La NarraVita
The Missing Frame: una casa di produzione indipendente
Ecco la storia dei cineasti (tranesi) Luca, Nicola e Domenico
sabato 7 novembre 2015
3.05
"The Missing Frame" è un gruppo di produzione cinematografica indipendente composto da tre giovani tranesi, Luca Sorice, Nicola Pappalettera e Domenico Pastore, con l'obiettivo di crescere artisticamente e professionalmente per potersi infine distinguersi nel mondo della cinematografia. Tutto ciò nasce dalla passione che unisce questi giovani tranesi per la fotografia, il cinema e la comunicazione ed è proprio di questa passione che chiacchieravano in una non lontana sera d'estate e che è divenuta presto realtà.
Tanta passione per questi tre giovani tranesi che hanno un obiettivo imponente, dimostrare che il cinema italiano non è solo quello dei "cine-panettoni" ma qualcosa di molto più imponente, secondo le antiche tradizioni della storia del cinema italiano.
Partiamo dall'origine: perché "The Missing Frame"?
Nicola: «"The Missing Frame" letteralmente significa "il fotogramma mancante" e viene da una riflessione molto ardita e particolare. Quando ognuno di noi guarda un film al cinema o un video è come se mettesse in standby la propria vita e vivesse in quel momento gli avvenimenti o la vita di un'altra persona. È come se quell'attimo, i cento minuti di quel film, si aggiungessero alla sua vita in maniera astratta ma da questi minuti è possibile trarre qualcosa che potrà applicare alla sua vita. Pezzi, fotogrammi che si aggiungono alla pellicola della vita di ognuno di noi».
Da cosa è nato questo progetto?
Luca: «È tutto nato da un progetto fotografico. Dovevamo fotografare l'attimo prima della morte per una serie di cortometraggi. Piano piano abbiamo iniziato a parlare e confrontarci e le idee sono venute così naturalmente. Io sono un illustratore e fumettista con un'insaziabile passione per il cinema, Nicola (Nick) è un fotografo, per me, un pezzo da novanta e Domenico un valido collaboratore per tutta la parte che inerisce la comunicazione, i media e i social network. Insomma, tre diverse personalità, tre diverse peculiarità che si sono incontrate e hanno realizzato questo progetto».
Quale progetto avete realizzato? E quali sono i progetti per il futuro?
Nicola: «Abbiamo lavorato alla realizzazione di una serie di cortometraggi, una serie di omicidi e quindi come ho detto con l'intento di fermare in un'immagine l'attimo prima della morte con una serie di cortometraggi, con la collaborazione della band "Deafening Silence».
Domenico: «Stiamo lavorando alla realizzazione di un lungometraggio "Shut Down" e in particolar modo del trailer. Tutto questo è possibile grazie anche ad alcuni esperti collaboratori: Antonio Pappalettera per il montaggio, Enzo Caputo per il back stage, Tony Bruno per la colonna sonora. Stiamo cercando una location adatta per dare il giusto sfondo alla nostra storia. Luca sta lavorando alla sceneggiatura».
Qual è lo stile delle vostre produzioni?
Luca: «Ci siamo molto ispirati alla letteratura giallo-noir di tradizione svedese ed è proprio per questo che le nostre produzioni portano avanti uno stile a "ritmi elevati" che mirano a far si che lo spettatore non riesca letteralmente a staccarsi dal video. Da quando abbiamo realizzato questo progetto mi sento molto felice perché sono certo che riusciremo ad aiutare il nostro paese a guardare un prodotto che forse non è mai stato visto».
Domenico: «Siamo impegnati a produrre film di qualità eccellente!».
Tanta passione per questi tre giovani tranesi che hanno un obiettivo imponente, dimostrare che il cinema italiano non è solo quello dei "cine-panettoni" ma qualcosa di molto più imponente, secondo le antiche tradizioni della storia del cinema italiano.
Partiamo dall'origine: perché "The Missing Frame"?
Nicola: «"The Missing Frame" letteralmente significa "il fotogramma mancante" e viene da una riflessione molto ardita e particolare. Quando ognuno di noi guarda un film al cinema o un video è come se mettesse in standby la propria vita e vivesse in quel momento gli avvenimenti o la vita di un'altra persona. È come se quell'attimo, i cento minuti di quel film, si aggiungessero alla sua vita in maniera astratta ma da questi minuti è possibile trarre qualcosa che potrà applicare alla sua vita. Pezzi, fotogrammi che si aggiungono alla pellicola della vita di ognuno di noi».
Da cosa è nato questo progetto?
Luca: «È tutto nato da un progetto fotografico. Dovevamo fotografare l'attimo prima della morte per una serie di cortometraggi. Piano piano abbiamo iniziato a parlare e confrontarci e le idee sono venute così naturalmente. Io sono un illustratore e fumettista con un'insaziabile passione per il cinema, Nicola (Nick) è un fotografo, per me, un pezzo da novanta e Domenico un valido collaboratore per tutta la parte che inerisce la comunicazione, i media e i social network. Insomma, tre diverse personalità, tre diverse peculiarità che si sono incontrate e hanno realizzato questo progetto».
Quale progetto avete realizzato? E quali sono i progetti per il futuro?
Nicola: «Abbiamo lavorato alla realizzazione di una serie di cortometraggi, una serie di omicidi e quindi come ho detto con l'intento di fermare in un'immagine l'attimo prima della morte con una serie di cortometraggi, con la collaborazione della band "Deafening Silence».
Domenico: «Stiamo lavorando alla realizzazione di un lungometraggio "Shut Down" e in particolar modo del trailer. Tutto questo è possibile grazie anche ad alcuni esperti collaboratori: Antonio Pappalettera per il montaggio, Enzo Caputo per il back stage, Tony Bruno per la colonna sonora. Stiamo cercando una location adatta per dare il giusto sfondo alla nostra storia. Luca sta lavorando alla sceneggiatura».
Qual è lo stile delle vostre produzioni?
Luca: «Ci siamo molto ispirati alla letteratura giallo-noir di tradizione svedese ed è proprio per questo che le nostre produzioni portano avanti uno stile a "ritmi elevati" che mirano a far si che lo spettatore non riesca letteralmente a staccarsi dal video. Da quando abbiamo realizzato questo progetto mi sento molto felice perché sono certo che riusciremo ad aiutare il nostro paese a guardare un prodotto che forse non è mai stato visto».
Domenico: «Siamo impegnati a produrre film di qualità eccellente!».