Le Pagelle
Carlo Laurora nel CDA del Gal, privati volenterosi e Amet: le pagelle
I voti della settimana di Giovanni Ronco
giovedì 16 maggio 2019
7.03
Privati volenterosi, voto 10: si moltiplicano gli interventi di privati cittadini che riparano, ripuliscono, riverniciano. Non concordo con chi li biasima "perché sono cose che toccano alla amministrazione". È un fatto extra politico, d'impegno civico, di contributo alla cosa pubblica. Noi guardiamo al risultato. Non alle beghe tra governanti e oppositori più o meno attendibili.
Associazione Itaca, voto 8: in attesa di vederla all'opera diamo un incoraggiante buon voto a chi s'impegna per favorie incontri reali e non noiose conversazioni in chat. Per favorire un dibattito culturale senza secondi fini politici ( ad un anno dalle elezioni ci sarebbe il rischio, che non credo sussista in questo caso).
Partito Democratico Trani, voto 2: incassa assessori, tiene ancora sterili riunioni, tutto è fuorché traino di governo. E , punto davvero dolente e fino ad ora gettato sotto il tappeto: non ha dato un segnale, non una nota, non un'ipotesi di provvedimento sul fatto che tre suoi consiglieri, all'ultimo consiglio, non abbiano votato il bilancio. Fatto politico di una gravità enorme che sia il segretario ( quello che dovrebbe occuparsene per primo) sia il sindaco, ormai appagato dal risultato- a lui del PD poco importa - fingono di dimenticare. Di qui l'immagine di uno pseudo partito ridotto a maggiordomo e/o concessionario del privato cittadino Bottaro, non traino nell'azione di governo. Le chiacchiere stanno a zero. Su questo assunto nessuno ha dato risposte o battuto un colpo. Vertice di partito inesistente. A quando un salutare commissariamento?
Rifacimento pista ciclabile lungomare e piazza Plebiscito, voto 9: un provvedimento su cui ha lungo lavorato l'assessore Cecilia Di Lernia, insieme al sindaco. Una riqualificazione che anche in questo caso va oltre il fatto politico e porta beneficio ad una delle zone emblematiche della Trani bella, rilassata e rilassante. Diciamo che ci voleva come il pane. Al di là delle rivendicazioni politiche ("la pista l'ho lanciata io" avrebbe detto il caro Gigi Sabani in una celebre imitazione di Pippo Baudo) e delle polemicuzze a ( malinconico) mezzo social.
CDA Amet, voto 3: ma allora non era una squadra coesa il trio delle meraviglie Ma Da Ve ( Mazzilli, Danisi, Ventura). Si dimette Danisi ma non il resto del CDA che non vanta nemmeno le famose coperture politiche che son costate care a Debora Ciliento. Il problema non è però sulle singole persone, né sui consiglieri di riferimento più o meno ex, più o meno dissidenti, più o meno votanti il bilancio. Il problema é che, anche a detta di un gran numero di testimonianze da parte del personale che in Amet ci lavora ( fonte dunque attendibile e credibile), la nostra municipalizzata, ex gioiellino, è rimasta un'azienda ferma, non al passo col mercato e coi tempi, statica, senza prospettive o progettualita'. Col futuro sempre in balia delle onde dei capricci dei quattro mestieranti della politica che si muovono sul triste proscenio tranese.
Carlo Laurora, voto 5: è stato inquadrato come una delle stampelle di Bottaro. Ricordiamo per la cronaca che lui concorse contro lo stesso Bottaro come candidato sindaco. Altro passaggio : l'intergruppo con Briguglio che dava l'impressione di un " "corpo" politico super trasversale: opposizione ( sulla carta Laurora) governo ( lo stesso Briguglio, poi addirittura divenuto assessore- andare avanti o interrompere questa avventura ora continuiamo a chiedercelo noi, lui lo fece in una leggendaria conferenza stampa-). Ora contrordine, é tutto a posto: Laurora avrebbe messo una "zampa" nel CDA del Gal. Per l'ulteriore gioia del popolo di lotta e di governo del csx tranese. Parafrasando una vecchia canzone di Toto Cotugno:" Quanti amori, troppi amori ( per Bottaro). O per l'angolo dell'umorismo: troppi Gal nel pollaio.