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Trani responsabile del futuro dei cittadini europei

Il pensiero di Mauro Spallucci (Omi Trani)

Se davvero vogliamo che i nostri giovani si avvicinano al bene bisogna non solo considerazione cosa si debba fare quando succedono i fattacci, ma anche cosa è successo o non è successo prima, tanto da portarci ad uno stato cosi deplorabile di degrado. Siccome nessuno nasce educato di natura ma deve essere portato alla moderazione ed alla convivenza, chi non si distingue per alcuna cura dell'educazione non è che finisce per diventare barbaro, ma piuttosto lo rimane. Infatti l'umanità va conquistata con impegno e fatica. Servono, per esempio, buoni esempi di adulti capaci di rapportarsi col dialogo, a moderare la vita con armonia e concordia. Se da tempo abbiamo trascurato il campo delle buona educazione, buoni esempi, non c'è da meravigliarsi se si raccolgono spine e zizzania.

Ci vorrebbe ora un sussulto collettivo, una presa in carico di comune responsabilità, un desiderio di continuare nei nostri figli la storia nostra e comune, cittadina. Questi compiti sono sempre stati prima della famiglia, poi della scuola, poi ancora degli oratori ed associazioni. Ed ora?

Per esempio la scuola italiana non funziona più come ascensore sociale ed, anche per questo, stanno aumentando anche le disuguaglianze. In partenza e in arrivo. Si sta generando anche un nuovo classismo di tipo culturale: non più (soltanto) ricchi contro poveri, ma (anche) culturalmente formati contro culturalmente deboli. Purtroppo ci troviamo nella situazione non bella di non avere un grande futuro per essere un paese di nipoti, cognati e figli. Per questo abbiamo un tremendo bisogno di una scuola-ascensore che funzioni da subito bene. Per questo occorre investire nella scuola e nella formazione di qualità e capace di sbloccare questa bruttura nella quale ci troviamo tutti. A Trani come altrove. Bisogna cambiare. Cosa fare?

A Trani, per esempio, dobbiamo fare fi tutto per aderire al progetto SCUOL CHANGEMAKER (agenti di cambiamento. Cosa sosa? Esiste una rete globale ( più di 200 istituti in 30 paesi del mondo)di scuole all'avanguardia per i metodi didattici e per l'attenzione allo sviluppo nei ragazzi di aspetti come la creatività, l'intraprendenza, il lavoro di gruppo ed in particolare l'empatia. La quale appare come la qualità cardine su cui il progetto lavora per aiutare i ragazzi a sentirsi protagonisti prima del proprio percorso di apprendimento, poi del modo con cui possono già oggi ed ancora di più da grandi offrire un contributo alla soluzione di problematiche sociali. Alla maniera degli imprenditori sociali.

La rete si chiama Ashoka, è internazionale, è attiva in Italia dal 2014, raggruppa gli imprenditori sociali. In tutta Italia ed anche in Puglia ci sono già esempi positivi da conoscere e valorizzazione. A Lecce, per esempio, c'è il MaBasta, il movimento anti-bullismo che ha anche lanciato in altre scuole una progettualita' ONLUS per la presenza di ragazzi "bulli-ziotti" e "bulli-ziotte", che aiutano altri ragazzi (le vittime ma anche i bulli) e le loro famiglie a contrastare bullismo e cyberbullismo in classe. E noi a Trani? Potremmo pensare ad un nuovo liceo che formi gli europei. Cioè?

Rispondere alla seguente domanda: chi pensa oggi ad educare i futuri cittadibi d'Europa? Si può provare a proporre un canone comune di scrittori che comprenda Dante e Shakespeare, Goethe e Baudelaire, Cervantes e Kafka? Si può provare a studiare questo patrimonio letterario comune ancorché plurilingue?

Se siamo convinti che l'europeismo perseguito dall'economia è stato fallimentare dobbiamo saper ripartire insieme dagli strumenti per formare la coscienza. Infatti tutti siamo consapevoli che la coscienza di eredità valoriali si radica essenzialmente nella fase formativa della scuola media e dei licei. Tutti tranni i politici ed anche gli intellettuali forse diventati dichiarati traditori della loro missione. Oggi dobbiamo ripartire e rialzare lo sguardo, alzando il tiro verso l'educazione e la formazione. Questo compito è una responsabilità. Trani, anche nel suo interesse di crescita, può avviare questo cambiamento possibile. Per ricostruire e ritrovare la strada del bene comune e riparare, in parte, alla disastrosa incuria verso la buona formazione dei giovani.
La latitanza dei politici e degli intellettuali, a tal riguardo, è una vergogna non più tollerabile.

- Mauro Spallucci, Omi Trani
  • Mauro Spallucci
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