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La grande sfida del turismo: servono giovani e passione
Riflessione di Mauro Spallucci (Omi Trani)
venerdì 19 maggio 2017
La grande sfida del turismo della nostra città si gioca non soltanto in difesa del centro storico. Partita in difesa che comunque va giocata da tutti i tranesi che amano concretamente il nostro territorio. La sfida del turismo va giocata anche in attacco. Alla caccia del turismo di qualità. Quale turismo? Che tipo di qualità? Innanzitutto serve una strategia "politica" locale che incentivi gli operatori del settore a muoversi nella direzione giusta della qualità che vogliamo. Serve una coraggiosa volontà di cambiare il modo di accogliere le persone che vengono nella nostra città. Servono servizi di eccellenza. Serve una cultura di accoglienza. Serve la capacità di personalizzare l'esperienza di permanenza affinché possa essere riconosciuta, condivisa, ricordata, diffusa con il passa parola. Per ritornare. Per fare ciò la comunità deve essere capace di muoversi insieme. Di costruire un'attrazione verso chi? Verso le famiglie, verso il giovani, verso il bene.
Come fare? Necessitano adulti e giovani che siano animati da un'unica passione. La bellezza ed il bene. Queste due passioni sono capaci di muovere persone e capitali. Per commuovere soprattutto il cuore dei giovani. Per farli commuovere nel cuore e cambiare davvero la loro vita. Per poi essere capaci di entrare nella vita ed assumersi le responsabilità e costruire una comunità migliore. Ciascuno deve essere capace di ripartire dall'amore verso la propria famiglia, il proprio lavoro ben fatto, le speranze e le attese da realizzare. Se gli adulti tranesi ci metteranno la faccia (ed altro) i giovani potranno restare. Dobbiamo investire sui giovani in grado di fare la differenza. Dobbiamo favorire la crescita culturale dei bambini e la loro creatività. Per fare ciò dobbiamo trasformare la cultura e le presenze creative tranesi in un 'opportunità concreta. L'abbondanza e la qualità delle risorse di cui i ragazzi ed i giovani sono portatori possono essere valorizzate già da subito. L'estate ormai vicina può essere il primo anno di partenza. Tutti i giovani potrebbero essere protagonisti ed animatori dell'estate tranese 2017.
Un grande "villaggio turistico" che dal lido di Colonna si sviluppa sino alla Cattedrale, passando per la villa comunale ed il porto. Perché soltanto se le opportunità per i nostri figli aumenteranno rispetto a quelle degli anni precedenti potremo dire che la direzione intrapresa e' quella giusta. Ovviamente nel rispetto delle regole, degli orari, della vita degli abitanti, delle famiglie. Anziani compresi. Amare la città vuole dire saperla difendere e saperla trasmettere. Un'occasione da non perdere questa proposta. Ovviamente non servono misure occasionali ma un piano d'azione coerente che sappia puntare sui giovani, sulle associazioni locali, sulla rete di relazioni. La risposta pubblica a questa pubblica proposta è semplice. Tocca a tutti ed a ciascuno. Ad iniziare dalla classe politica dirigente. Perché non ci sarà una crescita che ad un certo punto calerà magicamente dall'alto e verrà a salvarci. Ma azioni, delibere, scelte che vanno attuate subito per scongiurare il collasso. Poiché il compito nella politica è quelli di essere attivatori di sviluppo. Sviluppo possibile e sostenibile.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Come fare? Necessitano adulti e giovani che siano animati da un'unica passione. La bellezza ed il bene. Queste due passioni sono capaci di muovere persone e capitali. Per commuovere soprattutto il cuore dei giovani. Per farli commuovere nel cuore e cambiare davvero la loro vita. Per poi essere capaci di entrare nella vita ed assumersi le responsabilità e costruire una comunità migliore. Ciascuno deve essere capace di ripartire dall'amore verso la propria famiglia, il proprio lavoro ben fatto, le speranze e le attese da realizzare. Se gli adulti tranesi ci metteranno la faccia (ed altro) i giovani potranno restare. Dobbiamo investire sui giovani in grado di fare la differenza. Dobbiamo favorire la crescita culturale dei bambini e la loro creatività. Per fare ciò dobbiamo trasformare la cultura e le presenze creative tranesi in un 'opportunità concreta. L'abbondanza e la qualità delle risorse di cui i ragazzi ed i giovani sono portatori possono essere valorizzate già da subito. L'estate ormai vicina può essere il primo anno di partenza. Tutti i giovani potrebbero essere protagonisti ed animatori dell'estate tranese 2017.
Un grande "villaggio turistico" che dal lido di Colonna si sviluppa sino alla Cattedrale, passando per la villa comunale ed il porto. Perché soltanto se le opportunità per i nostri figli aumenteranno rispetto a quelle degli anni precedenti potremo dire che la direzione intrapresa e' quella giusta. Ovviamente nel rispetto delle regole, degli orari, della vita degli abitanti, delle famiglie. Anziani compresi. Amare la città vuole dire saperla difendere e saperla trasmettere. Un'occasione da non perdere questa proposta. Ovviamente non servono misure occasionali ma un piano d'azione coerente che sappia puntare sui giovani, sulle associazioni locali, sulla rete di relazioni. La risposta pubblica a questa pubblica proposta è semplice. Tocca a tutti ed a ciascuno. Ad iniziare dalla classe politica dirigente. Perché non ci sarà una crescita che ad un certo punto calerà magicamente dall'alto e verrà a salvarci. Ma azioni, delibere, scelte che vanno attuate subito per scongiurare il collasso. Poiché il compito nella politica è quelli di essere attivatori di sviluppo. Sviluppo possibile e sostenibile.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani