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Trani città delle "ciberie" o del "buon gusto"?
Il pensiero di Mauro Spallucci (Omi Trani)
domenica 28 maggio 2017
La fama odierna di Trani è la "ciberia"? Eppure l'enogastronomia è settore che tira la volata del turismo. Perciò merita rispetto ed il comparto un'attenta considerazione da parte di tutti. Compresi i politici locali. Per cui bisognerebbe "metterci le mani" per riordinare anche nell'interesse degli stessi operatori oltre che turisti, soprattutto stranieri. Dare un ordine, delle regole, delle serie indirizzi che siano capaci di tenere insieme ristoranti, osterie, trattorie, agriturismi, pizzerie, pub con prezzi, buon gusto, chef, locali stellati, maitre, osti, rischio d'impresa e lavoratori.
Per evitare che molto spesso l'unica differenza non è il menù ma l'ambiente.
Per evitare che spendi cifre sproporzionate anche in trattorie o luoghi che poco "raccontano" dei prodotti tipici della città, incapaci di dare consigli e di abbinare vini a pietanze. Magari senza un'adeguata cultura dell'accoglienza che ci si aspetta da un ristorante nel quale il menù sa spaziare verso una cucina più ampia, dove talvolta il pesce fa la differenza. Dove non sono diversi soltanto i prezzi ma anche i prodotti e le materie prime che ci si aspetta. Per non parlare dei nuovi locali alla moda che stanno andando di moda. Veri e propri negozi che magari estendono alla preparazione di qualche piatto.
Ciberie le chiama qualcuno. Qualcun'altro boutique del gusto. Comunque si tratta di servire vino a bicchiere in una città dove il vino si produce. Magari vendendo anche vini stranieri. Quindi necessita oggi una maggiore chiarezza dell'offerta nel rispetto del territorio, del bene comune condiviso. Produttori, cittadini, consumatori, turisti, bellezza del paesaggio, regole condivise. Per costruire accoglienza, ristorazione, turismo di domani?
Che ne pensano i nostri politici ( a patto che non si considera il tutto un grande "magna magna")? Per proteggere il bene comune cittadino è necessario parlarci onestamente, rispettando verità ed intellegenza di tutti. Per proteggerci dai molti venditori di illusioni. Poiché tutti oggi sappiamo che il primo strumento delle classi dominanti di ogni tempo di crisi è l'ideologia. Prima della forza, prima del denaro, prima del potere politico chi gestisce "veramente" il potere producono ideologie, pensieri dominanti e mode, erigendo un sistema di propaganda capillare.
Più grande e grave è la crisi, piu essenziale diventa lo strumento ideologico. Si invita, pertanto, al rispetto della verità - che magari farà anche soffrire - ma che diventa capace di libertà, rispetto e costruzione di una comunità e città migliore per tutti. Trani del domani. Perché è talmente forte il bisogno di tanti cittadini di vedere ciò che ci aspettiamo dalla TRANI e che la storia ci ha consegnato che vorremmo evitare che la città si possa trasmettere ai posteri come un "grande magna magna". Per costruire oltre l'attuale situazione, la Trani Mediterranea. Oltre il disastro di cui molti sono dei buoni commentatori, critici, fotografi.
Mauro Spallucci - Omi Trani
Per evitare che molto spesso l'unica differenza non è il menù ma l'ambiente.
Per evitare che spendi cifre sproporzionate anche in trattorie o luoghi che poco "raccontano" dei prodotti tipici della città, incapaci di dare consigli e di abbinare vini a pietanze. Magari senza un'adeguata cultura dell'accoglienza che ci si aspetta da un ristorante nel quale il menù sa spaziare verso una cucina più ampia, dove talvolta il pesce fa la differenza. Dove non sono diversi soltanto i prezzi ma anche i prodotti e le materie prime che ci si aspetta. Per non parlare dei nuovi locali alla moda che stanno andando di moda. Veri e propri negozi che magari estendono alla preparazione di qualche piatto.
Ciberie le chiama qualcuno. Qualcun'altro boutique del gusto. Comunque si tratta di servire vino a bicchiere in una città dove il vino si produce. Magari vendendo anche vini stranieri. Quindi necessita oggi una maggiore chiarezza dell'offerta nel rispetto del territorio, del bene comune condiviso. Produttori, cittadini, consumatori, turisti, bellezza del paesaggio, regole condivise. Per costruire accoglienza, ristorazione, turismo di domani?
Che ne pensano i nostri politici ( a patto che non si considera il tutto un grande "magna magna")? Per proteggere il bene comune cittadino è necessario parlarci onestamente, rispettando verità ed intellegenza di tutti. Per proteggerci dai molti venditori di illusioni. Poiché tutti oggi sappiamo che il primo strumento delle classi dominanti di ogni tempo di crisi è l'ideologia. Prima della forza, prima del denaro, prima del potere politico chi gestisce "veramente" il potere producono ideologie, pensieri dominanti e mode, erigendo un sistema di propaganda capillare.
Più grande e grave è la crisi, piu essenziale diventa lo strumento ideologico. Si invita, pertanto, al rispetto della verità - che magari farà anche soffrire - ma che diventa capace di libertà, rispetto e costruzione di una comunità e città migliore per tutti. Trani del domani. Perché è talmente forte il bisogno di tanti cittadini di vedere ciò che ci aspettiamo dalla TRANI e che la storia ci ha consegnato che vorremmo evitare che la città si possa trasmettere ai posteri come un "grande magna magna". Per costruire oltre l'attuale situazione, la Trani Mediterranea. Oltre il disastro di cui molti sono dei buoni commentatori, critici, fotografi.
Mauro Spallucci - Omi Trani