Le Pagelle
Da Lamacchia radicale libero ai moviolisti e desolanti
Le pagelle di Giovanni Ronco
sabato 12 febbraio 2011
Video dirigente Fasano, ex Fortis Trani, voto 3: Il video, ma soprattutto l'audio ascoltato, fanno pensare che non tutti i mali vengono per nuocere. I tremila euro di cui si parla per "orientare" il comportamento di un giocatore di una squadra avversaria, sono brutta roba che consola gli sportivi tranesi rimasti senza società, con questo tipo di dirigenti, a metà stagione. Meglio soli che male accompagnati. Provvidenza manzoniana.
Italia dei Valori di Trani, voto 5: l'appello per istituire uno sportello informativo per il Contratto di Quartiere sa tanto di richiesta a scoppio ritardato, oltre che di mancanza di realismo politico, soprattutto a fronte della lunghissima (e finora vana) battaglia ingaggiata da Roberto Visibelli sull'argomento. Ma se non sono state date spiegazioni soddisfacenti, a detta dei richiedenti, dopo manifesti, forum, sopraforum, articoli ed interviste, mi dite come si possa trovare la volontà di materializzare uno sportello che come d'incanto renda chiare e fresche le acque di questa problematica? Per la serie: i sogni son desideri. Come cantavano in un cartoon della Disney, quelli dell'Idv arrivano freschi freschi e chiedono lo sportello. Principe De Curtis docet: tomi tomi, cacchi, cacchi. Aleatori.
Targhe Comune, voto 4: questa è una buccia di banana grande come uno zerbino sull'uscio dell'ufficio del sindaco. Ma come si fa a dire che non ci sono soldi per le dirette dei Consigli comunali, da quattro anni a questa parte, e poi spendere mille euro mille a targa davanti agli onorevoli uffici municipali? Una volta i politici erano un tantino più furbi ed evitavano certe gaffe. Per le opposizioni questa roba è simile a gol a porta vuota con sfondamento della rete. Per i cittadini è roba da presa per il culetto. Segnalatori di mal governo.
Dirigenti PdL, voto 5: già m'immagino la parola d'ordine risuonata nelle segrete stanze delle segreterie PdL, a fronte del ciclone Ruby, a tutti i soldatini di Trani e della Bat, che non hanno necessariamente bisogno di andare in tv a difendere l'Eiaculatore finale, poiché lontani dal chiasso nazionale. Per cui tanto vale restare zitti e sottrarsi ad ogni giudizio a fronte d'un opinione pubblica di provincia, tutto sommato ancor più assolutoria, poiché forse invidiosa di non potersi abbandonare alle distrazioni arcoriane a base di puppe a pera e poco consapevole di battaglie per la dignità delle donne. (Non ci risultano iniziative parallele, da queste parti, alla manifestazione delle donne del 13 febbraio. Per la serie: c'ho tanti piatti da lavare e stanze da scopare - pardon - e suoceri, per giunta berlusconiani, a casa per pranzo, figurati se aderisco alle manifestazioni). Desolanti.
Dirigenti Pd e sinistra Trani, voto 5: se aspettano un altro po' nel decidere se puntare alle primarie, svecchiando definitivamente, o andare decisi su di un candidato sindaco affidabile e unico, senza eventualmente bisogno di primarie, viste le farse che poi accadono in quella sede, con gente di destra che va a votare il candidato più debole, o cazzeggi vari alla napoletana, finisce che anche stavolta il centro – destra prende le contromisure, trova un candidato più o meno vincente (magari da prima Repubblica che faccia finta di essere discontinuo a Pinuccio T., in quanto uomo di II Repubblica, qualora quest'ultimo abbia maturato detrattori anche nell'elettorato di destra, e la focaccina è servita) e asfalta pure stavolta le velleità di un centrosinistra che finisce come quegli adolescenti che fanno cilecca la prima volta, con la loro bella, poiché hanno passato serate e serate a parlare di questa e si sono abbandonati a lunghe pratiche masturbatorie. Moviolisti.
