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La strada giusta per Trani

Il pensiero di Mauro Spallucci (Omi)

A Trani le cose stanno come stavano. Così è se vi pare, ricordando Pirandello. La realtà cambia unicamente se osservata dal diverso punto di vista dei protagonisti attualmente impegnati in maniera diretta. I cittadini e la loro opinione sembra contare poco. Chi gestisce la leva del potere non sembra avere l'umiltà dell'ascolto. Fissare dei punti fermi è oggi necessario per evitare di perdersi in questa giungla. Il primo: la crisi economica c'è ed è un fatto chiaro a tutti. Il secondo: gli atti responsabili per uscire da essa devono essere consapevolmente assunti da chi ora gestisce la città. Il terzo: i cittadini che hanno dato la loro fiducia ai propri rappresentanti non devono restare a guardare, anzi. Devono partecipare attivamente alla vita della comunità. Questo era detto e sbandierato in campagna elettorale. Il quarto: la storia e la cultura tranese insieme alle tradizioni sono le nostre leve per la crescita. Il quinto: le sinergie dei privati con le istituzioni devono saper produrre concreti benefici a vantaggio del bene comune, cioè di tutta la città e non soltanto una parte di essa.

Pertanto. Trani è ben conosciuta ed apprezzata nel mondo non per l'opera degli attuali protagonisti, ma soprattutto per il suo passato. Abbiamo pertanto in eredità un tesoro di fattori competitivi non delocalizzabili quali la storia, le tradizioni legate al territorio, la cultura su cui possiamo costruire gran parte del nostro futuro. Incorporando nei prodotti del futuro un gusto speciale che ci viene riconosciuto derivante dal saper valorizzare la nostra storia locale, la bellezza della città, la cultura millenaria.

Il senso del benessere e della qualità della vita tranese dipende da sempre dalle buone relazioni, dalla sicurezza del territorio, dalla bellezza dei luoghi cittadini, dal patrimonio culturale.

Sarebbe opportuno continuare a lavorare per realizzare questo affascinante progetto di rinascimento tranese con strumenti adeguati quali i già proposti che ora si ripetono nuovamente : la Fondazione Trani e l'Agenzia Trani. Una per lo sviluppo della cultura. L'altra quale cabina di regia per l'attrazione e la capacità di attrazione turistica. Ben sapendo che è un impegnativo banco di prova la realizzazione con le scarse risorse economiche. Anzi in assenza di risorse economiche locali. Però dobbiamo saper osare. Questa oggi vediamo come la strada del futuro più vicino che possiamo percorrere. Anzi dobbiamo.

La possibile candidatura per Trani 2019, capitale italiana della cultura va preparata e non ci possiamo più permettere di aspettare. Se ci impegniamo da ora possiamo pensare di affrontare la sfida e vincerla. La priorità del prossimo 2017 sarà quella di preparare una agenda annuale di eventi culturali. Si attendono ora delle risposte da chi gestisce nell'interesse ed al servizio del popolo.

Mauro Spallucci - Organismo a Movente Ideale
  • Mauro Spallucci
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