Le Pagelle
D'Agostino e Capone, Merra e Corrado tra promozioni e pesanti insufficienze
Le "pagelle" di Giovanni Ronco
giovedì 13 ottobre 2016
ASSESSORE CAPONE, voto 5: nonostante l'esperienza (già assessore con Avantario) spiace vedere rifilata alla città la "mostruosità" di parco Polonia: palo al centro del vialetto con saliscendi d'obbligo per i disabili ma sempre per la serie "ci si poteva pensare prima"; i residenti lamentano inoltre una contraddizione: bene l'impostazione e la risistemazione del parco, ma la strada adiacente era e resta disastrata. Bene per le prime buche finalmente ricoperte in varie zone della città. Era ora. TARTINA.
Raffaella MERRA, voto 6: quando si resiste agli inviti che provengono da elementi di spicco, si fa per dire, del centro – sinistra (uno in particolare, un suo vecchio "amico" politico che beneficiò dell'appoggio della Nostra) non si può non incoraggiarla. Ora con tutto il rispetto per la Merra, se il centro – sinistra è arrivato a dover chiedere ad una delle colonne dell'opposizione come lei, il passaggio in maggioranza, vuol dire che stanno proprio frecati. La Merra, a suo tempo, ebbe promesse vaghe: vice presidenza del consiglio, poi andata alla Capone, poi delega al randagismo, mai ottenuta: quindi già quei "corteggiamenti", quei contatti, andarono male, illudendo e poi abbandonando la fanciulla; ora, a maggior ragione che non hanno una cippa da offrire, anzi, potrebbero essere in difficoltà coi numeri, cercano "manovalanza" anzi "mano d'opera", aggratis pure. Scusate ma pure l'ultimo della classe dei miei (giovani) studenti avrebbe mandato a quel paese certe offerte. Dove hanno fatto l'estate, facessero l'inverno, sembra voler loro rispondere la consigliera. VEDERE MA NON TOCCARE.
ASSESSORE D'AGOSTINO, voto 3: un passato nella destra giovanile, con tutti i suoi ex colleghi di partito che le ringhiano da lontano; una serie di lamentele che molti esponenti dell'area di sua competenza (commercio e imprenditoria) ci hanno fatto giungere, in quanto non soddisfatti dagli incontri avuti con la Nostra; una manifestazione strapaesana da paesotto, con panini venduti quanto un occhio della testa; e ancora la procedura "Noleggio con conducente" strombazzata a suo tempo e persa nel nulla, nel momento in cui c'era da definirne la regolamentazione (per il nuovo bando bisognava ritirare le autorizzazioni già presenti, da parte dei cosiddetti autisti già "abilitati", ma questo passaggio non sarebbe stato ancora compiuto); dobbiamo continuare? No, ci fermiamo. Però lo faccia pure lei. L'ULTIMA CHIUDA LA PORTA.
Beppe CORRADO, voto 6: in attesa di capire cosa farà da grande (ormai lo sverginamento politico è avvenuto da tempo), diamogli atto di essersi giocato la chance della presidenza della Provincia con un'intensità ed un impegno, un mazzo così ed un essere sempre presente, che speriamo metta ora nel proseguimento della sua carriera politica per il bene di Trani, sia che faccia opposizione seriamente, sia che trovi una ricollocazione che non sappiamo ancora dove lo porterà. Quasi un giorno sì e l'altro no, posta le foto di lui che parte (ma dove cacchio andrà ogni volta?- pure sotto la pioggia in stile Fantozzi … ); ma noi aspettiamo che trovi una collocazione politica definitiva e da quella posizione s'impegni come ha fatto da presidente per questa martoriata Trani, visto che in Provincia sono stati tutti contenti di lui, o quasi. Ma deve farci capire se è carne o pesce, arrosto o stufato. Deve trovare, (ora gli sarà più facile?) una propria identità (nacque come tarantiniano, ora è spiniano, quando sarà "corradiano"?) Per quanto riguarda lo sfogo da Francesco Rossi (voto 8 al collega per la prontezza giornalistica nell'arpionare al momento giusto bilancio politico più sfogo personale, un colpo in stile Bruno Vespino), dico che il miglior modo per preservare gli affetti più cari che, come ha denunciato, gli sono stati toccati, è uscire da quel mondo di sangue e merda che è la politica e trovarsi un altro lavoro. Scusa la crudezza, ma ne devi aver viste, come me, di tutti i colori, quindi sai che quella roba ormai fa parte del gioco. ANGELO E DEMONE.
