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La buona informazione riparte a Trani con i "caschi bianchi"
Un pensiero di Mauro Spallucci (Omi Trani)
domenica 19 novembre 2017
Sarebbe bello se da Trani partissero per un nuovo corso storico del mondo dell'informazione i nuovi protagonisti del mondo dell'informazione: i caschi bianchi. Raccontando le buone notizie, facendo emergere il bene che esiste nella nostra città e sul nostro territorio.
Raccontando le storie positive e farle conoscere per far emergere gli esempi di vita buona che riempiono il cuore e scuotono le coscienze. I convegni e le leggi servono per migliorare il mondo. Però servono soprattutto esempi di vita positivi. Se davvero si vuole contrastare il male (anche sui social o in rete) ci si deve impegnare tutti e ogni giorno per far emergere il bene, facendolo conoscere soprattutto ai ragazzi. Si dice che il bene non fa notizia.
Ma provate, invece, a pensare se ciascuno di noi si sforzasse ed impiegasse tempo e risorse per far circolare un'iniziativa benefica, una storia educativa, un esempio di valore. E tutto questo va scritto bene, raccontato bene, dai professionisti del settore. Da chi ha i talenti e ha la libertà a disposizione per migliorare il nostro pezzetto di mondo. Non avendo paura di andare contro mano, per non alimentare sentimenti di paura. Restando fedeli alla verità, senza maschere. Mettendo a disposizione del bene i doni dell'intelligenza, del cuore e delle capacità, del carattere per permettere agli altri di non rimanere immobili ma di stimolare alla costruzione di bene individuale e bene comune. Per arginare i linguaggi aggressivi, le semplificazioni che diventano banalizzazioni, per essere accanto alla verità capace di costruire il bene ed il bello.
Tutto questo prima di essere una tecnica è frutto di un lavoro interiore, in cui la semplice scelta delle parole da usare per comunicare può derivare solo da un ascolto profondo dei fatti, dal desiderio di raccontare la parte migliore dell'umanità, recuperando il senso della vocazione nell'essere operatori di un giornalismo di pace e di bene. In modo da invertire la tendenza all'uso di parole armate e di brutte notizie. Il nuovo giornalismo che riparte da Trani con i giovani e nuovi professionisti del settore: i caschi bianchi dell'informazione. È certamente verso che oggi non siamo da tempo in un epoca romantica ma soprattutto i giovani che accettano, più facilmente degli altri, l'idea di cambiare tutto, per movitare il proprio impegno possono accettare questa sfida.
Poiché sono loro che, guardare il mondo in cui vivere, a chiedersi se accettarlo e viverci così come è oppure impegnare i propri talenti e la propria professionalità di giornalisti per costruire un futuro migliore. La nuova informazione 4.0 con i nuovi protagonisti del cambiamento possibile. I caschi bianchi della buona informazione.
Mauro Spallucci - Omi Trani
Raccontando le storie positive e farle conoscere per far emergere gli esempi di vita buona che riempiono il cuore e scuotono le coscienze. I convegni e le leggi servono per migliorare il mondo. Però servono soprattutto esempi di vita positivi. Se davvero si vuole contrastare il male (anche sui social o in rete) ci si deve impegnare tutti e ogni giorno per far emergere il bene, facendolo conoscere soprattutto ai ragazzi. Si dice che il bene non fa notizia.
Ma provate, invece, a pensare se ciascuno di noi si sforzasse ed impiegasse tempo e risorse per far circolare un'iniziativa benefica, una storia educativa, un esempio di valore. E tutto questo va scritto bene, raccontato bene, dai professionisti del settore. Da chi ha i talenti e ha la libertà a disposizione per migliorare il nostro pezzetto di mondo. Non avendo paura di andare contro mano, per non alimentare sentimenti di paura. Restando fedeli alla verità, senza maschere. Mettendo a disposizione del bene i doni dell'intelligenza, del cuore e delle capacità, del carattere per permettere agli altri di non rimanere immobili ma di stimolare alla costruzione di bene individuale e bene comune. Per arginare i linguaggi aggressivi, le semplificazioni che diventano banalizzazioni, per essere accanto alla verità capace di costruire il bene ed il bello.
Tutto questo prima di essere una tecnica è frutto di un lavoro interiore, in cui la semplice scelta delle parole da usare per comunicare può derivare solo da un ascolto profondo dei fatti, dal desiderio di raccontare la parte migliore dell'umanità, recuperando il senso della vocazione nell'essere operatori di un giornalismo di pace e di bene. In modo da invertire la tendenza all'uso di parole armate e di brutte notizie. Il nuovo giornalismo che riparte da Trani con i giovani e nuovi professionisti del settore: i caschi bianchi dell'informazione. È certamente verso che oggi non siamo da tempo in un epoca romantica ma soprattutto i giovani che accettano, più facilmente degli altri, l'idea di cambiare tutto, per movitare il proprio impegno possono accettare questa sfida.
Poiché sono loro che, guardare il mondo in cui vivere, a chiedersi se accettarlo e viverci così come è oppure impegnare i propri talenti e la propria professionalità di giornalisti per costruire un futuro migliore. La nuova informazione 4.0 con i nuovi protagonisti del cambiamento possibile. I caschi bianchi della buona informazione.
Mauro Spallucci - Omi Trani