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Trani possibile candidata "Città della Cultura" nel 2020

Mauro Spallucci spiega come realizzare un futuro capitale in città

La nostra città, con il suo glorioso passato, può essere la nostra ricchezza per il futuro. Ora ha bisogno di persone capaci di una narrazione chiara, alla portata di tutti ed anche di testimonial eccellenti.

La città potrebbe iniziare con chiamare Alberto Angela che sta conducendo, su RaiUno, il programma cult alla scoperta di città italiane di importanza fondamentale per la riscoperta della nostra identità. Questo anno 2018 è l'anno di Palermo. Il 2019 è l'anno di Matera, anche capitale europea della cultura. Il 2020 ha già le sue 10 finaliste. La Puglia è presente con Bitonto, terra dell'olio e dell'arte normanna con la sua cattedrale romantica, che mette al centro del suo progetto il "parco delle arti" ed i suoi 22 festival.

Trani può promuovere la costruzione di un "libro dei sogni realizzabili", di progetti concreti e possibili, scritto a più mani (anche 50 pensatori), che siano capaci di far incontrare abitanti e visitatori, presente e futuro, cultura ed impresa, genitori e figli, scuole ed officine, mare e terra.

Tra storia ed innovazione. Un'azione comune ed utile per la crescita di tutta la città. Fuori dal porto ed intorno al porto, dato che la relazione con il mare pervade trasversalmente buona parte della vita economica e sociale della città. Occorrono anche progetti di impresa che ovviamente possono e devono far parte integrante del "gruppo guida dei promotori". Necessità conoscere la nostra storia, il nostro presente e innovare per edificare il futuro tenendo presente la vocazione urbanistica ed economica, sapendola connettere con tutta la Puglia ed anche la parte dell'area balcanica che sta dall'altra parte dell'Adriatico.

Iniziando a connetterla al suo interno per la funzionalità di essere e diventare sistema. Questo è possibile se risulta dalla convergenza di valori e di interessi delle sue componenti, che vanno riconosciuti, rappresentati e convertiti verso una visione, ma anche con un piano di azione condiviso. Oggi molte delle condizioni per agire in tal senso ci sono.

Sentiamo anche la responsabilità di stimolare ad agire affiancandoci agli altri soggetti cittadini per sostenere la ragionevole ambizione di alzare progressivamente il livello e l'asticella dei "sogni concreti" realizzabili. Con questo spirito si è aperti e disponibili a mettere in gioco le nostre competenze e le nostre relazioni. Dobbiamo essere capaci di produrre una visione condivisa. Una Trani che produce valore, capace anche di sviluppare alla redditività degli investimenti. Una città anche smart, una città cool, percepita e frequentata come meta preferibile rispetto ad altre. Dalla visione condivisa bisogna poi passare alle azioni ed alle azioni conseguenti. Sono convinto che ce la possiamo fare. Possiamo già partire elaborando progetti e tenendo presente le seguenti cinque parole-guida: missione, responsabilità, professionalità, partenariato, innovazione.
  • Mauro Spallucci
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