi di stile:
1) Virtuale è reale: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;
2) Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono, mi rappresentano;
3) Le parole danno forma al pensiero: mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio ciò che penso;
4) Prima di parlare bisogna ascoltare: nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;
5) Le parole sono un ponte: scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;
6) Le parole hanno conseguenze: so che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;
7) Condividere è una responsabilità: condivido testi ed immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi;
8) Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare: non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annullare;
9) Gli insulti non sono argomenti: non accetto insulti ed aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;
10) Anche il silenzio comunica: quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Il Manifesto della comunicazione non ostile è la dimostrazione che una comunicazione migliore è possibile e sta a cuore a molti. Tocca a ognuno di noi farsi portavoce di questi valori positivi.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani, Organismo a movente ideale
1) Virtuale è reale: dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;
2) Si è ciò che si comunica: le parole che scelgo raccontano la persona che sono, mi rappresentano;
3) Le parole danno forma al pensiero: mi prendo tutto il tempo necessario a esprimere al meglio ciò che penso;
4) Prima di parlare bisogna ascoltare: nessuno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;
5) Le parole sono un ponte: scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;
6) Le parole hanno conseguenze: so che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;
7) Condividere è una responsabilità: condivido testi ed immagini solo dopo averli letti, valutati, compresi;
8) Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare: non trasformo chi sostiene opinioni che non condivido in un nemico da annullare;
9) Gli insulti non sono argomenti: non accetto insulti ed aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;
10) Anche il silenzio comunica: quando la scelta migliore è tacere, taccio.
Il Manifesto della comunicazione non ostile è la dimostrazione che una comunicazione migliore è possibile e sta a cuore a molti. Tocca a ognuno di noi farsi portavoce di questi valori positivi.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani, Organismo a movente ideale