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Trani. Vittima del Covid-19, la nipote: «Mio zio è morto da solo additato come untore»
L'appello: «Che questo ci insegni a lottare tutti insieme contro un nemico comune»
martedì 31 marzo 2020
Vorrei fare un appello. E vorrei tanto che questo appello arrivasse alla persona interessata. Non meno di tre settimane fa, è spopolato nel web, specialmente nella pagine e nelle chat della città di Trani, un video che riprendeva in diretta il soccorso a domicilio di un paziente potenzialmente infetto da Covid-19. Ebbene, la vittima di questo video era mio zio.
Posso capire la paura della popolazione di Trani, che ancora non stava vivendo in prima linea l'emergenza del Coronavirus ma, mi rivolgo a te che hai effettuato il video, hai pensato realmente che mio zio avesse portato intenzionalmente il virus nella sua amata città? Pensi davvero che un uomo che finalmente aveva raggiunto la pensione, venduto la sua casa di Milano, giunto ad un passo dal trascorrere il resto della sua vita nella città del suo cuore, avesse veramente intenzione di infettare la sua Trani?
Mio zio da quel momento ha passato le ultime settimane della sua vita nel reparto di terapia intensiva di Bisceglie, e vuoi sapere una cosa? È stato da solo. È stato da solo da quando è entrato in ospedale ed è stato da solo quando se ne è andato per sempre. E vuoi sapere un'altra cosa? Probabilmente, a fargli compagnia negli ultimi momenti di lucidità che ha avuto, è stato il tuo video. Il tuo video che lo ha denunciato come untore, come colui che ha portato il virus a Trani.
Voglio che tu sappia questo. Perchè voglio che tu sappia che hai contribuito alla resa di mio zio. Sarebbe bastata un po' di solidarietà in questo momento difficile per alleviare il dolore che già lo stava attanagliando, e invece no. I colpi finali sono stati tutti i commenti di questo video, come se fosse davvero partita una caccia alle streghe.
Che questo ci insegni a lottare tutti insieme contro un nemico comune. Spero che questo appello, zio, ti renda giustizia. Ora riposa in pace sopra il cielo della tua amata Trani. Ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo mai.
Tua nipote
Posso capire la paura della popolazione di Trani, che ancora non stava vivendo in prima linea l'emergenza del Coronavirus ma, mi rivolgo a te che hai effettuato il video, hai pensato realmente che mio zio avesse portato intenzionalmente il virus nella sua amata città? Pensi davvero che un uomo che finalmente aveva raggiunto la pensione, venduto la sua casa di Milano, giunto ad un passo dal trascorrere il resto della sua vita nella città del suo cuore, avesse veramente intenzione di infettare la sua Trani?
Mio zio da quel momento ha passato le ultime settimane della sua vita nel reparto di terapia intensiva di Bisceglie, e vuoi sapere una cosa? È stato da solo. È stato da solo da quando è entrato in ospedale ed è stato da solo quando se ne è andato per sempre. E vuoi sapere un'altra cosa? Probabilmente, a fargli compagnia negli ultimi momenti di lucidità che ha avuto, è stato il tuo video. Il tuo video che lo ha denunciato come untore, come colui che ha portato il virus a Trani.
Voglio che tu sappia questo. Perchè voglio che tu sappia che hai contribuito alla resa di mio zio. Sarebbe bastata un po' di solidarietà in questo momento difficile per alleviare il dolore che già lo stava attanagliando, e invece no. I colpi finali sono stati tutti i commenti di questo video, come se fosse davvero partita una caccia alle streghe.
Che questo ci insegni a lottare tutti insieme contro un nemico comune. Spero che questo appello, zio, ti renda giustizia. Ora riposa in pace sopra il cielo della tua amata Trani. Ti vogliamo bene e non ti dimenticheremo mai.
Tua nipote