Telecamere al Comune, voto 9: giusto l'appello di un lettore che le piazzerebbe all'interno degli uffici comunali anche se farebbe tanto Grande fratello orwelliano; scusate la brutalità, ma dopo lo sputtanamento nazionale dei dipendenti comunali fannulloni, con cartellini galeotti e gente beccata dai sopralluoghi lontana dal posto di lavoro, una telecamera che riprenda non dico la stanza (sarebbe troppo), ma almeno i corridoi per controllare se non siano troppo … affollati, da gente che dovrebbe stare sempre presso la scrivania, ci vorrebbe proprio. Per non parlare degli assessori … fuori stanza (lì ci vorrebbe una tagliola più che una telecamera). Toccasana.
False fatture di ditte tranesi, voto 4: classico esempio di società cosiddetta civile, che, oltre a dare il cattivo esempio alle generazioni future, non viene mai abbastanza contrapposta, dall'opinione pubblica, alle magagne dei politici, ritenuti di solito, e quasi sempre a ragione, ciofeche viventi, nell'immaginario popolare, e collettori di ogni malefatta. In occasioni come questa sarebbe giusto dire che il marcio e la disonestà, non stanno solo nelle stanze del potere, ma anche nelle meno conosciute camerette di taluni commercianti ed imprenditori, nonché di altre categorie, compresa quella giornalistica, (non mi sottraggo alle ammissioni di errori), che un giorno imprecano contro chi governa, maledicendo tasse e inefficienze e l'altro o fregano il cliente o evadono il fisco o ti fanno lo scontrino di dieci euro, a fronte di una spesa di venti. Pulpito scalcagnato.
Pietro Lamacchia, voto 8: fa bene a insistere sulla questione dell'anagrafe pubblica degli eletti, in nome della massima trasparenza, e noi siamo al suo fianco. Quel temporeggiamento nella pubblicazione della stessa è uno dei motivi da cui scaturiscono le diffidenze verso la politica ed una delle cause per cui, la società civile, di cui sopra, pur peccando, si continua a ritenere superiore rispetto alla categoria dei politici ed in dovere di considerarla il collettore fognario della nostra comunità. Poi i nostri rappresentanti non si lamentino quando la gente cerca di fare loro le pulci su tutto, dalle case, alle ville, al numero di peli che hanno nel sedere. Se la vanno a cercare. Radicale libero.
Italia dei Valori di Trani, voto 5: l'appello per istituire uno sportello informativo per il Contratto di Quartiere sa tanto di richiesta a scoppio ritardato, oltre che di mancanza di realismo politico, soprattutto a fronte della lunghissima (e finora vana) battaglia ingaggiata da Roberto Visibelli sull'argomento. Ma se non sono state date spiegazioni soddisfacenti, a detta dei richiedenti, dopo manifesti, forum, sopraforum, articoli ed interviste, mi dite come si possa trovare la volontà di materializzare uno sportello che come d'incanto renda chiare e fresche le acque di questa problematica? Per la serie: i sogni son desideri. Come cantavano in un cartoon della Disney, quelli dell'Idv arrivano freschi freschi e chiedono lo sportello. Principe De Curtis docet: tomi tomi, cacchi, cacchi. Aleatori.
Targhe Comune, voto 4: questa è una buccia di banana grande come uno zerbino sull'uscio dell'ufficio del sindaco. Ma come si fa a dire che non ci sono soldi per le dirette dei Consigli comunali, da quattro anni a questa parte, e poi spendere mille euro mille a targa davanti agli onorevoli uffici municipali? Una volta i politici erano un tantino più furbi ed evitavano certe gaffe. Per le opposizioni questa roba è simile a gol a porta vuota con sfondamento della rete. Per i cittadini è roba da presa per il culetto. Segnalatori di mal governo.
