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Trani 2019, palestra di rinascita
Il pensiero di Mauro Spallucci (Omi Trani)
domenica 4 settembre 2016
L'acqua, la terra, il cielo, il mare fanno da sempre del nostro quotidiano, della nostra storia millenaria, delle visioni coraggiose e visionarie dei tranesi di sempre. Di ieri, di oggi, di domani. Per costruire la voglia di migliorare la città sapendo ritrovare memoria, etica, storia, bellezza, creatività, partecipazione, consapevolezza, bene comune, capaci di conservare storia e futuro.
La nostra comunità Tranese si è sempre distinta nei secoli per aver saputo intessere buone relazioni, accoglienza e solidarietà. Oggi siamo chiamati a rendere più forte e stabile la nostra comunità se sappiano avere uno sguardo attento e lungimirante. È stato di recente approvato un piano nazionale che punta sui grandi attrattori di turismo e sviluppo. Il piano individua tre macroaggregati. Possiamo anche noi tranesi farne parte? Uno dei tre punti ha la sua centralità nella segnalazione del territorio che sarà valutata dagli organi decisionali relativi. Ci sono tantissimi fondi sino al 2022. Il piano prevede un miliardo in Italia di cui l80% al Sud. Quindi anche a Trani.
La città ha un tesoro storico di inespresso valore turistico e culturale. Sappiamo che gli Statuti Marittimi di Trani, del 1063, hanno una valenza ed una portata storica di straordinaria importanza. In ogni senso. Sappiamo che gli Ordinamenta e Consuetudo Maris sono una ricchezza e risorsa tutta tranese. Sappiamo che i 32 articoli delle storiche "leggi del mare" di Trani sono state le basi per il Diritto italiano alla Navigazione. Sappiamo che sono tuttora un punto di riferimento nella storia del diritto marittimo Mediterraneo e mondiale. Tanto da essere di recente citati nel 1999 dalla quarta Corte di Appello degli Stati Uniti d'America nella controversia relativa al recupero del celebre transatlantico Titanic. Perché non pensiamo di mettere su un Museo del Mar Mediterraneo. Perché non diamo agli storici tranesi la possibilità di fare un progetto articolato di recupero di atti, documenti, ecc e lo rimettiamo in marcia verso il futuro . Messer Simone de Brado, Messer Angelo de Bramo ed il conte Nicola de Roggiero sarebbero ben contenti di essere riconosciuti e riconsiderati nel passato glorioso di Trani. Ed anche essere trasmessi al futuro. Con tutte le azioni storicamente da ricostruire. Ovviamente chi può seguire concretamente la progettualità?. Ovviamente la Fondazione Trani. Il ricco passato puo' cosi diventare una buona leva per il futuro. Culturale, giuridico, economico, turistico, relazionale.
I fondi FSC sono da spendere tra il 2016 e il 2020. Se non perdiamo tempo prezioso forse potremmo anche inaugurare il museo del mar Mediterraneo nel 2019. Cosi Trani non potrà aver e rivali per essere premiata quale capitale italiana della cultura.
Noi, lo ripetiamo ancora una volta, siamo disponibili.
Mauro Spallucci, Omi Trani
La nostra comunità Tranese si è sempre distinta nei secoli per aver saputo intessere buone relazioni, accoglienza e solidarietà. Oggi siamo chiamati a rendere più forte e stabile la nostra comunità se sappiano avere uno sguardo attento e lungimirante. È stato di recente approvato un piano nazionale che punta sui grandi attrattori di turismo e sviluppo. Il piano individua tre macroaggregati. Possiamo anche noi tranesi farne parte? Uno dei tre punti ha la sua centralità nella segnalazione del territorio che sarà valutata dagli organi decisionali relativi. Ci sono tantissimi fondi sino al 2022. Il piano prevede un miliardo in Italia di cui l80% al Sud. Quindi anche a Trani.
La città ha un tesoro storico di inespresso valore turistico e culturale. Sappiamo che gli Statuti Marittimi di Trani, del 1063, hanno una valenza ed una portata storica di straordinaria importanza. In ogni senso. Sappiamo che gli Ordinamenta e Consuetudo Maris sono una ricchezza e risorsa tutta tranese. Sappiamo che i 32 articoli delle storiche "leggi del mare" di Trani sono state le basi per il Diritto italiano alla Navigazione. Sappiamo che sono tuttora un punto di riferimento nella storia del diritto marittimo Mediterraneo e mondiale. Tanto da essere di recente citati nel 1999 dalla quarta Corte di Appello degli Stati Uniti d'America nella controversia relativa al recupero del celebre transatlantico Titanic. Perché non pensiamo di mettere su un Museo del Mar Mediterraneo. Perché non diamo agli storici tranesi la possibilità di fare un progetto articolato di recupero di atti, documenti, ecc e lo rimettiamo in marcia verso il futuro . Messer Simone de Brado, Messer Angelo de Bramo ed il conte Nicola de Roggiero sarebbero ben contenti di essere riconosciuti e riconsiderati nel passato glorioso di Trani. Ed anche essere trasmessi al futuro. Con tutte le azioni storicamente da ricostruire. Ovviamente chi può seguire concretamente la progettualità?. Ovviamente la Fondazione Trani. Il ricco passato puo' cosi diventare una buona leva per il futuro. Culturale, giuridico, economico, turistico, relazionale.
I fondi FSC sono da spendere tra il 2016 e il 2020. Se non perdiamo tempo prezioso forse potremmo anche inaugurare il museo del mar Mediterraneo nel 2019. Cosi Trani non potrà aver e rivali per essere premiata quale capitale italiana della cultura.
Noi, lo ripetiamo ancora una volta, siamo disponibili.
Mauro Spallucci, Omi Trani