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Ricostruire la politica dei valori con il "Partito dell'ottimismo"
La nuova proposta di Maura Spallucci (Omi)
sabato 29 aprile 2017
A Trani è opportuno ricordare che la politica è valori, ideali, altruismo. È costruire il futuro possibile. È opportuno ricordare che poiché il mio problema è uguale a quello degli altri se desidero, con gli altri, trovare insieme la strada per risolverli allora questa strada si chiama "politica". Invece se desidero trovare da solo la strada questa strada si chiama "avarizia". Poiché noi cristiani cattolici tranesi rifiutiamo o cerchiamo di combattere l'avarizia, dobbiamo essere capaci di stare insieme.
Come? Costituendo il "partito" dell'ottimismo. Per sfidare insieme il futuro ed essere concretamente capaci di lasciare la nostra città migliore, anche leggermente, di quella che abbiamo trovato. Ovviamente tutto questo è più facile a dirsi che a realizzarsi. È opportuno che ciascuno si impegni offrendo il proprio umile servizio verso il nostro primario bene comune. La nostra città. Il punto non è più quello del pluralismo politico dei cattolici che include ormai tutte le attuali formazioni presenti in città.
I punto da cui partire potrebbe essere questo : ricordare che dopo il disastro della seconda guerra mondiale i nostri predecessori seppero dare un contributo rilevante per far rinascere la nostra comunità nazionale. Forse a molti non sfugge più la condivisa consapevolezza che senza la presenza di De Gasperi e company la storia italiana non sarebbe stata la stessa. Come quei cattolici furono capaci di confrontarsi con le sfide dei loro tempi trovando le soluzioni possibili ora noi dobbiamo saper fare altrettanto. Purtroppo l'aver vissuto sugli allori del passato ci ha fatto dimenticare che non sarebbe mai toccato a noi dare le risposte al nostro presente.
Questa è la sfida e l'opportunità che abbiamo davanti. Trovare - insieme con le persone di buona volontà oneste e leali, le risposte alle domande sociali di oggi. Ritrovando entusiasmo e ricucendo la frattura che si è creato con tutto il popolo. Il sopraggiungere della crisi che morde e mette in ginocchio quasi tutte le famiglie deve smovere le coscienze di tanti. La consapevolezza di un grave impoverimento della vita delle famiglie e di una miseria dilagante tra le persone sole ed isolate, l'assenza di lavoro, le crescenti disuguaglianze si possono fronteggiare soltanto con l'impegno comune. Cioè con una politica popolare condivisa che, come nel passato ha trovato la propria rappresentanza nel cattolicesimo sociale, così oggi possono dare risposte ravvivando la presenza.
Oggi la presenza è necessaria per ridare ossigeno alla democrazia per dare le risposte alle istanze popolare in un cambiamento di epoca. Tornare a vedere i cattolici tranesi nel diventare coprotagonisti e di coprogettatori del nostro futuro è una priorità. Per prima cosa chi vorrà impegnarsi deve essere convinto di non essere subalterno culturalmente. Il partito degli ottimisti si può fare innanzitutto se si è buoni conoscitori del patrimonio della Dottrina sociale della Chiesa. Per essere all'altezza del compito arduo, necessario, inderogabile.
