La NarraVita
Gigi Mintrone: quando i sogni diventano realtà
A una svolta la storia del giovane tranese che ha bisogna di terapie negli Usa
domenica 20 dicembre 2015
10.06
A Maggio abbiamo iniziato a raccontare la storia di Gigi Mintrone e della sua famiglia, della sua lotta per riprendere la terapia neuroriabilitativa in America, del silenzio che ha avvolto la sua vicenda e della forza con cui non ha mai smesso di lottare. E finalmente per Gigi Mintrone, classe '85 - affetto da tetraparesi spatica e costretto in carrozzina, bloccato nei movimenti, anche quelli più semplici - sembra arrivata una speranza.
Impegnato da anni con la sua famiglia nella lotta per difendere i suoi diritti di malato, il diritto universale e necessario alla vita, ha subito un duro colpo quando gli è stata negata la possibilità di proseguire le cure in America, dove ormai da dieci anni si recava per migliorare la sua condizione psico-fisica. La storia di Gigi (laureato con il massimo dei voti in Scienze politiche, una specializzazione in Relazioni internazionali-Studi europei ed una menzione d'onore ricevuta dal rettore dell'Università di Bari "Aldo Moro") è simile a quella di tanti giovani che con l'associazione «Hanssie» (Handicap associazione nazionale per la tutela dello stato sociale in Italia e all'estero) stanno cercando di rivendicare i loro diritti.
A un certo punto la Regione Puglia - come spiega la famiglia Mintrone - avrebbe impedito a Gigi di poter essere curato adeguatamente e di poter scegliere liberamente dove curarsi dato che, in Italia, non è possibile per mancanza di strutture altamente specializzate. Ma la situazione si è nettamente capovolta con la nuova giunta regionale.
Un'azione che ha portato alla "quasi" risoluzione del problema. Il giovane è riuscito ad incontrare molti esponenti della Regione Puglia, che si sono impegnati ad aiutarlo nel districarsi in questa lunga trafila burocratica.
Ricevuto e ascoltato dal presidente Michele Emiliano, dalla dirigente dell'assessorato alla Sanità Paola Povero, dal direttore per il dipartimento della Promozione della salute del benessere sociale e dello sport, Giovanni Gorgoni, dal direttore dell'Area Emergenza Sanitaria, Felice Ungaro, dall'assistente amministrativo Ares, drancesco Squillace, dal direttore della Asl Bari, Vito Montanaro, e non in ultimo dal sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ecco arrivare finalmente la svolta.
Mancano gli ultimi dettagli e a Gigi verrà consentito finalmente di riprendere le terapie tanto desiderate con il metodo "Doman". La filosofia del trattamento terapeutico, proposto dagli istituti americani, si basa su un intervento non chirurgico mirato a fornire al cervello leso, mediante appropriate tecniche, stimolazioni sensoriali alle quali corrispondono opportunità motorie, al fine d'intervenire direttamente sulla sede della lesione. Questo ha permesso a migliaia di famiglie, in tutto il mondo, di vedere il loro bambino cerebroleso progredire verso la strada della guarigione.
Ma non è solo questa la novità. In una nota del presidente Emiliano, si sottolinea come sia necessario che il servizio sanitario della Regione Puglia si organizzi per evitare che i cittadini come Gigi debbano ricorrere ad onerose spese o alla magistratura per ottenere un organico e ben organizzato sistema di cure ed interventi riabilitativi che potrebbero essere offerte anche dal nostro territorio. Utopie che si trasformano in realtà.
Impegnato da anni con la sua famiglia nella lotta per difendere i suoi diritti di malato, il diritto universale e necessario alla vita, ha subito un duro colpo quando gli è stata negata la possibilità di proseguire le cure in America, dove ormai da dieci anni si recava per migliorare la sua condizione psico-fisica. La storia di Gigi (laureato con il massimo dei voti in Scienze politiche, una specializzazione in Relazioni internazionali-Studi europei ed una menzione d'onore ricevuta dal rettore dell'Università di Bari "Aldo Moro") è simile a quella di tanti giovani che con l'associazione «Hanssie» (Handicap associazione nazionale per la tutela dello stato sociale in Italia e all'estero) stanno cercando di rivendicare i loro diritti.
A un certo punto la Regione Puglia - come spiega la famiglia Mintrone - avrebbe impedito a Gigi di poter essere curato adeguatamente e di poter scegliere liberamente dove curarsi dato che, in Italia, non è possibile per mancanza di strutture altamente specializzate. Ma la situazione si è nettamente capovolta con la nuova giunta regionale.
Un'azione che ha portato alla "quasi" risoluzione del problema. Il giovane è riuscito ad incontrare molti esponenti della Regione Puglia, che si sono impegnati ad aiutarlo nel districarsi in questa lunga trafila burocratica.
Ricevuto e ascoltato dal presidente Michele Emiliano, dalla dirigente dell'assessorato alla Sanità Paola Povero, dal direttore per il dipartimento della Promozione della salute del benessere sociale e dello sport, Giovanni Gorgoni, dal direttore dell'Area Emergenza Sanitaria, Felice Ungaro, dall'assistente amministrativo Ares, drancesco Squillace, dal direttore della Asl Bari, Vito Montanaro, e non in ultimo dal sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ecco arrivare finalmente la svolta.
Mancano gli ultimi dettagli e a Gigi verrà consentito finalmente di riprendere le terapie tanto desiderate con il metodo "Doman". La filosofia del trattamento terapeutico, proposto dagli istituti americani, si basa su un intervento non chirurgico mirato a fornire al cervello leso, mediante appropriate tecniche, stimolazioni sensoriali alle quali corrispondono opportunità motorie, al fine d'intervenire direttamente sulla sede della lesione. Questo ha permesso a migliaia di famiglie, in tutto il mondo, di vedere il loro bambino cerebroleso progredire verso la strada della guarigione.
Ma non è solo questa la novità. In una nota del presidente Emiliano, si sottolinea come sia necessario che il servizio sanitario della Regione Puglia si organizzi per evitare che i cittadini come Gigi debbano ricorrere ad onerose spese o alla magistratura per ottenere un organico e ben organizzato sistema di cure ed interventi riabilitativi che potrebbero essere offerte anche dal nostro territorio. Utopie che si trasformano in realtà.