Le Pagelle
Elezioni 2018, i voti li diamo noi: le pagelle di Giovanni Ronco
Peroni alla "Spina" e candidati pallidi e assorti poche sufficienze
giovedì 8 marzo 2018
9.12
CANDIDATI TRANESI ELEZIONI 2018, voto 3: se non altro hanno avuto il merito, in questo periodo tanto freddo, di ricordarci alcuni momenti estivi: le ambizioni sono durate come il canto di una cicala (a termine), come la vita di una farfalla. Come le campagne notturne rischiarate solo per pochi secondi dal passaggio di un treno. Ecco, meglio ancora quest'ultima immagine. Un altro treno passato e meritatamente non preso: troppa pochezza nelle idee e nei programmi, troppi luoghi comuni, vecchi refrain consunti dal tempo, troppi orticelli ed ambizioni riflesse su se stessi e non veramente sulla città. Per questo e per la scossa del 4 marzo, affonda pure chi, in ordine sparso, confidava o nella "buona posizione", o nella mobilitazione (sull'uninominale) dei tranesi (non pervenuta) o chi almeno sperava nella luce riflessa dal capoccione rasato (E' tornato? No era solo Filippo- regalo un nuovo spunto all'agenzia degli spot che ama le situazioni estreme) PALLIDI E ASSORTI.
ASSUNTELA MESSINA, voto 6: fino ad ora, politicamente parlando, ci ha ricordato quelle icone nelle nicchie sul vialetto che porta alla Madonna dello Sterpeto. Una Madonna del Rinascimento barlettano ed ora si spera battiano almeno, che però fino ad ora non c'è stato. Anzi. Una figurina votiva esibita fino ad ora per camuffare un PD che in verità appare pieno di personaggi che ricordano i frati di certe novelle boccaccesche. Una dama di cristallo, tra tanti fra' Cipolla, che ora, forse davvero per la prima volta, avrà una responsabilità diretta su di un territorio che, persi tanti punti di riferimento, o del tutto privo, come Trani, ora, (nella parte che non segue l'onda grillina), potrebbe proprio far riferimento a Grande Sorella Assuntela. Da icona a donna che ora deve sporcarsi per davvero le mani, attendiamo alla vera prima prova politica la neosenatrice Messina. Già insignita del diploma di persona dabbene e dai modi aristocratici, merce comunque rara nel mondo sempre più trash e slabbrato della politica, ora deve guadagnarsi il diploma di vera buona donna della politica rappresentativa d'un territorio. QUI SI PARVE LA TUA NOBILITATE.
PERRONE & SPINA, voto 2: tanto rumore per nulla. Campagne sul campo, voti comunque a grappoli, anni e anni nell'officina politica a sporcarsi le mani col grasso, incontri con la gente, per la gente, insieme alla gente. Poi la scossa più forte di quella presso la cava di Trani, (ormai già una sorta di mito pronto ad essere inserito nei libri di epica dei ragazzi – dopo il mito platonico della Caverna, ecco il mito della Scossa) del 4 marzo, tarpa le ali pure a loro: immagini mosse, fumo, un pugno di mosche in mano. ERA MEGLIO UNA PERONI ALLA SPINA.
UFFICIO ELETTORALE TRANI, voto 7: vabbè non fa nulla che dopo aver richiesto la tessera elettorale mesi fa, mi hanno inviato solo i talloncini coi miei dati da incollare, senza la tessera. E' come se, ordinato l'arrosto, ti portano solo patate. Detto questo, vorrei sottolineare come l' ufficio in questione si sia egregiamente disimpegnato, come diceva Bruno Pizzul, nel giorno delle elezioni, quando decine e decine di tranesi si sono recati per risolvere problematiche di dimenticanza o smarrimento. Veloci e ben educati (qualità non comunissime a Palazzo di Città) hanno fatto il loro dovere. STELLETTA.
PARTITO DEM TRANI, voto -3: va bene che si tratta di elezioni nazionali, ma il dato su Trani è una tale ciofeca, che non bastano le due parole del sindaco, per altro negli ultimi mesi non poi così sensibile alla vita di partito, che brandisce il bastoncino: " Il risultato non avrà ricadute negative sull'amministrazione". Sì, va bene, però almeno i vertici del partito un discorso di commiato, uno straccio di riflessione (e di dimissioni) dovrebbero farlo. Tra l'immobilismo più assoluto, quelle voglie ricorrenti di assessorati, gli appelli "vuoto a perdere" (audio e dal vivo in tavernetta del sindaco a rimboccarsi le maniche – macchè-) e la performance ciofeca di domenica, cosa cavolo si aspetta a tirare una linea ed a ricominciare con un vertice giovane e trascinante? LINEA NOTTE (FONDA).
