Nel correre ci si dimentica la storia
La riflessione di un cittadino tranese
Spesso usiamo, ma soprattutto abusiamo, di eufemismi senza capirne ľessenza. Esempio potrebbe essere la celebre massima: "la cultura ci salverà".
Oggi giorno rischia di essere completata con un "o forse no".
Questo pensiero nasce da una visita fatta ad un museo, dove ľaffluenza di visitatori era per lo più composta da adulti o giovani-adulti. Ma a farsi rapire dalla maestosità delle opere erano solo i primi, i secondi, più che altro si lasciavano catturare dalla luce dello smartphone.
Però, tra le centinaia di opere, la cosa che più di tutto ha colpito, è stata una piccola bambina appostata ad una delle postazioni di fronte alle opere destinate al disegno. La ragazzina, con una concentrazione quasi disturbante, era intenta a riprodurre una delle enormi opere attaccate alle pareti.
Quell' "o forse no" (da attaccare all'eufemismo sopra citato) non è scienza esatta, proprio grazie a chi, come questa piccola/giovane, continua a esaltare e a vivere della cultura che troppo spesso diamo per scontata.
Ma la paura che ľarte venga dimenticata e con essa la storia è "patata bollente" più che mai: in un mondo "smart" il "tutto e subito" mette a repentaglio la contemplazione di ciò che è stato, facendo pensare solo a ciò che sarà.
- Michele Straniero