Le Pagelle
Anziano sfrattato ed altro: per l'Amministrazione è zero in pagella
Conquistano un 8 don Mauro Sarni e Cuocci Martorano. Tutti i voti della settimana
giovedì 12 luglio 2018
10.52
AMMINISTRAZIONE (per vecchietto sfrattato e altro), voto 0: mi auguro che la riconferma del comandante Cuocci dia nuovo smalto agli interventi in questioni del genere. Il problema è che, al di là di un singolo come lui, questa amministrazione tranese offre il peggio di sé in circostanze come queste (vedi anche casa G. Bovio): un senso d'insicurezza, ai limiti del timore; una sensazione che si trasmette su tutta la popolazione. Si vive come in un incubo latente, in cui non fai altro che dire a te stesso: "Ora potrebbe capitare a me?". La dimensione d'impotenza trasmessa è imbarazzante e supera gli handicap forniti, sempre dal governo Bottaro, dai famelici in cerca di assessori e incarichi (altra peggior perfomance offerta nell'arco in questi tre anni, che ha danneggiato anche lo stesso AB, non immune comunque da colpe). Ma finchè si scannano tra di loro per le loro elemosine … passi. Il brutto è quando cominciamo a parlare di salute dei cittadini in pericolo (fumi senza controllo) e si cominciano a vedere case di gente onesta occupate, senza che, chi ci governa sia in grado di riportare la normalità.
PD E RIUNIONI, voto 2: non hanno capito che le scelte, le intenzioni ed i sentimenti del sindaco e di chi collabora con lui, hanno inevitabilmente una ricaduta sulla vita dei cittadini. Quindi è giusto che questi ultimi vengano informati su tutto, sia sulla storia ufficiale, quella della vulgata dei loro comunicati stampa e dei mezzi di comunicazione compiacenti, sia sulla storia non ufficiale (Balzac scriveva che la vera storia era quella, rispetto a quella trasmessa da vincitori e governanti), che spesso viene fuori solo con la rivelazione di retroscena e, perché no, idee e pensieri che si manifestano in riunioni. La trasparenza in questo caso, se lor signori non avessero nulla da nascondere, sarebbe d'obbligo per i cittadini, tant'è che sarebbero auspicabili dirette in streaming. Oggi, volendo, si potrebbe fare. Apprezzo l'invito, seppur amaramente sarcastico, di chi auspica una presenza del sottoscritto alle stesse riunioni. Ma a quel punto bisognerebbe invitare tutti i colleghi. Credo dunque che il giornalista abbia il dovere di dare informazioni su riunioni politiche da cui dovrebbero discendere decisioni che riguardano la vita dei cittadini che li hanno votati. Insultare il giornalista non solo diminuisce ancor di più il consenso di lor signori, già ormai a livello di prefisso telefonico, ma indispettisce ancor più i cittadini. Specie se il giornalista non ha alcun interesse personale in gioco o incarichi in ballo e soprattutto se fa il suo lavoro: informare. Gli ignoranti che parlano di gossip non conoscono la differenza tra pettegolezzo (racconto di storie con amanti, storie in diretta dalle camere da letto, mogli o mariti cornificati, pazze idee di far l'amore con lui... o con lei) e retroscena politico, genere giornalistico che ha padri nobili anche nella stampa nazionale. Ma non pretendo che certi politici, anche non del PD, leggano i giornali e conoscano certe sfumature. La guerra è guerra, gli interessi sono interessi, gli incarichi sono incarichi (e moneta sonante) e Ronco non deve rompere le palle. Ed io non ci sto. E con me migliaia di lettori – cittadini.
TOMASICCHIO- FLORIO- LAPI – DE TOMA - LIMA, voto 6: in settimana avevo dato notizia della richiesta di accesso agli atti in STP da parte del duo di maggioranza ZITOLI- AMORUSO (voto 7) per fare luce sugli incarichi a parenti e rappresentanti di partito (o movimento) nell'ente barese. Diamo atto ai 4 consiglieri d'opposizione , che lo stesso iter è stato avviato anche da loro. Quando si lavora per fare chiarezza e combattere contro i privilegi, le sufficienze da queste parti fioccano generosamente. Ma volete mettere dare qualche voto in più a chi fa parte della maggioranza e – senza aver chiesto mai un assessore o incarichi o visibilità, cosa fatta da altri consiglieri all'attacco del sindaco, anche con lettere riservate) rischia sempre qualcosa in più in termini di isolamento dalla maggioranza stessa o di risentimento di consiglieri e rappresentanti politici che hanno già "bevuto" alla fonte STP?
