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Trani, alla guida della città serve la democrazia dei "migliori"
Lettera in redazione di Mauro Spallucci (Omi)
domenica 16 settembre 2018
In questa fase così difficile della vita della nostra bella città, servono, alla guida di Trani, i migliori. Ovviamente non soltanto in politica ma anche alla guida delle imprese, delle scuole, delle aziende a partecipazione pubblica, delle associazioni, del volontariato culturale e sociale. Omi Trani stima in mimino (ed inizialmente) 100 persone la necessita' della presenza operativa di adulti seriamente interessati ed attivamente impegnati a riscrivere o meglio a costruire una nuova storia locale proseguendo, cosi, l'unicità e la ricchezza che i nostri predecessori ci hanno consegnato.
Sapendo ripartire da valori condivisi e da una cultura civile che hanno da sempre accompagnato lo sviluppo. Prima di ogni altra cosa e' necessario un cambiamento culturale a cui tutti i cittadini sono chiamati. E chi si sente responsabile del futuro oggi viene idealmente convocato. Poichè la colpa non e' sempre degli altri. Perchè la prima cosa da fare e' far capire agli elettori che non servono ciarlatani che promettono chiacchiere.
Come quando si va dal medico che ci consiglia una cura - per guarire - lunga e necessaria e, magari, i parenti presi dallo sconforto non vogliono ascoltare e, volendo avere delle "cose" immediate, si rivolgono ai maghi o improvvisati guaritori. Oggi generare lavoro e far riacquisire la dignità a chi e' in difficoltà non e' facile ne' semplice per nessuno. Tutti dovremmo sapere che la ricchezza della città è la somma delle competenze, delle intelligenze, dei saperi, della produttività di tutti gli abitanti, anzi di tutti I cittadini responsabili. Invece, si avverte che non si è ancora consapevoli di concetti ormai noti.
I nostri mali sono sempre gli stessi: la lentezza della burocrazia, I tempi della giustizia, la corruzione, l'evasione fiscale, l'incapacità di saper utilizzare bene e non sciupare (sperperare) i fondi pubblici ed europei, i vizi, la non consapevolezza dei doveri, l'assenza di coerente impegno. Qualsiasi buon amministratore locale sa che la macchina amministrativa e' ingolfata e non funziona, che ha necessità di essere formata e potenziata oltre che innovata nelle procedure e nelle tecnologie. Tutti i politici di buon senso sanno questo (o dovrebbero saperlo) e non servono, pertanto, ancora nuovi ciarlatani capaci di saper incantare gli elettori con soluzioni impraticabili o bacchette magiche.
Servono politici seri e formati come servono professionisti seri, bravi maestri e vigili urbani o funzionari, giornalisti, imprenditori, preti, barristi, professionisti, casalinghe, eccetera. Ed alla guida della città servono politici seri e non ciarlatani o voltagabbana. E sino a quando I politici seri non saranno in grado di essere capaci di esseri eletti sarà molto difficile uscire da questa complicata e complessa situazione. Per questo è urgente una missione di nuovi responsabili che facciano crescere "culturalmente" gli elettori. Perchè per far rinascere lavoro e ricchezza non serve semplicemente entrare nelle stanze dei bottoni.
Ovviamente servono persone preparate, culturalmente capaci di agire e reagire. Servono persone di buona volontà e di cuore aperto capaci di saper ascoltare. Serve consapevolezza di tutto ciò anche tra le file dei cosiddetti "cattolici impegnati" che appaiono sempre più come operatori senza volontà e senza capacita' di reagire al male che ci circonda. Inizialmente, pertanto, da oggi si devono sentire idealmente convocati nel far crescere il bene comune "100 tranesi di buona volontà" - la democrazia dei migliori - che siano capaci di trasformare, questa dichiarata buona volontà, in impegno quotidiano, in approfondimento di problemi per offrire soluzioni possibili e da attuare.
