Inbox
Paga 5mila euro di oneri urbanizzazione ma il Comune nega il permesso di costruire
La lettera al sindaco di un cittadino «truffato»
lunedì 26 marzo 2018
Sig. Sindaco,
nel 2014 ho avuto il parere favorevole per un permesso che consentiva a me e alla mia famiglia di costruirci casa. Ho ricevuto dopo un po' gli oneri di urbanizzazione da pagare, come cittadino onesto li ho pagati tutti facendo tanti sacrifici, subito dopo ho presentato, come in mio diritto, istanza di rilascio del permesso di costruire. Il permesso non mi è stato mai rilasciato ma negato, considerando che per aspettare tutto questo io e la mia famiglia siamo stati in fitto per due anni. Questa è una truffa che ho subito dal Comune di Trani: prima mi hanno fatto pagare quasi 5000 euro di oneri di urbanizzazione e poi mi hanno negato il permesso di costruire e questo dopo un parere favorevole al permesso presentato.
Ad oggi dopo un decreto ingiuntivo, un atto di precetto datato aprile 2017 (quasi un anno fa), dopo che l'avvocatura comunale ha riconosciuto i miei diritti e ha sollecitato gli uffici competenti di pagarmi urgentemente causa pignoramento e trasmissione del tutto alla Corte dei conti, mi ritrovo puntualmente ad essere respinto dagli uffici comunali competenti, dai dirigenti competenti e da impiegati comunali che del Comune di Trani poco importa loro, La sola ad avermi sempre ricevuto è stata l'avvocatura comunale, che ringrazio.
Caro sindaco, le scrivo tramite questa redazione perché avere un appuntamento con lei, richiesto più volte per presentarle il mio caso, è stato impossibile. Mi è stato riferito che il sindaco è molto impegnato in questo periodo, invece per me chiedere dei permessi al lavoro per provare a parlare con lei e con dei dirigenti è stato considerato normale.
Chiedo di prendere in considerazione questo mio ultimo sollecito perché chi lavora onestamente nella vita e paga le tasse (anche quelle comunali) ha diritto di essere ascoltato e ha diritto, soprattutto dopo la sentenza di un giudice, di essere rimborsato dei propri soldi. Questa si chiama civiltà e quando alla civiltà vengono meno le istituzioni è molto grave.
Sig. Sindaco, le faccio delle domande:
perché continuo a vedere che in Consiglio comunale vengono portati all'ordine del giorno debiti fuori bilancio successivi al mio decreto ingiuntivo che risale al 2016?;
Perché i dirigenti e gli impiegati comunali si negano?
Il debito del Comune di Trani in mio favore, procedendo al pignoramento, e la trasmissione di tutto alla Corte dei conti sicuramente raddoppierà. Le chiedo, è questo il modo giusto di amministrare la città?
Perché non far pagare tutti questi costi in più ai dirigenti comunali?
Mi dispiace molto di questa situazione ma se non sarò rimborsato dei miei soldi procederò, oltre al pignoramento ed alla trasmissione alla Corte dei conti, anche ad un esposto in Procura dove chiederò chiarimenti sul perché vengono portati debiti fuori bilancio in Consiglio comunale successivi anche come anno al mio decreto ingiuntivo che risale al 2016.
Sicuro di un suo intervento, le porgo i miei distinti saluti ed il mio doveroso rispetto.
Stefano Di Corato
nel 2014 ho avuto il parere favorevole per un permesso che consentiva a me e alla mia famiglia di costruirci casa. Ho ricevuto dopo un po' gli oneri di urbanizzazione da pagare, come cittadino onesto li ho pagati tutti facendo tanti sacrifici, subito dopo ho presentato, come in mio diritto, istanza di rilascio del permesso di costruire. Il permesso non mi è stato mai rilasciato ma negato, considerando che per aspettare tutto questo io e la mia famiglia siamo stati in fitto per due anni. Questa è una truffa che ho subito dal Comune di Trani: prima mi hanno fatto pagare quasi 5000 euro di oneri di urbanizzazione e poi mi hanno negato il permesso di costruire e questo dopo un parere favorevole al permesso presentato.
Ad oggi dopo un decreto ingiuntivo, un atto di precetto datato aprile 2017 (quasi un anno fa), dopo che l'avvocatura comunale ha riconosciuto i miei diritti e ha sollecitato gli uffici competenti di pagarmi urgentemente causa pignoramento e trasmissione del tutto alla Corte dei conti, mi ritrovo puntualmente ad essere respinto dagli uffici comunali competenti, dai dirigenti competenti e da impiegati comunali che del Comune di Trani poco importa loro, La sola ad avermi sempre ricevuto è stata l'avvocatura comunale, che ringrazio.
Caro sindaco, le scrivo tramite questa redazione perché avere un appuntamento con lei, richiesto più volte per presentarle il mio caso, è stato impossibile. Mi è stato riferito che il sindaco è molto impegnato in questo periodo, invece per me chiedere dei permessi al lavoro per provare a parlare con lei e con dei dirigenti è stato considerato normale.
Chiedo di prendere in considerazione questo mio ultimo sollecito perché chi lavora onestamente nella vita e paga le tasse (anche quelle comunali) ha diritto di essere ascoltato e ha diritto, soprattutto dopo la sentenza di un giudice, di essere rimborsato dei propri soldi. Questa si chiama civiltà e quando alla civiltà vengono meno le istituzioni è molto grave.
Sig. Sindaco, le faccio delle domande:
perché continuo a vedere che in Consiglio comunale vengono portati all'ordine del giorno debiti fuori bilancio successivi al mio decreto ingiuntivo che risale al 2016?;
Perché i dirigenti e gli impiegati comunali si negano?
Il debito del Comune di Trani in mio favore, procedendo al pignoramento, e la trasmissione di tutto alla Corte dei conti sicuramente raddoppierà. Le chiedo, è questo il modo giusto di amministrare la città?
Perché non far pagare tutti questi costi in più ai dirigenti comunali?
Mi dispiace molto di questa situazione ma se non sarò rimborsato dei miei soldi procederò, oltre al pignoramento ed alla trasmissione alla Corte dei conti, anche ad un esposto in Procura dove chiederò chiarimenti sul perché vengono portati debiti fuori bilancio in Consiglio comunale successivi anche come anno al mio decreto ingiuntivo che risale al 2016.
Sicuro di un suo intervento, le porgo i miei distinti saluti ed il mio doveroso rispetto.
Stefano Di Corato