PIAZZA DELLA REPUBBLICA, voto 6: finalmente dopo tante segnalazioni, articoli e scorze in gola da parte del sottoscritto e zoccole vive cadute sulla testa dei cittadini, si sono decisi a potare i lecci nella principale piazza di Trani. I rami ormai arrivavano ad altezza d'uomo e qualche coppietta aveva già pensato all'imboscamento. Anche le zoccole avevano il loro documento programmatico: un anno per guardare, un anno per zomapre, un anno per traslocare (finalmente?) Da ZoccolaViva è tutto a voi la linea.
DON MAURO SARNI, voto 8: seguo con attenzione da anni questo sacerdote e possiamo dire che la prima idea del vescovo Leonardo (voto 7,5 anche per una partita di calcetto al Centro Jobel in occasione benefica insieme don Mimmo de Toma e la comunità della Madonna del Pozzo – ci piace un vescovo così "alla mano"-) di trasferire don Nicola Napoletano dalla rettoria della cattedrale ad una parrocchia di Bisceglie, pur non avendo trovato il favore di molti amici dello stesso don Nicola, ha subito rivelato a seguire un'altra idea alternativa e risolutiva di ottimo livello. Don Mauro Sarni è persona saggia, colta e preparata, profondamente amante dell'arte . Lo dimostrano le ottime perfomance offerte quando lo conobbi ad Ognissanti, come guida spirituale del gruppo dei non udenti dell'Istituto Smaldone, che in quella chiesa seguivano le funzioni religiose; ma ancor di più in occasione dell'ultima esperienza presso la parrocchia del Santuario dell' Apparizione. In entrambi i casi ha rivelato sensibilità per l'arte valorizzando i due luoghi sacri, sia dal punto di vista estetico e culturale, sia da quello spirituale. Dal nostro osservatorio non poteva esserci scelta migliore.
CUOCCI MARTORANO, voto 8: mi metto spesso nei suoi panni e penso quanto sia difficile contemperare la mancanza di rispetto delle regole da parte dei cittadini, con le bizze e le follie dei politici. Sommerso da documenti, indicazioni, accuse ai vigili di lasciare soli i politici(! Sic!) servizi fotografici settimanali e comunicati stampa per i suoi uomini intenti a fare multe (perché 'sta cosa? Fanno solo il loro dovere) personale ridotto all'osso, ho visto sempre in lui la calma olimpica del piccolo grande eroe che non si fa condizionare da nulla, se non da un'unica legge morale nella sua testa: fare il proprio dovere. PS: sui comunicati stampa sui vigili che multano è come se la mia scuola alla fine di ogni settimana mandasse un comunicato con foto in cui si dice: "Anche questa settimana il prof. Ronco e tutti i suoi colleghi hanno svolto il loro dovere: hanno spiegato, interrogato, realizzato laboratori e assegnato compiti a casa". Gli alunni (si fa per dire) ringraziano.
PD E RIUNIONI, voto 2: non hanno capito che le scelte, le intenzioni ed i sentimenti del sindaco e di chi collabora con lui, hanno inevitabilmente una ricaduta sulla vita dei cittadini. Quindi è giusto che questi ultimi vengano informati su tutto, sia sulla storia ufficiale, quella della vulgata dei loro comunicati stampa e dei mezzi di comunicazione compiacenti, sia sulla storia non ufficiale (Balzac scriveva che la vera storia era quella, rispetto a quella trasmessa da vincitori e governanti), che spesso viene fuori solo con la rivelazione di retroscena e, perché no, idee e pensieri che si manifestano in riunioni. La trasparenza in questo caso, se lor signori non avessero nulla da nascondere, sarebbe d'obbligo per i cittadini, tant'è che sarebbero auspicabili dirette in streaming. Oggi, volendo, si potrebbe fare. Apprezzo l'invito, seppur amaramente sarcastico, di chi auspica una presenza del sottoscritto alle stesse riunioni. Ma a quel punto bisognerebbe invitare tutti i colleghi. Credo dunque che il giornalista abbia il dovere di dare informazioni su riunioni politiche da cui dovrebbero discendere decisioni che riguardano la vita dei cittadini che li hanno votati. Insultare il giornalista non solo diminuisce ancor di più il consenso di lor signori, già ormai a livello di prefisso telefonico, ma indispettisce ancor più i cittadini. Specie se il giornalista non ha alcun interesse personale in gioco o incarichi in ballo e soprattutto se fa il suo lavoro: informare. Gli ignoranti che parlano di gossip non conoscono la differenza tra pettegolezzo (racconto di storie con amanti, storie in diretta dalle camere da letto, mogli o mariti cornificati, pazze idee di far l'amore con lui... o con lei) e retroscena politico, genere giornalistico che ha padri nobili anche nella stampa nazionale. Ma non pretendo che certi politici, anche non del PD, leggano i giornali e conoscano certe sfumature. La guerra è guerra, gli interessi sono interessi, gli incarichi sono incarichi (e moneta sonante) e Ronco non deve rompere le palle. Ed io non ci sto. E con me migliaia di lettori – cittadini.