Ovviamente non lo stare insieme non è un "serrate le file" motivato da ragioni ideologiche ma un mettersi al servizio umile. Per non stare a guardare ed a beneficio di tutti. Il partito degli ottimisti è un segno di testimonianza concreta. Per non ridurre la fede ad una mera dimensione intimistica. Per cogliere la sfida di incidere nella storia presente e futura. Senza fraintendimenti, senza strumentalizzazioni, nella certezza che il sapere trovare insieme la strada possibile è sempre possibile. Perché il sapere trovare insieme le risposte permette di generare ricchezza condivisa. Si può iniziare con il condividere il seguente programma-progetto: rendere più bella la nostra città, ad iniziare da questa estate, nell'abbellire le piazze e le strade, rendendole accoglienti. Il progetto Trani, città d'arte diffusa, fu a suo tempo fornito agli amministratori tranesi. Riscopritelo e cercate di renderlo operativamente concreto. Con la collaborazione di tutti i tranesi che vorranno contribuire. Tutti questi concittadini saranno idealmente già componenti del partito degli ottimisti.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Come? Costituendo il "partito" dell'ottimismo. Per sfidare insieme il futuro ed essere concretamente capaci di lasciare la nostra città migliore, anche leggermente, di quella che abbiamo trovato. Ovviamente tutto questo è più facile a dirsi che a realizzarsi. È opportuno che ciascuno si impegni offrendo il proprio umile servizio verso il nostro primario bene comune. La nostra città. Il punto non è più quello del pluralismo politico dei cattolici che include ormai tutte le attuali formazioni presenti in città.
I punto da cui partire potrebbe essere questo : ricordare che dopo il disastro della seconda guerra mondiale i nostri predecessori seppero dare un contributo rilevante per far rinascere la nostra comunità nazionale. Forse a molti non sfugge più la condivisa consapevolezza che senza la presenza di De Gasperi e company la storia italiana non sarebbe stata la stessa. Come quei cattolici furono capaci di confrontarsi con le sfide dei loro tempi trovando le soluzioni possibili ora noi dobbiamo saper fare altrettanto. Purtroppo l'aver vissuto sugli allori del passato ci ha fatto dimenticare che non sarebbe mai toccato a noi dare le risposte al nostro presente.
Questa è la sfida e l'opportunità che abbiamo davanti. Trovare - insieme con le persone di buona volontà oneste e leali, le risposte alle domande sociali di oggi. Ritrovando entusiasmo e ricucendo la frattura che si è creato con tutto il popolo. Il sopraggiungere della crisi che morde e mette in ginocchio quasi tutte le famiglie deve smovere le coscienze di tanti. La consapevolezza di un grave impoverimento della vita delle famiglie e di una miseria dilagante tra le persone sole ed isolate, l'assenza di lavoro, le crescenti disuguaglianze si possono fronteggiare soltanto con l'impegno comune. Cioè con una politica popolare condivisa che, come nel passato ha trovato la propria rappresentanza nel cattolicesimo sociale, così oggi possono dare risposte ravvivando la presenza.
Oggi la presenza è necessaria per ridare ossigeno alla democrazia per dare le risposte alle istanze popolare in un cambiamento di epoca. Tornare a vedere i cattolici tranesi nel diventare coprotagonisti e di coprogettatori del nostro futuro è una priorità. Per prima cosa chi vorrà impegnarsi deve essere convinto di non essere subalterno culturalmente. Il partito degli ottimisti si può fare innanzitutto se si è buoni conoscitori del patrimonio della Dottrina sociale della Chiesa. Per essere all'altezza del compito arduo, necessario, inderogabile.
Ovviamente non lo stare insieme non è un "serrate le file" motivato da ragioni ideologiche ma un mettersi al servizio umile. Per non stare a guardare ed a beneficio di tutti. Il partito degli ottimisti è un segno di testimonianza concreta. Per non ridurre la fede ad una mera dimensione intimistica. Per cogliere la sfida di incidere nella storia presente e futura. Senza fraintendimenti, senza strumentalizzazioni, nella certezza che il sapere trovare insieme la strada possibile è sempre possibile. Perché il sapere trovare insieme le risposte permette di generare ricchezza condivisa. Si può iniziare con il condividere il seguente programma-progetto: rendere più bella la nostra città, ad iniziare da questa estate, nell'abbellire le piazze e le strade, rendendole accoglienti. Il progetto Trani, città d'arte diffusa, fu a suo tempo fornito agli amministratori tranesi. Riscopritelo e cercate di renderlo operativamente concreto. Con la collaborazione di tutti i tranesi che vorranno contribuire. Tutti questi concittadini saranno idealmente già componenti del partito degli ottimisti.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani