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Promuovere la cultura del territorio, ecco come e cosa fare
Mauro Spallucci lancia lo slogan: "Insieme per far ripartire Trani"
domenica 10 dicembre 2017
L'Università popolare di Santa Sofia, nata di recente a Trani, si propone per diventare la cabina di regia per promuovere la cultura del territorio, per formare volontari e professionisti prestati alla comunità. Lancia lo slogan per il 2018: Tutti insieme per far ripartire Trani. Istituzioni, imprenditori, associazioni. Promuove tavoli di confronti economici, lancia la necessità di indire "Gli stati generali" di un paese oggi al bivio tra rilancio o declino. La sfida è duplice ed il mantra è sempre lo stesso: fare sistema, invertire la rotta, nei fatti di tutti. Gli Stati Generali potranno portare a mettere insieme "idee" che possono diventare un programma cittadino da mettere nero su bianco da monitorare ogni tre mesi.
La città di Trani che potrà ritornare a diventare grande con un programma concreto e verificabile che dovrà essere attuato da tutto i cittadini, ciascuno per le singole competenze ed ambiti di progetti. Le imprese ed il lavoro, l'alta tecnologia e l'innovazione, il porto, il turi, la cultura. La città che si riappropria della sua anima per promuovere la crescita economica, il benessere delle famiglie. L'Università popolare di Santa Sofia promuove, facendosene carico, l'idea di un "Osservatorio" sulla città: un team di studio che metta a confronto Trani con le altre città simili per dimensione nell'area euromediterranea per verificare l'avanzamento dei progetti e la risposta dei cittadini.
L'obiettivo ed il ruolo fondamentale della cultura sarà quello di rovesciare la spirale della sfiducia. Per questo promuove anche un'ampia offerta formativa con corsi ed incontri nuovi ed anche in inglese o doppia lingua. La città, così, si riprende il suo ruolo storico di qualità della vita. Per fare ciò l'osservatorio lancia il monitoraggio di 16 indicatori che riguardano aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. A cominciare dalla pulizia delle strade che sono il primo esempio molto tangibile di miglioramento della vita di una città.
La Cattedrale è un grande attrattore per matrimoni; la villa comunale può diventarlo per le famiglie. Bisogna offrire qualità, nel complessivo. I turisti arrivano e se non arrivano in tutti i mesi bisogna "andarli a prendere". Cioè generare attrattività in ogni ambito. Poiché sta crescendo la sfiducia nella politica e nei partiti tocca agli altri protagonisti della vita cittadina farsi carico del rilancio. Il futuro tranese può essere generato proprio dai cittadini responsabili che sono capaci di abitare lo spazio divisorio tra presente e futuro. Questo è il nuovo luogo di crescita, il margine che serve a immaginare come avanzare. Come?
È il 51esimo rapporto del Censis che offre idee e strade da percorrere, ricorre all'immagine dell'esploratore. Cioè? Chi si avvia in un nuovo cammino ha una buona preparazione tecnica: di persone, di mezzi, di alleanze necessarie. Ma, soprattutto, suggerisce il Rapporto Censis, ha dentro di se l'immaginazione del suo viaggio. Ed è di tutto questo che , nel 2018, vorrà fare l'Università Santa Sofia. Per dare gli strumenti alla nuova classe dirigente di rilanciare il futuro. Il bisogno di opere nelle quali sia impresso lo spirito del dono associato alla volontà di operare per il bene comune devono essere nutriti soprattutto dal desiderio e dall'amore per la propria città ed il proprio territorio, fatto di storia, di tradizioni, di valori, di buoni esempi.
L'Università popolare Santa Sofia, tra i suoi obiettivi, ha quello di coordinare e promuovere le relazioni e le attività tra i soggetti già presenti in città e di favorire la nascita di altri. Per consegnare ai nostri figli ed ai nostri giovani un progetto che è al servizio di tutti per il bene comune. Come un raggio di sole per illuminare il cambiamento possibile.
Mauro Spallucci - Omi Trani,
Organismo a movente ideale
La città di Trani che potrà ritornare a diventare grande con un programma concreto e verificabile che dovrà essere attuato da tutto i cittadini, ciascuno per le singole competenze ed ambiti di progetti. Le imprese ed il lavoro, l'alta tecnologia e l'innovazione, il porto, il turi, la cultura. La città che si riappropria della sua anima per promuovere la crescita economica, il benessere delle famiglie. L'Università popolare di Santa Sofia promuove, facendosene carico, l'idea di un "Osservatorio" sulla città: un team di studio che metta a confronto Trani con le altre città simili per dimensione nell'area euromediterranea per verificare l'avanzamento dei progetti e la risposta dei cittadini.
L'obiettivo ed il ruolo fondamentale della cultura sarà quello di rovesciare la spirale della sfiducia. Per questo promuove anche un'ampia offerta formativa con corsi ed incontri nuovi ed anche in inglese o doppia lingua. La città, così, si riprende il suo ruolo storico di qualità della vita. Per fare ciò l'osservatorio lancia il monitoraggio di 16 indicatori che riguardano aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. A cominciare dalla pulizia delle strade che sono il primo esempio molto tangibile di miglioramento della vita di una città.
La Cattedrale è un grande attrattore per matrimoni; la villa comunale può diventarlo per le famiglie. Bisogna offrire qualità, nel complessivo. I turisti arrivano e se non arrivano in tutti i mesi bisogna "andarli a prendere". Cioè generare attrattività in ogni ambito. Poiché sta crescendo la sfiducia nella politica e nei partiti tocca agli altri protagonisti della vita cittadina farsi carico del rilancio. Il futuro tranese può essere generato proprio dai cittadini responsabili che sono capaci di abitare lo spazio divisorio tra presente e futuro. Questo è il nuovo luogo di crescita, il margine che serve a immaginare come avanzare. Come?
È il 51esimo rapporto del Censis che offre idee e strade da percorrere, ricorre all'immagine dell'esploratore. Cioè? Chi si avvia in un nuovo cammino ha una buona preparazione tecnica: di persone, di mezzi, di alleanze necessarie. Ma, soprattutto, suggerisce il Rapporto Censis, ha dentro di se l'immaginazione del suo viaggio. Ed è di tutto questo che , nel 2018, vorrà fare l'Università Santa Sofia. Per dare gli strumenti alla nuova classe dirigente di rilanciare il futuro. Il bisogno di opere nelle quali sia impresso lo spirito del dono associato alla volontà di operare per il bene comune devono essere nutriti soprattutto dal desiderio e dall'amore per la propria città ed il proprio territorio, fatto di storia, di tradizioni, di valori, di buoni esempi.
L'Università popolare Santa Sofia, tra i suoi obiettivi, ha quello di coordinare e promuovere le relazioni e le attività tra i soggetti già presenti in città e di favorire la nascita di altri. Per consegnare ai nostri figli ed ai nostri giovani un progetto che è al servizio di tutti per il bene comune. Come un raggio di sole per illuminare il cambiamento possibile.
Mauro Spallucci - Omi Trani,
Organismo a movente ideale