TOMASICCHIO- FLORIO- LAPI – DE TOMA - LIMA, voto 6: in settimana avevo dato notizia della richiesta di accesso agli atti in STP da parte del duo di maggioranza ZITOLI- AMORUSO (voto 7) per fare luce sugli incarichi a parenti e rappresentanti di partito (o movimento) nell'ente barese. Diamo atto ai 4 consiglieri d'opposizione , che lo stesso iter è stato avviato anche da loro. Quando si lavora per fare chiarezza e combattere contro i privilegi, le sufficienze da queste parti fioccano generosamente. Ma volete mettere dare qualche voto in più a chi fa parte della maggioranza e – senza aver chiesto mai un assessore o incarichi o visibilità, cosa fatta da altri consiglieri all'attacco del sindaco, anche con lettere riservate) rischia sempre qualcosa in più in termini di isolamento dalla maggioranza stessa o di risentimento di consiglieri e rappresentanti politici che hanno già "bevuto" alla fonte STP?
PIAZZA DELLA REPUBBLICA, voto 6: finalmente dopo tante segnalazioni, articoli e scorze in gola da parte del sottoscritto e zoccole vive cadute sulla testa dei cittadini, si sono decisi a potare i lecci nella principale piazza di Trani. I rami ormai arrivavano ad altezza d'uomo e qualche coppietta aveva già pensato all'imboscamento. Anche le zoccole avevano il loro documento programmatico: un anno per guardare, un anno per zomapre, un anno per traslocare (finalmente?) Da ZoccolaViva è tutto a voi la linea.
DON MAURO SARNI, voto 8: seguo con attenzione da anni questo sacerdote e possiamo dire che la prima idea del vescovo Leonardo (voto 7,5 anche per una partita di calcetto al Centro Jobel in occasione benefica insieme don Mimmo de Toma e la comunità della Madonna del Pozzo – ci piace un vescovo così "alla mano"-) di trasferire don Nicola Napoletano dalla rettoria della cattedrale ad una parrocchia di Bisceglie, pur non avendo trovato il favore di molti amici dello stesso don Nicola, ha subito rivelato a seguire un'altra idea alternativa e risolutiva di ottimo livello. Don Mauro Sarni è persona saggia, colta e preparata, profondamente amante dell'arte . Lo dimostrano le ottime perfomance offerte quando lo conobbi ad Ognissanti, come guida spirituale del gruppo dei non udenti dell'Istituto Smaldone, che in quella chiesa seguivano le funzioni religiose; ma ancor di più in occasione dell'ultima esperienza presso la parrocchia del Santuario dell' Apparizione. In entrambi i casi ha rivelato sensibilità per l'arte valorizzando i due luoghi sacri, sia dal punto di vista estetico e culturale, sia da quello spirituale. Dal nostro osservatorio non poteva esserci scelta migliore.
CUOCCI MARTORANO, voto 8: mi metto spesso nei suoi panni e penso quanto sia difficile contemperare la mancanza di rispetto delle regole da parte dei cittadini, con le bizze e le follie dei politici. Sommerso da documenti, indicazioni, accuse ai vigili di lasciare soli i politici(! Sic!) servizi fotografici settimanali e comunicati stampa per i suoi uomini intenti a fare multe (perché 'sta cosa? Fanno solo il loro dovere) personale ridotto all'osso, ho visto sempre in lui la calma olimpica del piccolo grande eroe che non si fa condizionare da nulla, se non da un'unica legge morale nella sua testa: fare il proprio dovere. PS: sui comunicati stampa sui vigili che multano è come se la mia scuola alla fine di ogni settimana mandasse un comunicato con foto in cui si dice: "Anche questa settimana il prof. Ronco e tutti i suoi colleghi hanno svolto il loro dovere: hanno spiegato, interrogato, realizzato laboratori e assegnato compiti a casa". Gli alunni (si fa per dire) ringraziano.