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Rifiuti, per la città di Trani si chiude un anno «infausto»
Lettera in redazione del Comitato Bene Comune
mercoledì 18 dicembre 2019
Quello che sta per chiudersi è stato certamente un anno infausto sul fronte della gestione dei rifiuti nella città di Trani; i cassonetti sono come al solito stracolmi, mentre in quelli della raccolta differenziata ci si può trovare veramente di tutto ed è difficile distinguerli dagli altri. Sono esattamente quattro anni che assistiamo ad annunci sulla imminente partenza del servizio di raccolta porta a porta, mentre il cittadino che volesse saperne di più non può contare neanche su un valido servizio di supporto informativo. Questo mentre in altre realtà, anche molto vicine, si sono fatti passi da gigante sulla strada della riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, come imporrebbero le leggi nazionali e le direttive europee, raggiungendo risultati veramente ammirevoli.
Eppure la città di Trani, su proposta del nostro Comitato, già nel 2016 aveva deciso di adottare - con regolare delibera di consiglio comunale - la Strategia Rifiuti Zero ideata a Capannori (LU) da Rossano Ercolini con l'Associazione Zero Waste Italy; si tratta di un preciso percorso di 10 passi che, partendo dal servizio di raccolta porta a porta, consente di raggiungere livelli molto elevati di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, creando più isole ecologiche e centri di riparazione dei materiali, diffondendo buone pratiche di riduzione alla fonte e facendo una capillare informazione tra i cittadini.
Purtroppo, però, all'adesione formale non ha fatto seguito alcuna azione concreta nella direzione tracciata dalla delibera. Tale inerzia non è sfuggita al Comitato di Garanzia di Zero Waste Italy, che ha il compito di monitorare e supportare le municipalità che decidono di intraprendere questo percorso; il Comune di Trani è stato, dunque, ufficialmente escluso dalla lista dei Comuni Rifiuti Zero con comunicazione tramite PEC ricevuta il 2 luglio scorso. Ciò è avvenuto perché, non solo non è stato raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati, ma non è stato nemmeno riscontrato il minimo tentativo di gettare le basi per intraprendere azioni virtuose. I nostri amministratori, sempre invitati agli incontri organizzati da Zero Waste per consentire a Sindaci ed Assessori di confrontarsi tra di loro e con i migliori professionisti del settore, non vi hanno mai partecipato, perdendo occasioni importanti per apprendere gratuitamente un know-how prezioso sulla gestione virtuosa dei rifiuti.
L'ultimo incontro si è svolto lo scorso novembre e Trani, pur essendo già stata esclusa dalla lista dei comuni aderenti alla strategia rz, è stata comunque invitata perché scopo dell'Associazione non è quello di escludere ma sempre quello di affiancare e aiutare, e ogni momento è giusto per cominciare ad intraprendere buone pratiche. Peccato che i nostri amministratori non abbiano accettato l'invito perché a quell'incontro c'erano più di 300 Sindaci che hanno dato un segnale forte di discontinuità rispetto alle vecchie logiche che vedono solo nelle discariche o, peggio, nell'incenerimento dei rifiuti l'unica soluzione del problema.
Si ricordi infatti che mentre a Capannori si incontravano amministratori e aziende che sono riusciti a minimizzare al massimo la frazione di rifiuti indifferenziati, da noi si discuteva, quasi come se fosse un vanto, di assumere il carico del fallito consorzio SIA per la raccolta dei rifiuti nel bacino di Cerignola; città che, dal punto di vista dei rifiuti, versa in condizioni persino peggiori rispetto a noi, con percentuali di raccolta differenziata pessime ed una discarica che, come la nostra, ha causato un gravissimo danno ambientale e per la quale fino a poco tempo fa si parlava di un ulteriore sesto lotto.
A noi cittadini resta una pessima figura e soprattutto la consapevolezza di aver perso anni importanti per dare una svolta concreta ad un problema così serio. Non possiamo che augurarci che in futuro si voglia invertire la rotta e fare tesoro dell'esperienza di chi mette a disposizione una grande competenza ed esperienza per tutti i Comuni che sappiano avere un'idea di sviluppo moderna e realmente sostenibile.
Teresa De Vito – Anna Rossi
Comitato Bene Comune
Eppure la città di Trani, su proposta del nostro Comitato, già nel 2016 aveva deciso di adottare - con regolare delibera di consiglio comunale - la Strategia Rifiuti Zero ideata a Capannori (LU) da Rossano Ercolini con l'Associazione Zero Waste Italy; si tratta di un preciso percorso di 10 passi che, partendo dal servizio di raccolta porta a porta, consente di raggiungere livelli molto elevati di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti, creando più isole ecologiche e centri di riparazione dei materiali, diffondendo buone pratiche di riduzione alla fonte e facendo una capillare informazione tra i cittadini.
Purtroppo, però, all'adesione formale non ha fatto seguito alcuna azione concreta nella direzione tracciata dalla delibera. Tale inerzia non è sfuggita al Comitato di Garanzia di Zero Waste Italy, che ha il compito di monitorare e supportare le municipalità che decidono di intraprendere questo percorso; il Comune di Trani è stato, dunque, ufficialmente escluso dalla lista dei Comuni Rifiuti Zero con comunicazione tramite PEC ricevuta il 2 luglio scorso. Ciò è avvenuto perché, non solo non è stato raggiunto nessuno degli obiettivi prefissati, ma non è stato nemmeno riscontrato il minimo tentativo di gettare le basi per intraprendere azioni virtuose. I nostri amministratori, sempre invitati agli incontri organizzati da Zero Waste per consentire a Sindaci ed Assessori di confrontarsi tra di loro e con i migliori professionisti del settore, non vi hanno mai partecipato, perdendo occasioni importanti per apprendere gratuitamente un know-how prezioso sulla gestione virtuosa dei rifiuti.
L'ultimo incontro si è svolto lo scorso novembre e Trani, pur essendo già stata esclusa dalla lista dei comuni aderenti alla strategia rz, è stata comunque invitata perché scopo dell'Associazione non è quello di escludere ma sempre quello di affiancare e aiutare, e ogni momento è giusto per cominciare ad intraprendere buone pratiche. Peccato che i nostri amministratori non abbiano accettato l'invito perché a quell'incontro c'erano più di 300 Sindaci che hanno dato un segnale forte di discontinuità rispetto alle vecchie logiche che vedono solo nelle discariche o, peggio, nell'incenerimento dei rifiuti l'unica soluzione del problema.
Si ricordi infatti che mentre a Capannori si incontravano amministratori e aziende che sono riusciti a minimizzare al massimo la frazione di rifiuti indifferenziati, da noi si discuteva, quasi come se fosse un vanto, di assumere il carico del fallito consorzio SIA per la raccolta dei rifiuti nel bacino di Cerignola; città che, dal punto di vista dei rifiuti, versa in condizioni persino peggiori rispetto a noi, con percentuali di raccolta differenziata pessime ed una discarica che, come la nostra, ha causato un gravissimo danno ambientale e per la quale fino a poco tempo fa si parlava di un ulteriore sesto lotto.
A noi cittadini resta una pessima figura e soprattutto la consapevolezza di aver perso anni importanti per dare una svolta concreta ad un problema così serio. Non possiamo che augurarci che in futuro si voglia invertire la rotta e fare tesoro dell'esperienza di chi mette a disposizione una grande competenza ed esperienza per tutti i Comuni che sappiano avere un'idea di sviluppo moderna e realmente sostenibile.
Teresa De Vito – Anna Rossi
Comitato Bene Comune