FITTIANI TRANESI ED OSPEDALE, Voto -4: ma che brutto effetto fa, che sensazione di presa per il sedere dà, che magone dà, vedere e sentire personaggi locali, di nota matrice fittiana, o che almeno sappiamo fare capo all'ex sindaco Riserbato, che dal rapporto con Fitto ha dato nutrimento negli anni passati alla propria carriera politica, stracciarsi le vesti e fare le campagne (che ricordano la prima Crociata – andate a vedere come finì, ma dev'essere proprio la prima eh?-) per il finale inglorioso dell'ospedale di Trani. Certo che il colpo di grazia lo hanno dato i governi regionali di centro sinistra (Vendola, per fortuna ritiratosi quasi definitivamente a vita a privata, ed Emiliano il Dritto): ma la prima botta sulla nuca con primo trauma cranico chi lo diede, all'ospedale di Trani, se non Fitto? SOUVENIR DIMENTICATI TROPPO IN FRETTA.
ASSUNTELA MESSINA, voto 6: fino ad ora, politicamente parlando, ci ha ricordato quelle icone nelle nicchie sul vialetto che porta alla Madonna dello Sterpeto. Una Madonna del Rinascimento barlettano ed ora si spera battiano almeno, che però fino ad ora non c'è stato. Anzi. Una figurina votiva esibita fino ad ora per camuffare un PD che in verità appare pieno di personaggi che ricordano i frati di certe novelle boccaccesche. Una dama di cristallo, tra tanti fra' Cipolla, che ora, forse davvero per la prima volta, avrà una responsabilità diretta su di un territorio che, persi tanti punti di riferimento, o del tutto privo, come Trani, ora, (nella parte che non segue l'onda grillina), potrebbe proprio far riferimento a Grande Sorella Assuntela. Da icona a donna che ora deve sporcarsi per davvero le mani, attendiamo alla vera prima prova politica la neosenatrice Messina. Già insignita del diploma di persona dabbene e dai modi aristocratici, merce comunque rara nel mondo sempre più trash e slabbrato della politica, ora deve guadagnarsi il diploma di vera buona donna della politica rappresentativa d'un territorio. QUI SI PARVE LA TUA NOBILITATE.
PERRONE & SPINA, voto 2: tanto rumore per nulla. Campagne sul campo, voti comunque a grappoli, anni e anni nell'officina politica a sporcarsi le mani col grasso, incontri con la gente, per la gente, insieme alla gente. Poi la scossa più forte di quella presso la cava di Trani, (ormai già una sorta di mito pronto ad essere inserito nei libri di epica dei ragazzi – dopo il mito platonico della Caverna, ecco il mito della Scossa) del 4 marzo, tarpa le ali pure a loro: immagini mosse, fumo, un pugno di mosche in mano. ERA MEGLIO UNA PERONI ALLA SPINA.
UFFICIO ELETTORALE TRANI, voto 7: vabbè non fa nulla che dopo aver richiesto la tessera elettorale mesi fa, mi hanno inviato solo i talloncini coi miei dati da incollare, senza la tessera. E' come se, ordinato l'arrosto, ti portano solo patate. Detto questo, vorrei sottolineare come l' ufficio in questione si sia egregiamente disimpegnato, come diceva Bruno Pizzul, nel giorno delle elezioni, quando decine e decine di tranesi si sono recati per risolvere problematiche di dimenticanza o smarrimento. Veloci e ben educati (qualità non comunissime a Palazzo di Città) hanno fatto il loro dovere. STELLETTA.
PARTITO DEM TRANI, voto -3: va bene che si tratta di elezioni nazionali, ma il dato su Trani è una tale ciofeca, che non bastano le due parole del sindaco, per altro negli ultimi mesi non poi così sensibile alla vita di partito, che brandisce il bastoncino: " Il risultato non avrà ricadute negative sull'amministrazione". Sì, va bene, però almeno i vertici del partito un discorso di commiato, uno straccio di riflessione (e di dimissioni) dovrebbero farlo. Tra l'immobilismo più assoluto, quelle voglie ricorrenti di assessorati, gli appelli "vuoto a perdere" (audio e dal vivo in tavernetta del sindaco a rimboccarsi le maniche – macchè-) e la performance ciofeca di domenica, cosa cavolo si aspetta a tirare una linea ed a ricominciare con un vertice giovane e trascinante? LINEA NOTTE (FONDA).
FITTIANI TRANESI ED OSPEDALE, Voto -4: ma che brutto effetto fa, che sensazione di presa per il sedere dà, che magone dà, vedere e sentire personaggi locali, di nota matrice fittiana, o che almeno sappiamo fare capo all'ex sindaco Riserbato, che dal rapporto con Fitto ha dato nutrimento negli anni passati alla propria carriera politica, stracciarsi le vesti e fare le campagne (che ricordano la prima Crociata – andate a vedere come finì, ma dev'essere proprio la prima eh?-) per il finale inglorioso dell'ospedale di Trani. Certo che il colpo di grazia lo hanno dato i governi regionali di centro sinistra (Vendola, per fortuna ritiratosi quasi definitivamente a vita a privata, ed Emiliano il Dritto): ma la prima botta sulla nuca con primo trauma cranico chi lo diede, all'ospedale di Trani, se non Fitto? SOUVENIR DIMENTICATI TROPPO IN FRETTA.