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Un'Agenzia Trani per far vivere la città di turismo tutto l'anno
Intervento di Mauro Spallucci (Omi)
domenica 11 settembre 2016
8.14
Oltre alla Fondazione Trani, la nostra città dovrebbe a breve dotarsi di un organismo strumentale che si occupa della promozione turistica. Agenzia Trani. Considerando il turismo una delle leve di crescita e di sviluppo, la nostra città deve dotarsi di un'agenzia che faccia accordi con categorie professionali, che sappia creare integrazione tra presenze turistiche in città ed eventi, sappia promuovere sinergie tra attività culturali ed agroalimentari. Insomma una agenzia che funzioni da cabina di regia sul turismo. Agenzia Trani. Ovviamente le proposte concrete dei privati non devono mancare. Dobbiamo promuovere e valorizzare questa idea: Trani, museo a cielo aperto.
Dalle conferenze itineranti nei diversi palazzi alle passeggiate filosofiche e dedicate. Le iniziative già presenti non mancano. Dobbiamo essere capaci di intercettare i nuovi bisogni e le nuove tendenze dei turisti sapendoli coniugare alle idee innovative. Le idee innovative, inoltre, devono diventare prodotti e servizi pronti e disponibili per i nostri ospiti. L'approccio da adottare ci viene offerto dalla nuova cultura manageriale. La letteratura manageriale definisce ed identifica l'approccio da adottare attraverso tre fasi.
La prima : per ottimizzare il processo di generazione delle idee e soluzioni innovative è fondamentale confrontarsi con gli altri e mettersi in discussione. In questo modo si andranno a selezionare le idee che possano veramente fare la differenza. La seconda : per accelerare le idee selezionate ed innovative trasformandole in prodotti e servizi sono necessari programmi intensivi di accelerazione (fase test per piccoli gruppi) per verificarne la bontà.
La terza: per gestire le idee sia nella prima e sia nella seconda fase devono essere già presenti le fonti certe della copertura delle spese. Nella prima fase è indispensabile che la "creatività" dei cittadini venga stimolata il più possibile ed anche incentivata.
Nella seconda fese è necessario creare un "gruppo di sostegno" con specifiche competenze definendo il perimetro operativo delle proposte. Nella terza fase è necessario il coinvolgimento di altri innovatori e partecipanti. Inoltre esiste il futuro vicino ed il futuro lontano. Il futuro vicino è quello che sa rispondere ai bisogni di oggi ed è capace di trovare le soluzioni per soddisfare la richiesta di oggi.
Il futuro lontano è quello che saprà rispondere ai desideri di oggi e, pertanto, è in grado di produrre già da oggi le "novità" che non devono lasciarci indifferenti. Noi tranesi per primi. La sostenibilità delle idee innovative migliori si misura subito con la immediata copertura dei costi. Quest'ultima è la raccomandazione per costruire su basi sicure e concrete. Soltanto così riusciremo ad ottenere benefici duraturi che impattano la vita quotidiana innanzitutto degli abitanti migliorando effettivamente le condizioni economiche, sociali ed ambientali dei tranesi. La spinta inarrestabile del progresso cambierà anche il futuro che pensiamo di conoscere. Ma se è vero che il progresso non potremo "fermarlo" è anche vero che dovremo cercare insieme di comprenderlo. Sperimentando sul campo, selezionando ed educando i nuovi leader cittadini di oggi affinché possano indirizzare, con le loro decisioni e scelte, il futuro cittadino verso le grandi sfide che avranno un impatto e prospettive incerte sulla nostra città nei prossimi 30 anni.
Come al solito il ruolo chiave lo determineranno le persone. Per cui necessitano intelligenze, un numero superiori agli attuali di talenti che si mettono a disposizione del bene comune cittadino e maggiori investimenti privati. Il tutto è facile soltanto a dirsi. Per questo abbiamo bisogno - come il pane, anzi più del pane - di una classe dirigente cittadina capace di saper stare insieme, che sia pronta e capace di offrire da subito soluzioni buone e nuove. Utilizzando al meglio anche le informazioni disponibili. C'è da augurarsi - per tutti - che non ci ritrovi in mani sbagliate, incapaci di amare la città.Tutti siamo consapevoli che possiamo frequentare mille corsi di specializzazione, assumere i migliori professionisti disponibili, ma se non impariamo presto come ricreare insieme le pre-condizioni spirituali e morali perché possa compiersi in ciascuno la "bellezza" della soddisfazione del sentirsi utili, stimati, compresi difficilmente si potrà avere un effettivo e reale beneficio a vantaggio di tutti. Insomma, il desiderio di costruire un futuro migliore è inciso nel cuore di ciascuno di noi tranesi. Riscopriamolo anche per convincere i nostri giovani di restare per realizzare qui i loro sogni ed il loro futuro.
