La NarraVita
Gianna Losito: molto più che una professoressa, quasi una madre
Un'istituzione al Liceo Classico e non solo, quest'anno va in pensione
sabato 27 giugno 2015
7.34
Ricordo ancora oggi come fosse ieri una crisi avuta durante un compito in classe di italiano al liceo classico, erano infiniti anni fa e io frequentavo il primo anno del ginnasio. Il tema in realtà era semplicissimo, bisognava argomentare rispondendo ad una facile riflessione, il titolo: "Per me, un mito". Premetto che non ho mai avuto grossi miti quando ero ancora una giovane adolescente e anche oggi ho molta stima di alcune persone e grande rispetto per molte altre ma un mito no, quello mai. Poi giunge la notizia che Gianna Losito deve andare in pensione e stamattina ho deciso che dovevo incontrarla, un dovere morale e un piacere infinito.
Un amore che dura da tutta la vita, un amore puro, assoluto ed eterno e che purtroppo si interrompe a causa dei cicli della vita, di corsi e ricorsi storici. Oggi parliamo di una donna forte, decisa, determinata, preparata, acculturata, esperta, colta e capace. Oggi parliamo di Gianna Losito. Chi sia Gianna Losito mi pare una domanda assai banale cui dare una risposta perché la professoressa Losito è il sacro emblema del Liceo Classico di Trani.
Insegnante di latino, greco, italiano, storia e molto di più io pensavo fosse nata con il liceo, che non avesse una casa, che non avesse una vita, ero assolutamente certa che la sua vita fossimo noi, giovani scapestrati e con gli ormoni in subbuglio, giovani irrequieti con esperienze da fare, giovani ancora bambini. Poteva essere insegnante nella tua sezione e anche no eppure conosceva il tuo nome, conosceva il nome di ognuno di noi, sapeva quando si faceva "filone" a scuola e se entravi in bagno a fumare di nascosto una sigaretta, sapeva anche il momento esatto in cui entrare, né troppo presto e nemmeno quando avevi finito.
Dire che è stata la mamma di tutti potrebbe essere consueto ora che, per anni di servizio ed età anagrafica, deve andare in pensione, ma credo che anche i muri del liceo ne rimpiangeranno "l'ingombrante" e luminosa presenza.
Insegnante da quarantuno lunghi ed intensi anni, è entrata di ruolo nel Liceo Classico Francesco De Santis nel 1976 e non posso che dolermi per chi non potrà conoscerla e ammirarne doti e qualità. Si sono susseguiti in questi giorni tanti eventi che le hanno dimostrato la grandezza di tutto quello che ha fatto nel corso di questi anni e mentre mi racconta di quando è entrata in classe per fare lezione e ha trovato tutti i componenti della sua prima classe, non più ragazzini ma donne e uomini, non trattiene lacrime e commozione e anche a me viene difficile.
Non sono parole vane e nemmeno dimostrazioni di stima mendaci perché Super Gianna è stata la mamma di ognuno di noi, lei dalla scorza così dura oggi mi ha lasciato senza parole e senza fiato quando con le lacrime che scendevano libere di esprimersi mi ha detto che nel salutare i suoi ragazzi ha solo detto "non pensate ai voti, pensate alla vita".
Vorrei per un solo istante avere la possibilità di tornare indietro e riscrivere quel tema e rispondere con forza e decisione che sì anche io ho un mito ed è Gianna Losito, una donna con un'anima nobile, una passione infinita ma soprattutto con un grande ed immenso amore, quello con cui ha nutrito ogni alunno, ogni suo figlio.
Un amore che dura da tutta la vita, un amore puro, assoluto ed eterno e che purtroppo si interrompe a causa dei cicli della vita, di corsi e ricorsi storici. Oggi parliamo di una donna forte, decisa, determinata, preparata, acculturata, esperta, colta e capace. Oggi parliamo di Gianna Losito. Chi sia Gianna Losito mi pare una domanda assai banale cui dare una risposta perché la professoressa Losito è il sacro emblema del Liceo Classico di Trani.
Insegnante di latino, greco, italiano, storia e molto di più io pensavo fosse nata con il liceo, che non avesse una casa, che non avesse una vita, ero assolutamente certa che la sua vita fossimo noi, giovani scapestrati e con gli ormoni in subbuglio, giovani irrequieti con esperienze da fare, giovani ancora bambini. Poteva essere insegnante nella tua sezione e anche no eppure conosceva il tuo nome, conosceva il nome di ognuno di noi, sapeva quando si faceva "filone" a scuola e se entravi in bagno a fumare di nascosto una sigaretta, sapeva anche il momento esatto in cui entrare, né troppo presto e nemmeno quando avevi finito.
Dire che è stata la mamma di tutti potrebbe essere consueto ora che, per anni di servizio ed età anagrafica, deve andare in pensione, ma credo che anche i muri del liceo ne rimpiangeranno "l'ingombrante" e luminosa presenza.
Insegnante da quarantuno lunghi ed intensi anni, è entrata di ruolo nel Liceo Classico Francesco De Santis nel 1976 e non posso che dolermi per chi non potrà conoscerla e ammirarne doti e qualità. Si sono susseguiti in questi giorni tanti eventi che le hanno dimostrato la grandezza di tutto quello che ha fatto nel corso di questi anni e mentre mi racconta di quando è entrata in classe per fare lezione e ha trovato tutti i componenti della sua prima classe, non più ragazzini ma donne e uomini, non trattiene lacrime e commozione e anche a me viene difficile.
Non sono parole vane e nemmeno dimostrazioni di stima mendaci perché Super Gianna è stata la mamma di ognuno di noi, lei dalla scorza così dura oggi mi ha lasciato senza parole e senza fiato quando con le lacrime che scendevano libere di esprimersi mi ha detto che nel salutare i suoi ragazzi ha solo detto "non pensate ai voti, pensate alla vita".
Vorrei per un solo istante avere la possibilità di tornare indietro e riscrivere quel tema e rispondere con forza e decisione che sì anche io ho un mito ed è Gianna Losito, una donna con un'anima nobile, una passione infinita ma soprattutto con un grande ed immenso amore, quello con cui ha nutrito ogni alunno, ogni suo figlio.