Dirigenti PdL, voto 5: già m'immagino la parola d'ordine risuonata nelle segrete stanze delle segreterie PdL, a fronte del ciclone Ruby, a tutti i soldatini di Trani e della Bat, che non hanno necessariamente bisogno di andare in tv a difendere l'Eiaculatore finale, poiché lontani dal chiasso nazionale. Per cui tanto vale restare zitti e sottrarsi ad ogni giudizio a fronte d'un opinione pubblica di provincia, tutto sommato ancor più assolutoria, poiché forse invidiosa di non potersi abbandonare alle distrazioni arcoriane a base di puppe a pera e poco consapevole di battaglie per la dignità delle donne. (Non ci risultano iniziative parallele, da queste parti, alla manifestazione delle donne del 13 febbraio. Per la serie: c'ho tanti piatti da lavare e stanze da scopare - pardon - e suoceri, per giunta berlusconiani, a casa per pranzo, figurati se aderisco alle manifestazioni). Desolanti.
Dirigenti Pd e sinistra Trani, voto 5: se aspettano un altro po' nel decidere se puntare alle primarie, svecchiando definitivamente, o andare decisi su di un candidato sindaco affidabile e unico, senza eventualmente bisogno di primarie, viste le farse che poi accadono in quella sede, con gente di destra che va a votare il candidato più debole, o cazzeggi vari alla napoletana, finisce che anche stavolta il centro – destra prende le contromisure, trova un candidato più o meno vincente (magari da prima Repubblica che faccia finta di essere discontinuo a Pinuccio T., in quanto uomo di II Repubblica, qualora quest'ultimo abbia maturato detrattori anche nell'elettorato di destra, e la focaccina è servita) e asfalta pure stavolta le velleità di un centrosinistra che finisce come quegli adolescenti che fanno cilecca la prima volta, con la loro bella, poiché hanno passato serate e serate a parlare di questa e si sono abbandonati a lunghe pratiche masturbatorie. Moviolisti.
Telecamere al Comune, voto 9: giusto l'appello di un lettore che le piazzerebbe all'interno degli uffici comunali anche se farebbe tanto Grande fratello orwelliano; scusate la brutalità, ma dopo lo sputtanamento nazionale dei dipendenti comunali fannulloni, con cartellini galeotti e gente beccata dai sopralluoghi lontana dal posto di lavoro, una telecamera che riprenda non dico la stanza (sarebbe troppo), ma almeno i corridoi per controllare se non siano troppo … affollati, da gente che dovrebbe stare sempre presso la scrivania, ci vorrebbe proprio. Per non parlare degli assessori … fuori stanza (lì ci vorrebbe una tagliola più che una telecamera). Toccasana.
False fatture di ditte tranesi, voto 4: classico esempio di società cosiddetta civile, che, oltre a dare il cattivo esempio alle generazioni future, non viene mai abbastanza contrapposta, dall'opinione pubblica, alle magagne dei politici, ritenuti di solito, e quasi sempre a ragione, ciofeche viventi, nell'immaginario popolare, e collettori di ogni malefatta. In occasioni come questa sarebbe giusto dire che il marcio e la disonestà, non stanno solo nelle stanze del potere, ma anche nelle meno conosciute camerette di taluni commercianti ed imprenditori, nonché di altre categorie, compresa quella giornalistica, (non mi sottraggo alle ammissioni di errori), che un giorno imprecano contro chi governa, maledicendo tasse e inefficienze e l'altro o fregano il cliente o evadono il fisco o ti fanno lo scontrino di dieci euro, a fronte di una spesa di venti. Pulpito scalcagnato.
Pietro Lamacchia, voto 8: fa bene a insistere sulla questione dell'anagrafe pubblica degli eletti, in nome della massima trasparenza, e noi siamo al suo fianco. Quel temporeggiamento nella pubblicazione della stessa è uno dei motivi da cui scaturiscono le diffidenze verso la politica ed una delle cause per cui, la società civile, di cui sopra, pur peccando, si continua a ritenere superiore rispetto alla categoria dei politici ed in dovere di considerarla il collettore fognario della nostra comunità. Poi i nostri rappresentanti non si lamentino quando la gente cerca di fare loro le pulci su tutto, dalle case, alle ville, al numero di peli che hanno nel sedere. Se la vanno a cercare. Radicale libero.