Poichè la buona volontà - se è vera e non a vanvera - deve trasformarsi in azione, iniziative, progetti, opere buone. Questa strada, se percorsa, ci consentirà di costruire la Trani migliore. La democrazia dei migliori al servizio della costruzione del bene comune tranese. Poichè la ricetta per il futuro della nostra vita comunitaria resta il senso della responsabilità e la cultura dei diritti e dei doveri. I diritti che non sono concessioni e i doveri che non sono delegabili. Per evitare la continua presenza della democrazia dei peggiori, a Trani come altrove.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani
Sapendo ripartire da valori condivisi e da una cultura civile che hanno da sempre accompagnato lo sviluppo. Prima di ogni altra cosa e' necessario un cambiamento culturale a cui tutti i cittadini sono chiamati. E chi si sente responsabile del futuro oggi viene idealmente convocato. Poichè la colpa non e' sempre degli altri. Perchè la prima cosa da fare e' far capire agli elettori che non servono ciarlatani che promettono chiacchiere.
Come quando si va dal medico che ci consiglia una cura - per guarire - lunga e necessaria e, magari, i parenti presi dallo sconforto non vogliono ascoltare e, volendo avere delle "cose" immediate, si rivolgono ai maghi o improvvisati guaritori. Oggi generare lavoro e far riacquisire la dignità a chi e' in difficoltà non e' facile ne' semplice per nessuno. Tutti dovremmo sapere che la ricchezza della città è la somma delle competenze, delle intelligenze, dei saperi, della produttività di tutti gli abitanti, anzi di tutti I cittadini responsabili. Invece, si avverte che non si è ancora consapevoli di concetti ormai noti.
I nostri mali sono sempre gli stessi: la lentezza della burocrazia, I tempi della giustizia, la corruzione, l'evasione fiscale, l'incapacità di saper utilizzare bene e non sciupare (sperperare) i fondi pubblici ed europei, i vizi, la non consapevolezza dei doveri, l'assenza di coerente impegno. Qualsiasi buon amministratore locale sa che la macchina amministrativa e' ingolfata e non funziona, che ha necessità di essere formata e potenziata oltre che innovata nelle procedure e nelle tecnologie. Tutti i politici di buon senso sanno questo (o dovrebbero saperlo) e non servono, pertanto, ancora nuovi ciarlatani capaci di saper incantare gli elettori con soluzioni impraticabili o bacchette magiche.
Servono politici seri e formati come servono professionisti seri, bravi maestri e vigili urbani o funzionari, giornalisti, imprenditori, preti, barristi, professionisti, casalinghe, eccetera. Ed alla guida della città servono politici seri e non ciarlatani o voltagabbana. E sino a quando I politici seri non saranno in grado di essere capaci di esseri eletti sarà molto difficile uscire da questa complicata e complessa situazione. Per questo è urgente una missione di nuovi responsabili che facciano crescere "culturalmente" gli elettori. Perchè per far rinascere lavoro e ricchezza non serve semplicemente entrare nelle stanze dei bottoni.
Ovviamente servono persone preparate, culturalmente capaci di agire e reagire. Servono persone di buona volontà e di cuore aperto capaci di saper ascoltare. Serve consapevolezza di tutto ciò anche tra le file dei cosiddetti "cattolici impegnati" che appaiono sempre più come operatori senza volontà e senza capacita' di reagire al male che ci circonda. Inizialmente, pertanto, da oggi si devono sentire idealmente convocati nel far crescere il bene comune "100 tranesi di buona volontà" - la democrazia dei migliori - che siano capaci di trasformare, questa dichiarata buona volontà, in impegno quotidiano, in approfondimento di problemi per offrire soluzioni possibili e da attuare.
Poichè la buona volontà - se è vera e non a vanvera - deve trasformarsi in azione, iniziative, progetti, opere buone. Questa strada, se percorsa, ci consentirà di costruire la Trani migliore. La democrazia dei migliori al servizio della costruzione del bene comune tranese. Poichè la ricetta per il futuro della nostra vita comunitaria resta il senso della responsabilità e la cultura dei diritti e dei doveri. I diritti che non sono concessioni e i doveri che non sono delegabili. Per evitare la continua presenza della democrazia dei peggiori, a Trani come altrove.
Mauro Spallucci,
fondatore Omi Trani