Assessori insufficienti, panchine alla Ugo Foscolo, strisce fantasma. Amen Deo benedice

STRISCE PEDONALI, voto 2: a parte il ridicolo delle strisce a metà, in corso Imbriani, con tre visibili e poi nulla (quindi dopo la terza puoi anche finire travolto dal tir senza problemi?), ci sono in città altri punti in cui le stesse strisce non sono più visibili e ben vengano gli annunciati lavori di rifacimento della segnaletica ( a luglio inoltrato mi sembra tardi, dopo tanti mesi di striscia "ombra"). E meno male che il 30 marzo 2016 uscivano comunicati che inneggiavano al rifacimento di strisce con un (portentoso nda) "materiale termoplastico performato" , un materiale adesivo che garantiva resistenza, in particolare si parlava di via Malcangi. A parte che anche lì le strisce sono quasi cancellate, non è possibile che ad ogni attraversamento di pedone, gli autisti e quest'ultimo, prima si guardano negli occhi, poi entrambi per terra, poi un cenno d'intesa e se tutto va bene, il pedone passa o resta lì inchiodato, nel senso di fermo. Ma dove sono solo tre, come si fa? Dopo la terza è un terno al lotto. Dopo l'Uomo Invisibile nei panni di Amen deo, ora anche la Striscia invisibile. OPACITA'.

VINCENZO TOPPUTO, voto 7: è da poco segretario di un partito, Sinistra Italiana, di cui non sappiamo di preciso quanti iscritti ci siano, oltre ai soliti pochi noti. Un partito che dovrebbe essere a forte impronta popolare, finisce per presentare una piccola "oligarchia" al potere, di cui l'assessore Santorsola è attualmente il rappresentante di spicco. Dove sono i gruppi, non singole personalità, di operai, di agricoltori e di giovani? Vincenzo è persona onesta e schietta però, e sicuramente saprà imprimere, se lo metteranno nelle condizioni di farlo, un nuovo slancio a questa realtà politica. E' una personalità avulsa da quegli ambienti di sinistra, anche giovani, in cui la scalata al potere e l'ambizione personale, l'orgoglio e lo snobismo, la poco umiltà, spesso la fanno da padroni. VIVAIO.

FESTIVAL DEL TANGO, voto 8: per il quinto anno consecutivo, -viva la continuità e la costanza per gli organizzatori ed i loro collaboratori, ecco un evento di eccezionale qualità, che coinvolge realtà imprenditoriali e culturali della città, richiama appassionati e turisti a livello nazionale ed internazionale, quindi vivacizza l'indotto commerciale ed economico di Trani. Molti turisti stranieri, richiamati dalla manifestazione, pernotteranno a Trani per almeno 4, 5 notti. A PASSO SPEDITO.

RADUNO AUTO (DAVANTI VILLA COMUNALE), voto 4: più che altro il voto basso non è all'evento in se, ma a chi ha autorizzato che si tenesse davanti l'ingresso della Villa Comunale. Parecchie le lamentele per inquinamento acustico e caos, oltre ad emissione di gas di scarico delle auto durante l'esibizione, tra sabato pomeriggio e domenica scorsi. Diverse mamme che si recavano in Villa coi propri bambini, hanno deciso di abbandonare la villa stessa per il gran frastuono. La villa è luogo di quiete e relax per i cittadini con bambini al seguito, andava scelto un luogo più adatto. (Sono riuscito a non usare il termine "location": non se ne può più di sentirlo). SLOW COL BINOCOLO.

PANCHINE LUNGOMARE, voto 3: se Ugo Foscolo fosse stato ancora in vita, vedendo queste panchine squadrate, levigate e bianche, avrebbe pensato ad una seconda edizione de "I Sepolcri". A parte che sono pure "imbiancati", come quelli evocati da Gesù, ma questa è un'altra storia. Il sigillo lo pone Amen deo, che in un post parla di possibilità che, usando il marmo e non il ferro, le panchine restino in eterno. Come il riposo che richiamano. Mancava solo la sponsorizzazione delle ditte Delfini, Cassese, Pappalettera. TITUCCIANE.

ASSESSORE DI LERNIA, voto 5: e arrivò la prima insufficienza anche per lui. Nel vorticoso attivismo dei privati, sempre stimolati dai vertici di questa amministrazione, finisce che l'assessorato alla Cultura, a parte qualche patrocinio e qualche ospitata a presentazioni di eventi o libri, diventi una parentesi vuota nell'estate di re Pagano II. Dopo il buon inizio con lo slancio della stagione teatrale ed una discreta cabina di regia durante le Giunte, sembra che il Nostro sia più preso dal suo lavoro di editore (ottima iniziativa comunque la sua) e di personalità impegnata nel settore della sociologia. Forse l'ambiente politico che lo circonda è molto demotivante, poco allenante, come diceva Capello per la Juve nel campionato italiano, in vista degli impegni europei (altri assessori sono ombre che camminano in effetti). La foto sul profilo wapp è tutto un programma: capo chino ed occhi verso il basso. Se non fosse un intellettuale e quindi se non ci fosse la giustificazione di un'espressione pensosa, farebbe venire in mente un'immagine sconfortata o, peggio ancora, ad uno "scrollamento" in corso. Che non sia un simbolo per cui voglia scrollarsi di dosso il peso di una politica troppo inconcludente? AMMOSCIATO.

ASSESSORE DI GREGORIO, voto 4: un'altra estate è entrata nel vivo e ancora non si hanno segnali dei famosi "accessi al mare", specie nella zona frequentatissima della costa meridionale (via Bisceglie), per cui si era tanto battuto quando era all'opposizione. Ora è al governo e dovrebbe concretizzare, ma non si vede alcun accesso. Anzi, dalla segnalazione di una testata giornalistica locale, sappiamo che la famosa area nella quale, dopo le Matinelle, fu abbattuta la casetta abusiva, di cui tanto ci si vantò, non è stata ancora bonificata. I PROGRAMMI DELL' ACCESSO.

ASSESSORE DI GIFICO, senza voto: la vorrebbero sostituire con Anna Curci, che però non ha alcuna possibilità di essere nominata. Spesso, anzi quasi sempre, risulta assente nei consigli comunali e nelle riunioni di giunta. Deve applicarsi all'attività perché la situazione non è migliorata rispetto all'ultima pagella e non sappiamo come fare per spronarla. Tra l'altro, per arrivare alla sua nomina, l'entourage a cui fa (faceva?) capo, Cirillo e co, con Circolo Tobagi (7 alla costanza di Antonio nel mantenerlo in vita, il circolo) sudò le proverbiali sette camice per convincere il sindaco a nominarla. Lo faccia almeno per loro. (E' la frase che utilizzo con certi studenti: "Studia, impegnati; fallo almeno per mamma e papà che hanno fatto tanti sacrifici per farti studiare"). NON FREQUENTANTE.