La NarraVita
L’artista silenzioso
Oggi una puntata della NarraVita dedicata all’uomo e artista Giuseppe Antonio Lomuscio
domenica 8 febbraio 2015
7.49
Vive a Trani da tanti anni. Marito, padre e nonno ma soprattutto Giuseppe Antonio Lomuscio è un artista di alto livello. Figlio d'arte, nasce a Canosa di Puglia il 24 Giugno del 1955. Da bambino è cresciuto sulla Via degli Studenti, in via Settembrini che porta alle Scuole, a Canosa, tra i quadri esposti con il padre. Oggi è un artista di prestigio, perla dell'arte dalle radici canosine e sabiniane.
Esordisce giovanissimo come pittore, partecipando con successo a numerose rassegne e gare artistiche a livello nazionale e internazionale. Attratto dall'arte classica, sperimenta con successo le antiche tecniche dei Maestri celebri del Rinascimento e sviluppa una particolarissma e molto personale tecnica di realizzazione del "figurativo" nelle opere scultoree. Apprezzato soprattutto come ritrattista presso la Santa Sede, ha realizzato famosi e rinomati ritratti di Santi e Beati esposti sulla facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano durante le cerimonie di Santificazione e Beatificazione celebrate da Papa Giovanni XXIII.
Nel 2011 ha vinto un concorso internazionale indetto dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano per la realizzazione di un monumento in bronzo raffigurante San Michele Arcangelo destinata ai Giardini Vaticani. Ed è proprio il 5 Luglio del 2013 che ha avuto luogo, alla presenza di Papa Francesco l'inaugurazione di questo monumento dove il Santo Padre ha espresso un accorato apprezzamento per l'artista Giuseppe Antonio Lomuscio, e per il benefattore il Sig. Claudio Chiais, presenti chiaramente entrambi all'inaugurazione. Impegnato nella realizzazione di dipinti e monumenti su incarico di Enti Pubblici e Istituti Religiosi è presente con le sue opere non solo presso la Santa Sede ma anche nei Musei e presso collezioni private in Italia e all'Estero.
Molte case editrici si sono interessate alle sue opere così come riviste e giornali. Ma quello che mi piace raccontare adesso è quello che Antonio Lomuscio è per me che ho avuto la fortuna di incontrarlo tra le mura domestiche della sua casa. Giuseppe Antonio Lomuscio è un uomo molto silenzioso, molto concentrato, molto preparato nella sua materia ma curioso dell'arte in generale. Antonio è un artista a tutti gli effetti, nel modo di lavorare, nella forza creativa, nell'impegno costante e quotidiano e certe volte come tutti i papà si dimentica le cose.
Il più alto riconoscimento ricevuto però, io credo, sia la sua famiglia, i suoi figli e sua moglie, sempre presenti e con cui ha un costante e forte confronto per la realizzazione delle sue stesse opere. Figlio d'arte, ha generato figli d'arte: Domenico, Micaela e Miriam che sono impegnati in professioni diverse ma sempre nell'ambito dell'arte medesima. Un uomo umile e riservatissimo, sempre pronto ad ascoltare le idee e i progetti dei giovani, schietto. Un artista di talento che a Trani ha il suo studio, covo di creazioni di grande qualità.
All'inizio avevo quasi timore nel parlargli vista l'importanza della sua presenza artistica. Poi ho scoperto l'uomo. Ed è stato molto bello.
Esordisce giovanissimo come pittore, partecipando con successo a numerose rassegne e gare artistiche a livello nazionale e internazionale. Attratto dall'arte classica, sperimenta con successo le antiche tecniche dei Maestri celebri del Rinascimento e sviluppa una particolarissma e molto personale tecnica di realizzazione del "figurativo" nelle opere scultoree. Apprezzato soprattutto come ritrattista presso la Santa Sede, ha realizzato famosi e rinomati ritratti di Santi e Beati esposti sulla facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano durante le cerimonie di Santificazione e Beatificazione celebrate da Papa Giovanni XXIII.
Nel 2011 ha vinto un concorso internazionale indetto dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano per la realizzazione di un monumento in bronzo raffigurante San Michele Arcangelo destinata ai Giardini Vaticani. Ed è proprio il 5 Luglio del 2013 che ha avuto luogo, alla presenza di Papa Francesco l'inaugurazione di questo monumento dove il Santo Padre ha espresso un accorato apprezzamento per l'artista Giuseppe Antonio Lomuscio, e per il benefattore il Sig. Claudio Chiais, presenti chiaramente entrambi all'inaugurazione. Impegnato nella realizzazione di dipinti e monumenti su incarico di Enti Pubblici e Istituti Religiosi è presente con le sue opere non solo presso la Santa Sede ma anche nei Musei e presso collezioni private in Italia e all'Estero.
Molte case editrici si sono interessate alle sue opere così come riviste e giornali. Ma quello che mi piace raccontare adesso è quello che Antonio Lomuscio è per me che ho avuto la fortuna di incontrarlo tra le mura domestiche della sua casa. Giuseppe Antonio Lomuscio è un uomo molto silenzioso, molto concentrato, molto preparato nella sua materia ma curioso dell'arte in generale. Antonio è un artista a tutti gli effetti, nel modo di lavorare, nella forza creativa, nell'impegno costante e quotidiano e certe volte come tutti i papà si dimentica le cose.
Il più alto riconoscimento ricevuto però, io credo, sia la sua famiglia, i suoi figli e sua moglie, sempre presenti e con cui ha un costante e forte confronto per la realizzazione delle sue stesse opere. Figlio d'arte, ha generato figli d'arte: Domenico, Micaela e Miriam che sono impegnati in professioni diverse ma sempre nell'ambito dell'arte medesima. Un uomo umile e riservatissimo, sempre pronto ad ascoltare le idee e i progetti dei giovani, schietto. Un artista di talento che a Trani ha il suo studio, covo di creazioni di grande qualità.
All'inizio avevo quasi timore nel parlargli vista l'importanza della sua presenza artistica. Poi ho scoperto l'uomo. Ed è stato molto bello.