Raffaella MERRA, voto 6: quando si resiste agli inviti che provengono da elementi di spicco, si fa per dire, del centro – sinistra (uno in particolare, un suo vecchio "amico" politico che beneficiò dell'appoggio della Nostra) non si può non incoraggiarla. Ora con tutto il rispetto per la Merra, se il centro – sinistra è arrivato a dover chiedere ad una delle colonne dell'opposizione come lei, il passaggio in maggioranza, vuol dire che stanno proprio frecati. La Merra, a suo tempo, ebbe promesse vaghe: vice presidenza del consiglio, poi andata alla Capone, poi delega al randagismo, mai ottenuta: quindi già quei "corteggiamenti", quei contatti, andarono male, illudendo e poi abbandonando la fanciulla; ora, a maggior ragione che non hanno una cippa da offrire, anzi, potrebbero essere in difficoltà coi numeri, cercano "manovalanza" anzi "mano d'opera", aggratis pure. Scusate ma pure l'ultimo della classe dei miei (giovani) studenti avrebbe mandato a quel paese certe offerte. Dove hanno fatto l'estate, facessero l'inverno, sembra voler loro rispondere la consigliera. VEDERE MA NON TOCCARE.
ASSESSORE D'AGOSTINO, voto 3: un passato nella destra giovanile, con tutti i suoi ex colleghi di partito che le ringhiano da lontano; una serie di lamentele che molti esponenti dell'area di sua competenza (commercio e imprenditoria) ci hanno fatto giungere, in quanto non soddisfatti dagli incontri avuti con la Nostra; una manifestazione strapaesana da paesotto, con panini venduti quanto un occhio della testa; e ancora la procedura "Noleggio con conducente" strombazzata a suo tempo e persa nel nulla, nel momento in cui c'era da definirne la regolamentazione (per il nuovo bando bisognava ritirare le autorizzazioni già presenti, da parte dei cosiddetti autisti già "abilitati", ma questo passaggio non sarebbe stato ancora compiuto); dobbiamo continuare? No, ci fermiamo. Però lo faccia pure lei. L'ULTIMA CHIUDA LA PORTA.
Beppe CORRADO, voto 6: in attesa di capire cosa farà da grande (ormai lo sverginamento politico è avvenuto da tempo), diamogli atto di essersi giocato la chance della presidenza della Provincia con un'intensità ed un impegno, un mazzo così ed un essere sempre presente, che speriamo metta ora nel proseguimento della sua carriera politica per il bene di Trani, sia che faccia opposizione seriamente, sia che trovi una ricollocazione che non sappiamo ancora dove lo porterà. Quasi un giorno sì e l'altro no, posta le foto di lui che parte (ma dove cacchio andrà ogni volta?- pure sotto la pioggia in stile Fantozzi … ); ma noi aspettiamo che trovi una collocazione politica definitiva e da quella posizione s'impegni come ha fatto da presidente per questa martoriata Trani, visto che in Provincia sono stati tutti contenti di lui, o quasi. Ma deve farci capire se è carne o pesce, arrosto o stufato. Deve trovare, (ora gli sarà più facile?) una propria identità (nacque come tarantiniano, ora è spiniano, quando sarà "corradiano"?) Per quanto riguarda lo sfogo da Francesco Rossi (voto 8 al collega per la prontezza giornalistica nell'arpionare al momento giusto bilancio politico più sfogo personale, un colpo in stile Bruno Vespino), dico che il miglior modo per preservare gli affetti più cari che, come ha denunciato, gli sono stati toccati, è uscire da quel mondo di sangue e merda che è la politica e trovarsi un altro lavoro. Scusa la crudezza, ma ne devi aver viste, come me, di tutti i colori, quindi sai che quella roba ormai fa parte del gioco. ANGELO E DEMONE.