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Non sono io l’alieno!
Lettera in redazione del consigliere Santorsola
martedì 5 febbraio 2013
16.54
«Mi raccomando, non lo fate arrabbiare se no sale sul tavolo!». Ancora oggi, nonostante sia passato quasi un mese dal consiglio comunale del 13 gennaio, sono spesso oggetto di questa battuta amena da parte di amici o di semplici conoscenti; qualche volta si tratta solo di interlocutori occasionali e non nego che qualcuno ci mette anche una punta di rimprovero se non di acido conformismo.
Per parte mia ho accuratamente evitato di parlare dell'accaduto e di esprimere valutazioni in merito alle circostanze ed alle persone che vi hanno preso parte non solo per tenere fede ad un impegno con il sindaco Riserbato ma anche perchè sono sempre stato convinto che i fatti si commentano da soli. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma, d'altro canto, i pareri positivi o negativi non devono alterare gli schemi comportamentali di una persona, tanto meno di un rappresentante politico, e la ricerca del consenso a tutti i costi non può e non deve essere l'obiettivo di un consigliere comunale.
E allora la domanda nasce spontanea: perché «cuss giust mò» se ne ricorda? Semplice: ho letto un articolo nel quale mi si definisce un ex sciupafemmine e…. mi sono risentito per l'ex! Scherzo ovviamente perchè Giovanni R. è un attento osservatore della scena politica tranese e non manca di coraggio nell'esprimere la sua critica e le sue valutazioni in merito ai fatti ed ai personaggi che la "occupano" da anni. Il mio "no comment" si è infranto di fronte alla piacevole necessità di contestare un passaggio di un articolo davvero sagace nel quale mi si definisce un alieno catapultato nella politica cittadina, una politica che lo stesso autore etichetta come «ingessata, che fa della regola non rispettata una certa forma di vendetta, o della regola pedante, un modo per fare ammuina o rallentare i giochi, alla bisogna».
Bravo Giovanni: in due righe, e forse meno, ha fatto un quadro preciso della situazione cittadina commettendo un solo errore: definirmi un alieno! Io mi ritengo una persona normale, con sentimenti normali, con una normale capacità di vivere decorosamente del mio lavoro, con la voglia di condividere con I miei amici e con le persone che mi stimano le mie esperienze di vita ed il mio rispetto per le regole del buon vivere civile, una persona normale che ha deciso di partecipare alla vita politica con la sola speranza di contribuire alla realizzazione di una una amministrazione sana e fattiva.
Non sono io l'alieno! Alieni sono quelli che si calano in una società normale e portano schemi di vita diversi, apparentemente comodi ma alla lunga dannosi per la civiltà ospite così come dannosi per la vita sociale della nostra città sono lo scambio di voto per lavoro laddove anche un banale incarico da scrutatore viene inteso come lavoro e viene affidato per trattativa diretta piuttosto che per sorteggio (!!!); visitors sono quelli che in una città che sta andando a rotoli spendono montagne di soldi pubblici per raccogliere le "deiezioni canine" e per I quali la misura ed il controllo di tali lavori viene effettuato direttamente dal "sudore che gronda dalla fronte di questi onesti lavoratori" mentre li si nobilita "prendendo un caffè con loro durante una pausa". Non voglio entrare nei particolari ma forse che chi non suda durante il lavoro non merita attenzione o gratifiche? E se si trattasse di deiezioni equine o vaccine il lavoro sarebbe più faticoso e pertanto meritevole di un compenso più congruo? No, l'alieno non sono io e comunque non voglio andare via e, forse, incomincio anche a divertirmi!
Oggi però voglio ascoltare il consiglio che mi ha dato amichevolmente il consigliere Raimondo Lima, quello delle fontane per intenderci: «Gli articoli troppo lunghi non li legge nessuno e se vuoi essere efficace devi essere più conciso». Questa volta, almeno io, voglio dargli credito vista la valanga di critiche che I suoi "compagni" di partito gli scaricano addosso per un atto fatto, tutto sommato, in buona fede, riservandomi di riferire a breve degli argomenti trattati nel Consiglio comunale del 13 gennaio, del mio modo di intendere la politica e di come al momento giusto bisogna essere capaci di gesti energici in difesa delle regole e dei diritti confidando nella solidarietà e nella comprensione di quanti non sono stati ancora "parassitati" dai Visitors.
