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Veneto Banca, al via la transazione per gli azionisti

La riflessione di Adoc

Come ormai noto, il 9 gennaio 2017 gli alti vertici di Veneto Banca hanno deliberato "un'offerta di transazione" per tutti coloro che si sono visti azzerare il valore delle azioni. È, pertanto, plausibile chiedersi se si tratta effettivamente di una buona proposta. Proviamo a fare qualche valutazione partendo da una sintesi dell'offerta transattiva. Veneto Banca propone un rimborso del 15% della perdita teorica (si tratta dell'importo investito al netto delle vendite effettuate e dei dividendi percepiti dagli investitori) agli azionisti che hanno effettuato l'acquisto delle azioni dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2016 e che hanno continuato a mantenere il possesso delle azioni.

Questa iniziativa non si rivolge a tutti, ma a circa 75.000 sottoscrittori, pressoché l'85% del totale, che comprendono prima di tutto le persone fisiche e i risparmiatori. Tutti gli azionisti che rispondono ai requisiti necessari stanno ricevendo comunicazioni sull'offerta della Banca alla quale potranno aderire fino al 15 marzo 2017. Ci sono però delle condizioni che devono avverarsi affinché l'offerta transattiva possa concretizzarsi. Infatti è necessario che vi sia un'adesione pari ad almeno l'80% delle azioni interessate. Tale condizione è rinunciabile dalla Banca. Si conoscerà l'esito dell'offerta nel corso del mese di aprile di quest'anno. In caso di esito positivo il pagamento in favore degli azionisti avverrà entro 5 giorni dalla data di comunicazione.

Tale riconoscimento economico sarà erogato solo a condizione di rinuncia, da parte dell'azionista, di promuovere azioni legali in relazione all'investimento.
Ma si tratta di una proposta realmente conveniente? Chi decide di aderire incassa subito il 15% della perdita teorica, avrà un'offerta commerciale dedicata, mantiene il possesso delle azioni (sperando che il valore aumenti sensibilmente), rinuncia ad ogni azione legale nei confronti della Banca. Chi, invece, decide di non aderire potrà procedere con eventuali azioni legali in corso o potrà intraprenderne di nuove, mantiene il possesso delle azioni sperando che il valore aumenti.

Al fine di valutare al meglio la convenienza della "proposta di transazione" della Banca, vediamo nel dettaglio cosa prevede: conto corrente gratuito per 36 mesi, 2 bancomat gratuiti, carta prepagata gratuita, carta di credito gratuita (se si spendono più di 4.000,00 euro l'anno), carnet assegni gratuito, utenze gratuite, home banking gratuito; mutuo per acquisto e ristrutturazione prima casa con azzeramento di tutti i costi (spese di istruttoria pratica, incasso rata, spese di perizia); deposito vincolato a 36 mesi al 3% annui lordo con liquidazione annuale; deposito vincolato a 10 anni al 5% annui lordo con liquidazione quinquennale.

Se mettiamo a confronto l'offerta commerciale di Veneto Banca dedicata agli azionisti che aderiscono alla proposta con le condizioni "standard" dei maggiori competitors bancari e considerando che presso alcune banche esiste la possibilità di sottoscrivere un conto corrente a spese zero con emissione gratuita di un bancomat per ogni intestatario e senza costi per prelievi su su qualsiasi banca (e senza limiti di tempo), si capisce che l'offerta commerciale è realmente appetibile solo per chi ha necessità di accendere un mutuo ipotecario per l'acquisto o la ristrutturazione della casa oppure intende vincolare i propri risparmi per almeno 36 mesi.

In quest'ultimo caso i tassi sono effettivamente appetibili, ma è necessario fare delle considerazioni. Se investo in un deposito vincolato a 36 mesi al 3% annuo, con liquidazione annuale e dovessi decidere di svincolare i soldi dopo 10 mesi per sopravvenute necessità, non incasserò nessun interesse. Caso analogo, se investo nel deposito vincolato a 10 anni al 5% con liquidazione quinquennale e dovessi avere necessità di disinvestire dopo 4 anni, anche in questo caso non incasserò alcun interesse.

Riassumendo: a fronte di un oggettivo vantaggio legato al tasso d'interesse, si contrappone un vincolo di tempo che rende poco flessibile l'investimento, soprattutto se confrontato con soluzioni, sia pure meno remunerative, ma con maggiore libertà di disporre dei propri risparmi senza alcun vincolo. Quanto all'azzeramento delle spese in caso di mutuo ipotecario (spese istruttoria pratica, incasso rata, spese di perizia) il vantaggio può essere quantificato in 300-50 euro rispetto all'offerta standard di molti competitors bancari. Naturalmente dovrà essere valutato con attenzione il tasso di interesse proposto. Anche se non si tratta di una decisione facile, l'associazione dei consumatori Adoc Andria – Corato – Trani auspica che questo riepilogo dell'offerta di transazione proposta da Veneto Banca possa essere utile per una prima valutazione.

Adoc Andria – Trani – Corato
Associazione dei Consumatori
Resp. Marilena Berardino
  • Adoc
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