La NarraVita
Gigi Mintrone 2.0: il sogno americano
Punta agli Usa per curarsi e finalmente ha ottenuto l'incontro in Regione
sabato 26 settembre 2015
6.49
Per chi non conoscesse Gigi, voglio solo ricordare che è un giovane tranese affetto da tetraparesi spastica e che per tale patologia si è recato dal 1990 negli Usa dove è stato sottoposto a interventi chirurgici e ripetute cure neuro riabilitative presso il NYU University Medical Center, sotto la guida e la supervisione dello specialista americano Dott. Allan Strongwater. Tutto ciò è consentito dall'articolo 3 della legge 23.10.1985 n. 595 e dal D.M 3 Novembre 1989 che prevedono la possibilità per gli assistiti dal servizio sanitario nazionale residenti in Italia di fruire in forma indiretta di prestazioni assistenziali presso centri di altissima specializzazione all'estero per prestazioni che non siano ottenibili nel nostro Paese tempestivamente o in forma adeguata alla particolarità del caso clinico.
Purtroppo è necessario constatare che è da tempo in atto in Puglia un gravissimo attacco ai disabili gravi e alle loro famiglie e al rispetto del diritto al servizio riabilitativo. La Regione e le Asl pugliesi, attraverso numerosi interventi amministrativi immorali e subdoli, hanno più volte sferrato colpi ai servizi riabilitativi dei disabili gravi, con un accanimento che ha come unico obiettivo quello di snaturare un diritto unico e inviolabile, il diritto alla salute e all'assistenza.
Dopo varie richieste cui è seguito un assordante silenzio ecco che finalmente il giorno felice è arrivato e così giovedì mattina, nonostante la pioggia funesta, Gigi è riuscito ad entrare presso la residenza della Regione Puglia per incontrare la Dott. Povero e il Dott. Ungaro e a raccontare loro questa triste vicenda che riguarda lui e una parte dei malati pugliesi. Necessario è stato anche l'intervento del primo cittadino tranese, Amedeo Bottaro, che ha agito tempestivamente per aiutare un suo concittadino.
Finalmente Gigi ha potuto parlare dei soprusi che lo hanno investito terribilmente e che hanno fatto si che la sua già delicata situazione fisica peggiorasse sensibilmente. Parole dure sono state usate da Gigi nei confronti della precedente giunta regionale che non ha mai dato seguito alle sue istruite richieste d'incontro. Molti si sono affacciati promettendo impegno e attenzione alla sua delicata situazione, ma sono poi tutti spariti, alcuni arrancando insensate scuse, tra le quali il ricatto di un intervento esclusivamente in assenza degli organi di stampa. La chiamano libertà d'espressione e parola.
Di fronte ad una Regione che ha precedentemente definito le cure estere inutili e immotivate però c'è stata questa volta una grande attenzione nei confronti di Gigi ed una presa di posizione assolutamente differente rispetto al passato perché Gigi è vivo ed esiste e non considera assolutamente la terapia americana sia inutile e immotivata. Al contrario non possiamo dimenticare i progressi che si sono avuti, progressi quasi insperati per gli ospedali italiani, che hanno portato Gigi a camminare con le stampelle, a studiare, a vivere come qualsiasi giovane della sua età. Questa possibilità concessa a lui e alla sua famiglia lo rendeva fiero della sua terra e della sua regione che si occupava di lui in maniera così minuziosa.
I presenti all'incontro giovedì hanno guardato con coraggio Gigi negli occhi, gli occhi di un giovane forte, che non si fermerà fino a che non prenderà nuovamente l'aereo che lo porterà in America, perché il sogno di Gigi è quello di curarsi, non di sposare una bionda a Las Vegas e nessuno può chiudere gli occhi dinnanzi ad una richiesta così importante e che serve a garantire un unico e insindacabile valore, il rispetto della vita e della dignità del malato.
Purtroppo è necessario constatare che è da tempo in atto in Puglia un gravissimo attacco ai disabili gravi e alle loro famiglie e al rispetto del diritto al servizio riabilitativo. La Regione e le Asl pugliesi, attraverso numerosi interventi amministrativi immorali e subdoli, hanno più volte sferrato colpi ai servizi riabilitativi dei disabili gravi, con un accanimento che ha come unico obiettivo quello di snaturare un diritto unico e inviolabile, il diritto alla salute e all'assistenza.
Dopo varie richieste cui è seguito un assordante silenzio ecco che finalmente il giorno felice è arrivato e così giovedì mattina, nonostante la pioggia funesta, Gigi è riuscito ad entrare presso la residenza della Regione Puglia per incontrare la Dott. Povero e il Dott. Ungaro e a raccontare loro questa triste vicenda che riguarda lui e una parte dei malati pugliesi. Necessario è stato anche l'intervento del primo cittadino tranese, Amedeo Bottaro, che ha agito tempestivamente per aiutare un suo concittadino.
Finalmente Gigi ha potuto parlare dei soprusi che lo hanno investito terribilmente e che hanno fatto si che la sua già delicata situazione fisica peggiorasse sensibilmente. Parole dure sono state usate da Gigi nei confronti della precedente giunta regionale che non ha mai dato seguito alle sue istruite richieste d'incontro. Molti si sono affacciati promettendo impegno e attenzione alla sua delicata situazione, ma sono poi tutti spariti, alcuni arrancando insensate scuse, tra le quali il ricatto di un intervento esclusivamente in assenza degli organi di stampa. La chiamano libertà d'espressione e parola.
Di fronte ad una Regione che ha precedentemente definito le cure estere inutili e immotivate però c'è stata questa volta una grande attenzione nei confronti di Gigi ed una presa di posizione assolutamente differente rispetto al passato perché Gigi è vivo ed esiste e non considera assolutamente la terapia americana sia inutile e immotivata. Al contrario non possiamo dimenticare i progressi che si sono avuti, progressi quasi insperati per gli ospedali italiani, che hanno portato Gigi a camminare con le stampelle, a studiare, a vivere come qualsiasi giovane della sua età. Questa possibilità concessa a lui e alla sua famiglia lo rendeva fiero della sua terra e della sua regione che si occupava di lui in maniera così minuziosa.
I presenti all'incontro giovedì hanno guardato con coraggio Gigi negli occhi, gli occhi di un giovane forte, che non si fermerà fino a che non prenderà nuovamente l'aereo che lo porterà in America, perché il sogno di Gigi è quello di curarsi, non di sposare una bionda a Las Vegas e nessuno può chiudere gli occhi dinnanzi ad una richiesta così importante e che serve a garantire un unico e insindacabile valore, il rispetto della vita e della dignità del malato.