Mimmo Santorsola
Per parte mia ho accuratamente evitato di parlare dell'accaduto e di esprimere valutazioni in merito alle circostanze ed alle persone che vi hanno preso parte non solo per tenere fede ad un impegno con il sindaco Riserbato ma anche perchè sono sempre stato convinto che i fatti si commentano da soli. Ognuno è libero di esprimere la sua opinione ma, d'altro canto, i pareri positivi o negativi non devono alterare gli schemi comportamentali di una persona, tanto meno di un rappresentante politico, e la ricerca del consenso a tutti i costi non può e non deve essere l'obiettivo di un consigliere comunale.
E allora la domanda nasce spontanea: perché «cuss giust mò» se ne ricorda? Semplice: ho letto un articolo nel quale mi si definisce un ex sciupafemmine e…. mi sono risentito per l'ex! Scherzo ovviamente perchè Giovanni R. è un attento osservatore della scena politica tranese e non manca di coraggio nell'esprimere la sua critica e le sue valutazioni in merito ai fatti ed ai personaggi che la "occupano" da anni. Il mio "no comment" si è infranto di fronte alla piacevole necessità di contestare un passaggio di un articolo davvero sagace nel quale mi si definisce un alieno catapultato nella politica cittadina, una politica che lo stesso autore etichetta come «ingessata, che fa della regola non rispettata una certa forma di vendetta, o della regola pedante, un modo per fare ammuina o rallentare i giochi, alla bisogna».
Bravo Giovanni: in due righe, e forse meno, ha fatto un quadro preciso della situazione cittadina commettendo un solo errore: definirmi un alieno! Io mi ritengo una persona normale, con sentimenti normali, con una normale capacità di vivere decorosamente del mio lavoro, con la voglia di condividere con I miei amici e con le persone che mi stimano le mie esperienze di vita ed il mio rispetto per le regole del buon vivere civile, una persona normale che ha deciso di partecipare alla vita politica con la sola speranza di contribuire alla realizzazione di una una amministrazione sana e fattiva.
Non sono io l'alieno! Alieni sono quelli che si calano in una società normale e portano schemi di vita diversi, apparentemente comodi ma alla lunga dannosi per la civiltà ospite così come dannosi per la vita sociale della nostra città sono lo scambio di voto per lavoro laddove anche un banale incarico da scrutatore viene inteso come lavoro e viene affidato per trattativa diretta piuttosto che per sorteggio (!!!); visitors sono quelli che in una città che sta andando a rotoli spendono montagne di soldi pubblici per raccogliere le "deiezioni canine" e per I quali la misura ed il controllo di tali lavori viene effettuato direttamente dal "sudore che gronda dalla fronte di questi onesti lavoratori" mentre li si nobilita "prendendo un caffè con loro durante una pausa". Non voglio entrare nei particolari ma forse che chi non suda durante il lavoro non merita attenzione o gratifiche? E se si trattasse di deiezioni equine o vaccine il lavoro sarebbe più faticoso e pertanto meritevole di un compenso più congruo? No, l'alieno non sono io e comunque non voglio andare via e, forse, incomincio anche a divertirmi!
Oggi però voglio ascoltare il consiglio che mi ha dato amichevolmente il consigliere Raimondo Lima, quello delle fontane per intenderci: «Gli articoli troppo lunghi non li legge nessuno e se vuoi essere efficace devi essere più conciso». Questa volta, almeno io, voglio dargli credito vista la valanga di critiche che I suoi "compagni" di partito gli scaricano addosso per un atto fatto, tutto sommato, in buona fede, riservandomi di riferire a breve degli argomenti trattati nel Consiglio comunale del 13 gennaio, del mio modo di intendere la politica e di come al momento giusto bisogna essere capaci di gesti energici in difesa delle regole e dei diritti confidando nella solidarietà e nella comprensione di quanti non sono stati ancora "parassitati" dai Visitors.
Mimmo Santorsola