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Omi Trani e il programma del risveglio culturale
Mauro Spallucci suggerisce quattro grandi ritorni
lunedì 27 febbraio 2017
L'Organismo a Movente Ideale, Omi Trani, comunica alla città ed a tutti i simpatizzanti quanto di seguito indicato con l'auspicio che l'applicazione concreta di quanto espresso contribuisca a rendere migliore la convivenza non soltanto nella nostra comunità. La fase del risveglio culturale in cui la città di Trani si sta incamminando, considerata in passato Atene delle Puglie e Perla dell'Adriatico, può agevolare la sana ambizione di farla diventare nuovo faro e riferimento culturale del Mediterraneo. Si invita ad accompagnare le informazioni cittadine, con la responsabilità che deriva dai vari ruoli: di genitori, di giornalisti, di politici, di professionisti, di imprenditori, di cittadini.
Tutti, volendo avere un presente semplice ed un futuro prevedibile, dobbiamo essere capaci di fare i conti con la complessità nella consapevolezza che anche le parole sono azioni. Poiché il relativismo odierno è un effetto dell'accelerazione dobbiamo saper ritornare a sistemi di riferimento naturali. L'Omi Trani sollecita la condivisa riflessione comune di quattro ritorni:
1) Ritorno alla nostra condizione di creatura. Il riconoscersi di essere figli di Dio permette di scoprire una solidarietà con tutte le altre creature e una fratellanza che ci fa condividere essenzialmente la stessa condizione.
2) Ritorno alla paternità ed alla filiazione. Un padre si preoccupa del tempo che supera il suo, rivolge il suo sguardo oltre la propria felicità e i propri progetti in direzione dei figli e delle figlie, nella loro stessa libertà, e di ciò che dovranno sopportare quando non sarà più vicino a loro per sostenerli.
3) Ritorno alla terra. Di certo, non dobbiamo essere tutti contadini in senso stretto, ma l'agricoltura, e non il trading ad alta frequenza, resta il paradigma di una cultura dove il tempo umano è restaurato. La ripartizione stagionale dei lavori agricoli permette allo stesso uomo di seguire tutto il ciclo naturale, dalla semina al raccolto. L'agricoltura è la prima arte, non soltanto rispetto al corpo che nutre ma anche in rapporto al tempo; essa ci rimanda al ritmo delle stagioni e dei giorni ed alla temporalità della fruttificazione.
4) Ritorno alla tavola ed al letto. La stanchezza e la fame più normali ci riportano periodicamente a letto ed a tavola, luogo di solitudine il primo e di convivialità la seconda. E di quei due luoghi - mobili fondamentali della casa - ci danno insieme al sole la giusta misura del giorno.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Tutti, volendo avere un presente semplice ed un futuro prevedibile, dobbiamo essere capaci di fare i conti con la complessità nella consapevolezza che anche le parole sono azioni. Poiché il relativismo odierno è un effetto dell'accelerazione dobbiamo saper ritornare a sistemi di riferimento naturali. L'Omi Trani sollecita la condivisa riflessione comune di quattro ritorni:
1) Ritorno alla nostra condizione di creatura. Il riconoscersi di essere figli di Dio permette di scoprire una solidarietà con tutte le altre creature e una fratellanza che ci fa condividere essenzialmente la stessa condizione.
2) Ritorno alla paternità ed alla filiazione. Un padre si preoccupa del tempo che supera il suo, rivolge il suo sguardo oltre la propria felicità e i propri progetti in direzione dei figli e delle figlie, nella loro stessa libertà, e di ciò che dovranno sopportare quando non sarà più vicino a loro per sostenerli.
3) Ritorno alla terra. Di certo, non dobbiamo essere tutti contadini in senso stretto, ma l'agricoltura, e non il trading ad alta frequenza, resta il paradigma di una cultura dove il tempo umano è restaurato. La ripartizione stagionale dei lavori agricoli permette allo stesso uomo di seguire tutto il ciclo naturale, dalla semina al raccolto. L'agricoltura è la prima arte, non soltanto rispetto al corpo che nutre ma anche in rapporto al tempo; essa ci rimanda al ritmo delle stagioni e dei giorni ed alla temporalità della fruttificazione.
4) Ritorno alla tavola ed al letto. La stanchezza e la fame più normali ci riportano periodicamente a letto ed a tavola, luogo di solitudine il primo e di convivialità la seconda. E di quei due luoghi - mobili fondamentali della casa - ci danno insieme al sole la giusta misura del giorno.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani