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Trani, una nuova Atene delle Puglie
Il pensiero di Mauro Spallucci (Omi)
venerdì 1 settembre 2017
La questione è centrale, prioritaria ed urgente. Bisogna prendere consapevolezza che investire nella cultura oggi permetterà di offrire un futuro ed una speranza ai nostri giovani. Sappiamo, infatti, che la speranza è un bene primario e forse non c'è dono più grande.
Trani può candidarsi ad essere sede di un "competencer center" mettendo a disposizione delle Università della Puglia, dei luoghi che creano sinergia tra università ed imprese per promuovere innovazione. Un progetto possibile da costruire che possa diventare realtà. Per favorire lo sviluppo delle nuove competenze. Oggi si chiamano "soft skill", competenze trasversali. Bisogna formare giovani che abbiamo integrità morale, resilienza di fronte alle difficoltà, capacità di saper parlare in pubblico, attitudine a risolvere i problemi e le complessità, acquisire capacità e qualità relazionali. L'istruzione e la formazione sono e saranno sempre di più risorse chiave per reddito e lavoro. Ma ancora di più sono esse stesse nutrimento e obiettivo dell'uomo cercatore di senso come di recente ha affermato l'economista cattolico Leonardo Becchetti.
Trani potrebbe avviare progetti innovativi per il nostro territorio anche nel campo della mobilità. Trovando investitori anche "esteri" si potrebbe avviare - per esempio e per primi - un progetto di "funivia urbana". Strade sospese nell'aria, che dalla penisola di Colonna collegano il centro storico della Cattedrale e magari anche altri luoghi prr ridurre traffico urbano, per ridurre inquinamento, per offrire un'attrazione in più, per vivere meglio, magari tra 20 anni quando la nostra Trani Mediterranea ospiterà maggiori flussi turistici. Bisogna che tutti i cittadini credano di più nella consapevolezza di risolvere gli attuali problemi vivendo sempre quantomeno con l'ottimismo della volontà. Bisogna che ci si doti di una "strategia di sviluppo" per non perdere una grande occasione di crescita.
La prima crescita è quella culturale mirata ad avviare un'attività ad alto valore sociale, aiutando i nostri figli a qualificarsi in nuove competenze. Questa diventa la strada maestra per ridare professione e dignità. Ovviamente non è facile tutto questo. Eppure è un percorso obbligato per imparare nuovi mestieri, per costruire una nuova Trani, capace di essere una nuova Atene delle Puglie. Trani Mediterranea.
- Mauro Spallucci, Omi Trani
Trani può candidarsi ad essere sede di un "competencer center" mettendo a disposizione delle Università della Puglia, dei luoghi che creano sinergia tra università ed imprese per promuovere innovazione. Un progetto possibile da costruire che possa diventare realtà. Per favorire lo sviluppo delle nuove competenze. Oggi si chiamano "soft skill", competenze trasversali. Bisogna formare giovani che abbiamo integrità morale, resilienza di fronte alle difficoltà, capacità di saper parlare in pubblico, attitudine a risolvere i problemi e le complessità, acquisire capacità e qualità relazionali. L'istruzione e la formazione sono e saranno sempre di più risorse chiave per reddito e lavoro. Ma ancora di più sono esse stesse nutrimento e obiettivo dell'uomo cercatore di senso come di recente ha affermato l'economista cattolico Leonardo Becchetti.
Trani potrebbe avviare progetti innovativi per il nostro territorio anche nel campo della mobilità. Trovando investitori anche "esteri" si potrebbe avviare - per esempio e per primi - un progetto di "funivia urbana". Strade sospese nell'aria, che dalla penisola di Colonna collegano il centro storico della Cattedrale e magari anche altri luoghi prr ridurre traffico urbano, per ridurre inquinamento, per offrire un'attrazione in più, per vivere meglio, magari tra 20 anni quando la nostra Trani Mediterranea ospiterà maggiori flussi turistici. Bisogna che tutti i cittadini credano di più nella consapevolezza di risolvere gli attuali problemi vivendo sempre quantomeno con l'ottimismo della volontà. Bisogna che ci si doti di una "strategia di sviluppo" per non perdere una grande occasione di crescita.
La prima crescita è quella culturale mirata ad avviare un'attività ad alto valore sociale, aiutando i nostri figli a qualificarsi in nuove competenze. Questa diventa la strada maestra per ridare professione e dignità. Ovviamente non è facile tutto questo. Eppure è un percorso obbligato per imparare nuovi mestieri, per costruire una nuova Trani, capace di essere una nuova Atene delle Puglie. Trani Mediterranea.
- Mauro Spallucci, Omi Trani