Sopralluogo cava fumante
Sopralluogo cava fumante
Le Pagelle

Cava fumante, politica e (in)sicurezza: questa settimana voti glaciali

Le rigide pagelle di Giovanni Ronco. Conquista un 9 l'associazione sportiva "Montericco"

FRANCESCO VENTOLA, voto 4: mi sto passando in rassegna i suoi video. Uno spasso. Dall' "inseguimento" social – virtuale a D' Ambrosio dei 5S: "Vieni in piazza, incontriamoci dove vuoi, vieni a confrontarti, vieni a trovarmi nelle nostre belle città (sic)" che al terzo video si sente già odor di stolkeraggio … Poi c'è il video alla X Factor, in cui si presenta davanti ad una giuria che dovrebbe rappresentare il popolo: alla domanda sul perché lo si dovrebbe votare, enumera le sue virtù portando il conto con le dita, come gli alunni che hanno imparato a memoria la lezione. Lo dissi quando diventò famoso che aveva la faccia di quegli studenti che ce la mettono tutta ma, cacchio, continuano ad enumerare a memoria. Ma il top, come direbbe Mr.Uccel Corrado, (un po' spinato, un po' cassanato), è il video dedicato alla grande opera del Millennio: la Trani Andria che "mi ricordo da quando ero bambino si piangevano i morti". Il top è quando dice in versi canosini: "Altro che l' chiacchieeer; l'abbiamo fatta noi in 4 anni; vabbè poi manca il ponte, poi mancano le complanari …". No comment. E vabbè è come quelle donne "racchiette" che non ti convincono mai fino in fondo, però poi dici: "Sì, però è simpatica". In quanto a battute, tipo l'ultima top, fa concorrenza ad Uccio. Si vede che lo rincorre sulla rotta Canosa – Mudù. Corre sì. Ma dietro ad Uccio De Sanctis.

DEHORS, voto 3: non essendo un esperto in materia, come diceva Pinuccio Tarantini ogni volta che cominciava a parlare, non avevo spinto più di tanto su queste navette trasparenti, sparse qua e là e frutto di tanto giubilo da parte dell' amministrazione del chioschetto (una volta c'erano i "Ragazzi del muretto"). Tutta qui l'innovazione e il partiamo e arriviamo a Trani e torniamo al mare e tutto l'ambaradan del progressismo bottariano con seguaci (destrosri compresi) al seguito? Tanto dehors per nulla. Dovevamo partire per grandi mete, ci ritroviamo nel chioschetto a farci un aperitivo, con la stufa a fungo che riscalda le tristi giornate d'una Trani che sta al turismo vero, come la maggior parte dei consiglieri comunali tranesi sta all'Accademia dei Lincei. Poi mi sono confrontato con esperti e cittadini e mi sono sentito meno solo: molti dehors sembrano scatolette trasparenti di scampi, tipo quelle che si vedono nei frigo dei supermercati e nulla hanno a che vedere, in molti casi, con l'eleganza, la rettitudine morale ed estetica, l'equilibrio e la bellezza, nonché l'ordine della primigenia urbanistica tranese, delle sue vie, dei suoi palazzi ottocenteschi. Altro pugno nello stomaco da parte di queste protuberanze che si allungano nella parte bassa di tanti nostri palazzi. Ogni riferimento alla Protuberanza per eccellenza è puramente casuale.

CAVA FUMANTE, voto 0: ennesima puntata, e temo che ce ne saranno molte, di questo film grottesco che mina l'aria e la salute di Trani. In una famosa canzone di Baglioni si rimava: "E una storia va a puttane, sapessi andarci io!" Qui le nostre storie vanno a finire sempre in Procura. Se non c'è quel passaggio, quel deus ex machina ricorrente, le storie tranesi non trovano mai una soluzione, nel bene e nel male. E pure questa volta va così. La politica s'imbriglia, si "sputtana" (gergo baglionesco) e si scapocchia malamente. E allora arriva la Procura. Un classico per Trani.

SERGIO SILVESTRIS, voto 4,5: ha girato una ventina di paesi in due giorni. Per questa faticaccia, mezzo voto in più. Poi però durante il comizio nel sottano tranese pronuncia una frase triste: "In politica ho fatto tutto. Mi manca solo di giocarmi quest'ultima carta. Se no torno al mio lavoro (fa il farmacista)". La mia memoria di cronista si è ricordato di un politico tranese che, presentandosi alle penultime elezioni, e già un po' avanti con gli anni disse: "Mi voglio fare un'ultima bevuta". Era un politico di centro sinistra e gli andò male. Correva infatti l'anno dell'elezione per un soffio di Riserbato ai danni di Operamolla ("Lo presentiamo all'Impero ma non è un re" uno slogan scocchiato che portò una sfiga infinita. Ancora oggi ne cerco l'autore. L'amico Martello me lo dice se gli offro bibite e dolci (voto 3). Ecco, tornando al pingue SS, queste espressioni: ""ultima carta" , "ultima bevuta", mi fanno tornare in mente l'ultimo film di Alberto Sordi, "Nestore, l'ultima corsa". Sordi andò alla casa di riposo, il cavallo Nestore al macello.

ASSOCIAZIONE SPORTIVA "MONTERICCO", voto 9: un gruppo di persone volenterose fra cui Matteo Di Venosa e l'attuale presidente dell'omonima associazione, Raffaele Musicco, dimostrano con competenza e spirito d'iniziativa che a Trani che le cave abbandonate non servono solo per far piangere i cittadini e per evidenziare l'incapacità dei politici: hanno infatti recuperato una cava di loro proprietà, ormai dismessa , riciclandola come spazio per attività sportive e tempo libero: 23 mila metri quadri per misurarsi con il tiro con l'arco, il ciclo cross, la corsa campestre, lo spartan race ed altre attività per tutti, giovani e meno giovani. Una realtà da conoscere per far sapere che i tranesi non sono tutti, parafrasando il conte Emiliano, "trimoni".

SICUREZZA POZZOPIANO E CAPIRRO, voto -1: se si continua con un furto a notte a Capirro, con i tentativi (documentati nell'ottimo articolo di ieri della nostra Martina Tortosa, astro nascente del giornalismo locale) di scasso col coltello (che manco la banda della Magliana resuscitata) e con una nuova testimonianza che vi racconterò domani, con episodio a Pozzopiano, è chiaro che le istituzioni e le autorità devono fare qualcosa. I cittadini si sentono abbandonati, inermi. Ladri d'appartamento e assalitori di ville, specie le più isolate, si muovono indisturbati ogni maledetta notte. Invece di pensare a costruire rotonde con aiuole in posti impensati (ne parlo nell'articolo di ieri), invece di piantare velo box fantasmatici degni d'una caricatura di Gotham City, vogliono lor signori sedersi ad un tavolo ed affrontare di petto la questione della sicurezza, con un robusto investimento in sistemi di videocamere e incentivi per il personale di sorveglianza? E va bene che il promesso rilancio della città non c'è stato. Ma almeno fateci vivere tranquilli!
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