Adesso è ora di scelte più condivise e lungimiranti e di decisioni di rottura rispetto a quelle che ci hanno portato alla situazione attuale. E' ora, insomma, per "uomini e donne nuove". E ciò vale per tutti. Professionisti, imprenditori, cittadini oltre che per l'attuale classe dirigente cittadina.
Mauro Spallucci (Omi Trani)
Dalle conferenze itineranti nei diversi palazzi alle passeggiate filosofiche e dedicate. Le iniziative già presenti non mancano. Dobbiamo essere capaci di intercettare i nuovi bisogni e le nuove tendenze dei turisti sapendoli coniugare alle idee innovative. Le idee innovative, inoltre, devono diventare prodotti e servizi pronti e disponibili per i nostri ospiti. L'approccio da adottare ci viene offerto dalla nuova cultura manageriale. La letteratura manageriale definisce ed identifica l'approccio da adottare attraverso tre fasi.
La prima : per ottimizzare il processo di generazione delle idee e soluzioni innovative è fondamentale confrontarsi con gli altri e mettersi in discussione. In questo modo si andranno a selezionare le idee che possano veramente fare la differenza. La seconda : per accelerare le idee selezionate ed innovative trasformandole in prodotti e servizi sono necessari programmi intensivi di accelerazione (fase test per piccoli gruppi) per verificarne la bontà.
La terza: per gestire le idee sia nella prima e sia nella seconda fase devono essere già presenti le fonti certe della copertura delle spese. Nella prima fase è indispensabile che la "creatività" dei cittadini venga stimolata il più possibile ed anche incentivata.
Nella seconda fese è necessario creare un "gruppo di sostegno" con specifiche competenze definendo il perimetro operativo delle proposte. Nella terza fase è necessario il coinvolgimento di altri innovatori e partecipanti. Inoltre esiste il futuro vicino ed il futuro lontano. Il futuro vicino è quello che sa rispondere ai bisogni di oggi ed è capace di trovare le soluzioni per soddisfare la richiesta di oggi.
Il futuro lontano è quello che saprà rispondere ai desideri di oggi e, pertanto, è in grado di produrre già da oggi le "novità" che non devono lasciarci indifferenti. Noi tranesi per primi. La sostenibilità delle idee innovative migliori si misura subito con la immediata copertura dei costi. Quest'ultima è la raccomandazione per costruire su basi sicure e concrete. Soltanto così riusciremo ad ottenere benefici duraturi che impattano la vita quotidiana innanzitutto degli abitanti migliorando effettivamente le condizioni economiche, sociali ed ambientali dei tranesi. La spinta inarrestabile del progresso cambierà anche il futuro che pensiamo di conoscere. Ma se è vero che il progresso non potremo "fermarlo" è anche vero che dovremo cercare insieme di comprenderlo. Sperimentando sul campo, selezionando ed educando i nuovi leader cittadini di oggi affinché possano indirizzare, con le loro decisioni e scelte, il futuro cittadino verso le grandi sfide che avranno un impatto e prospettive incerte sulla nostra città nei prossimi 30 anni.
Come al solito il ruolo chiave lo determineranno le persone. Per cui necessitano intelligenze, un numero superiori agli attuali di talenti che si mettono a disposizione del bene comune cittadino e maggiori investimenti privati. Il tutto è facile soltanto a dirsi. Per questo abbiamo bisogno - come il pane, anzi più del pane - di una classe dirigente cittadina capace di saper stare insieme, che sia pronta e capace di offrire da subito soluzioni buone e nuove. Utilizzando al meglio anche le informazioni disponibili. C'è da augurarsi - per tutti - che non ci ritrovi in mani sbagliate, incapaci di amare la città.Tutti siamo consapevoli che possiamo frequentare mille corsi di specializzazione, assumere i migliori professionisti disponibili, ma se non impariamo presto come ricreare insieme le pre-condizioni spirituali e morali perché possa compiersi in ciascuno la "bellezza" della soddisfazione del sentirsi utili, stimati, compresi difficilmente si potrà avere un effettivo e reale beneficio a vantaggio di tutti. Insomma, il desiderio di costruire un futuro migliore è inciso nel cuore di ciascuno di noi tranesi. Riscopriamolo anche per convincere i nostri giovani di restare per realizzare qui i loro sogni ed il loro futuro.
Adesso è ora di scelte più condivise e lungimiranti e di decisioni di rottura rispetto a quelle che ci hanno portato alla situazione attuale. E' ora, insomma, per "uomini e donne nuove". E ciò vale per tutti. Professionisti, imprenditori, cittadini oltre che per l'attuale classe dirigente cittadina.
Mauro Spallucci (Omi Trani)