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Sporcizia, urla e consumo di Marijuana: ecco la movida tranese
Lettera in redazione del cittadino Francesco Troisi
lunedì 29 aprile 2019
7.42
A Trani ormai vige l'anarchia. Non bisogna contare solo le presenze, bisogna dare al turismo una forma, una regola, altrimenti è il caos. Piazza Quercia, Piazza Tiepolo, Via Statuti Marittimi, il molo Sant'Antuono, il sottoportico Fortino trasformati da luoghi di passeggio a discoteche all'aperto, con musica esasperata, sparata senza limitazione alcuna, autorizzazioni parziali sul suolo pubblico divenute di fatto acquisizioni di vaste aree, anche demaniali. Ci sono queste autorizzazioni? Vengono rispettati i decibel? I controlli vengono effettuati?
Da cittadino tranese mi trovo spesso davanti a situazioni apparentemente del tutto prive di legalità. Passeggiando per strada ti ritrovi in una casbah dove trovi tutto tranne che la città Slow di cui porta il blasone, ma non i fatti. Sporcizia, urla, spinte, luoghi affollatissimi e privi di sicurezza, consumi di marijuana ormai alla luce del sole, alcool a più non posso, difficoltà enormi addirittura ad uscire dai locali, gente compressa a rischio di incolumità, nessun rispetto per le leggi e per il prossimo, con un unico comune denominatore, il profitto.
Questa è la movida tranese, un calderone di maleducazione, maleodorante, buia, zozza, caotica. Con il benestare indiretto e forse impotente di chi è preposto ai controlli per il rispetto delle leggi di sicurezza e amministrative. Per la cronaca, ore 02,00, per uscire da un locale iperaffollato fino alla follia, ci ho messo mezz'ora, a rischio della mia stessa incolumità. Questo non è turismo, Questa è un'orda barbarica.
Francesco Troisi, cittadino tranese
Da cittadino tranese mi trovo spesso davanti a situazioni apparentemente del tutto prive di legalità. Passeggiando per strada ti ritrovi in una casbah dove trovi tutto tranne che la città Slow di cui porta il blasone, ma non i fatti. Sporcizia, urla, spinte, luoghi affollatissimi e privi di sicurezza, consumi di marijuana ormai alla luce del sole, alcool a più non posso, difficoltà enormi addirittura ad uscire dai locali, gente compressa a rischio di incolumità, nessun rispetto per le leggi e per il prossimo, con un unico comune denominatore, il profitto.
Questa è la movida tranese, un calderone di maleducazione, maleodorante, buia, zozza, caotica. Con il benestare indiretto e forse impotente di chi è preposto ai controlli per il rispetto delle leggi di sicurezza e amministrative. Per la cronaca, ore 02,00, per uscire da un locale iperaffollato fino alla follia, ci ho messo mezz'ora, a rischio della mia stessa incolumità. Questo non è turismo, Questa è un'orda barbarica.
Francesco Troisi, cittadino tranese